Giovedì 9 luglio 2009, mentre l’attenzione dei media era rivolta tutta alla parata dei potenti a L’Aquila, il Senato ha approvato in via definitiva il ddl Sviluppo ufficializzando il ritorno dell’Italia al nucleare. In barba al referendum del 1987.
Se altri paesi, in primis gli Stati Uniti, stanno puntando forte sulle energie rinnovabili e dove il nucleare diventerà presto un retaggio del passato, in Italia si ritorna a parlare di centrali nucleari indicandole come il nostro futuro energetico.
Sia maggioranza che opposizione parlano di energia pulita, solare, eolico ma guardano con favore al ritorno al nucleare. Insomma, si parla delle rinnovabili (che è di moda!) ma zitti zitti si fanno accordi coi francesi e si passa al nucleare. La maggioranza lo vota, l’opposizione tace e acconsente. I giornali accennano appena la notizia (ma senza approfondire troppo). In tv, figuriamoci, si chiacchiera solo dei vestiti delle first ladies messi in mostra nei giorni del G8 abruzzese.
La politica (che, purtroppo, controlla praticamente tutta l’informazione) ha il brutto vizio di ottenere ciò che vuole abbassando la voce: lasciando disinformati i cittadini, che rischiano di subire passivamente scelte scellerate.
Ci sono domande alle quali molti vorrebbero avere risposte chiare. E scientificamente autorevoli. Visto che con il ddl sviluppo si va contro una chiara posizione della nazione espressa pochi anni fa sul nucleare dovrebbe essere un diritto. La maggioranza di governo avrebbe il dovere di giustificare una scelta che va nella direzione opposta rispetto al chiaro risultato di un referendum popolare.
1) L’energia nucleare rappresenta davvero il futuro in ambito energetico?
2) Quali giovamenti troveremmo da una costruzione di centrali nucleari in Italia?
3)Quali sono i rischi legati alla radioattività, all’inquinamento, ai possibili incidenti e allo smaltimento delle scorie?
4) Esistono alternative per uno sviluppo energetico sostenibile e sicuro?
La trasmissione REPORT, in una puntata andata in onda due mesi fa, ha provato a rispondere a queste domande facendo informazione VERA (merce davvero rara!). La trasmissione della Gabbanelli ha mostrato quali sarebbero i pericoli per la salute, per l’ambiente e per il futuro che comportano le centrali nucleari negli altri paesi.
L’informazione è fondamentale. Non basta dire “dobbiamo ripensare le nostre scelte del passato, adesso il nucleare è sicuro ed è il futuro”.
Semplicemente perché non è vero.
Se non lo avete già visto sappiate che il filmato dura un’ora. Il consiglio è quello di guardarlo tutto molto attentamente.
Cliccate qui per vedere la puntata di REPORT
Se altri paesi, in primis gli Stati Uniti, stanno puntando forte sulle energie rinnovabili e dove il nucleare diventerà presto un retaggio del passato, in Italia si ritorna a parlare di centrali nucleari indicandole come il nostro futuro energetico.
Sia maggioranza che opposizione parlano di energia pulita, solare, eolico ma guardano con favore al ritorno al nucleare. Insomma, si parla delle rinnovabili (che è di moda!) ma zitti zitti si fanno accordi coi francesi e si passa al nucleare. La maggioranza lo vota, l’opposizione tace e acconsente. I giornali accennano appena la notizia (ma senza approfondire troppo). In tv, figuriamoci, si chiacchiera solo dei vestiti delle first ladies messi in mostra nei giorni del G8 abruzzese.
La politica (che, purtroppo, controlla praticamente tutta l’informazione) ha il brutto vizio di ottenere ciò che vuole abbassando la voce: lasciando disinformati i cittadini, che rischiano di subire passivamente scelte scellerate.
Ci sono domande alle quali molti vorrebbero avere risposte chiare. E scientificamente autorevoli. Visto che con il ddl sviluppo si va contro una chiara posizione della nazione espressa pochi anni fa sul nucleare dovrebbe essere un diritto. La maggioranza di governo avrebbe il dovere di giustificare una scelta che va nella direzione opposta rispetto al chiaro risultato di un referendum popolare.
1) L’energia nucleare rappresenta davvero il futuro in ambito energetico?
2) Quali giovamenti troveremmo da una costruzione di centrali nucleari in Italia?
3)Quali sono i rischi legati alla radioattività, all’inquinamento, ai possibili incidenti e allo smaltimento delle scorie?
4) Esistono alternative per uno sviluppo energetico sostenibile e sicuro?
La trasmissione REPORT, in una puntata andata in onda due mesi fa, ha provato a rispondere a queste domande facendo informazione VERA (merce davvero rara!). La trasmissione della Gabbanelli ha mostrato quali sarebbero i pericoli per la salute, per l’ambiente e per il futuro che comportano le centrali nucleari negli altri paesi.
L’informazione è fondamentale. Non basta dire “dobbiamo ripensare le nostre scelte del passato, adesso il nucleare è sicuro ed è il futuro”.
Semplicemente perché non è vero.
Se non lo avete già visto sappiate che il filmato dura un’ora. Il consiglio è quello di guardarlo tutto molto attentamente.
Cliccate qui per vedere la puntata di REPORT
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-17f2ebfb-98a5-428f-8df2-d1634b60decc.html?p=0
Francesco
Grande Francesco!! In punta di fioretto hai colpito i principali gangli di potere. Mi chiedo cosa ne pensino gli uomini di partito di queste riflessioni?
RispondiElimina...avrei potuto portare un contributo dal punto di vista tecnico, molto volentieri...
RispondiEliminaa differenza di dp non sono in grado, per studi e interessi, di portare un contributo tecnico alla questione nucleare
RispondiEliminami piace però molto la riflessione proposta da francesco su questo tema
credo che una società che pensa di lasciare le scorie in eredità ai propri figlie sia formata da individui che oramai hanno perso il senso del limite
ero abbastanza piccolo nel 86 ma ricordo benissimo le sensazioni di panico che c'erano sui fatti di Cernobyl
e non basta dire che la vicina Francia usa energia nucleare e che in caso di incidente esso riguarderà anche noi... credo che i comportamenti virtuosi possano essere un buon esempio anche per i nostri vicini
perchè non impieghiamo le stesse energie per costruire strumenti più efficienti da un punto di vista energetico?
solo da noi si chiede di spendere di più quando c'è la crisi... non sarà la stessa storia?
e non basta accusare di essere "no global" (che poi siamo sicuri sia un "offesa") chi ha pensieri divergenti... ricordo che José Bové e i contadini francesi anni fa mettevano in guardia sulla trasformazione genetica dei semi in agricoltura, oggi molto contadini dei paesi poveri sono in mano alle multinazionali perchè il seme (incredibile ma vero) non è in grado di riprodursi...
spero di lasciare un mondo migliore alla mia piccola teresa, ma non credo che questo succederà!
DP, perché non scrivi qualcosa sul tema da pubblicare nei prossimi martedì?
RispondiEliminaL'energia nucleare non ha soltanto un impatto ambientale devastante, ma la sua produzione è diventatata ormai antieconomica. Non a caso negli Usa non vengono più fatte centrali nucleari. La Francia ci vuole rifilare un bidone per far sopravvivere uno dei suoi champions nationaux. Lo stesso discorso vale per l'inceneritore che verrà costruito alle porte di Firenze grazie anche al ns boyscout, nonché neosindaco e ai suoi amici e compagni di merende. Si tratta di tecnologie obsolete, perchè l'energia che si recupera bruciando i rifiuti è inferiore a quella necessaria a farlo funzionare. Poi c'è il problema delle ceneri, della diossina e delle nanoparticelle.
RispondiEliminaIl prossimo V-Day sarà dedicato ai temi energetici e al bidone nucleare.
http://www.youtube.com/watch?v=DwoipKWss_I