martedì 26 luglio 2011

Riflessioni post-sondaggio

Stando al nostro sondaggio il 53% degli elettori Terranuovesi giudica l’operato dell’amministrazione Amerighi in maniera positiva mentre il 46% la giudica, al contrario, in modo negativo, solo l’1% non sa rispondere. L’avevamo detto, a scanso di equivoci, nel cappello introduttivo al sondaggio stesso: i lettori de La Voce del Martedì (LVM) non rappresentano nessuna popolazione tipo selezionata, ma comunque l’iniziativa vuol essere un “piccolo” termometro dell’amministrazione terranuovese.
Oltre il 70% dei voti espressi è stato dato su giudizi “estremi” (ottimo e pessimo). Solo questo dovrebbe bastare a considerare il risultato del sondaggio per quello che è: un dato da prendere con le molle.
Ci potrebbe esser stato chi si è ingegnato (ma forse nemmeno più di tanto, bastava avere tempo da perdere e un po’ di pazienza) a trovare il sistema per votare più di una volta; chi avrà votato da più punti di accesso per “votare doppio”, chi si sarà attivato per richiamare l’attenzione dei suoi contatti e chi, preso dalla sindrome dell’ “alziamo/abbassiamo la media” ha votato appunto ottimo o pessimo.  
In realtà il dato forse più interessante è rappresentato dal successo che l’iniziativa ha riscosso tra i lettori del blog, abituali e non. Oltre ai 261 voti espressi e i 38 commenti lasciati infatti, i contatti di questa settimana sono stati 800; quasi il triplo rispetto a quelli che accompagnano una normale settimana de LVM, segno che quando i cittadini vengono chiamati in causa essi partecipano, pur trattandosi della più banale forma di partecipazione come può essere un sondaggio nell’ultimo dei blog, il nostro appunto.
Vogliamo interpretare questo aspetto paragonandolo, con le dovute cautele e il dovuto rispetto, con la voglia di partecipazione alla politica che si è manifestata in varie occasioni in questi primi mesi del 2011 (in Italia e all’estero) avendone l’apice con i 27 milioni di elettori che si sono recati alle urne per esprimersi su temi che li (ci)  riguardavano da vicino.
Nell’ultimo numero di Aggiornamenti Sociali, il periodico dei Gesuiti, il direttore S.I. Giacomo Costa in un Editoriale dal titolo “Il gusto del vento nuovo” scrive che “Accomuna le amministrative e il referendum il desiderio di riappropriarsi della vita democratica del paese, una sorta di ritiro della delega.” e ancora “insieme agli apparati di partito e alle loro logiche più autoreferenziali, viene messa in crisi dalle sorprese del 2011 anche l’ideologia antipolitica o postpolitica”.
Condividendo questa analisi, riteniamo che chi amministra la cosa pubblica abbia il dovere di favorire la partecipazione. Alcuni semplici esempi che potrebbero riguardare il nostro comune.
Il Bilancio Partecipato è stata una buona iniziativa. Certamente chi amministra ha l’obbligo di governare e portare avanti i programmi con i quali si è presentato agli elettori non dovendo chiedere tutte le volte il loro parere. Lo spirito che ha ispirato l’iniziativa, confermato dall’ex assessore Magini in una intervista a LVM nelle scorse settimane, è stato positivo. Si potrebbe (dovrebbe) quindi riprendere da quello spirito informando i cittadini, tramite  i  mezzi di comunicazione usati per convocarli,  sullo stato di avanzamento dei progetti (e la loro realizzazione) sui quali erano stati chiamati ad esprimersi. 
Perché, visto che la sala consiliare del nostro comune è dotata di un impianto audio/video all’avanguardia, non trasmettere i consiglio comunali in streaming oppure con file da scaricare nei giorni successivi alle sedute? esse sono poco seguite dai cittadini (per l’orario? per scelta?) magari quest’ultimi se le potrebbero vedere dal proprio PC.
Perché non strutturare il sito internet in maniera tale che risultino di facile accesso (dall’home page): l’albo pretorio (per il quale in realtà basta fare 2 passaggi) e gli incarichi di amministratore delle società conferiti da soci pubblici e i relativi compensi, che saranno sicuramente inseriti perché in caso contrario l’ente è passibile di una sanzione (art.1 comma 735 legge 276/06), ma non sono evidenti e facili da reperire come in altri siti (a dire il vero non ci siamo proprio riusciti).
Abbiamo visto con piacere che un assessore ha creato un proprio blog, perché non crearne uno dell’amministrazione dove in tempo reale l’amministrazione possa dialogare con i cittadini, dove questi si esprimano sui provvedimenti e possano dare suggerimenti per altri da prendere.
Questa è solo una delle iniziative, altre potrebbero venire dall’uso più puntuale dei social network, che il nostro comune a basso costo potrebbe intraprendere per avvicinare i cittadini alla politica o ridurre le distanze da essi.
 Un'ultima considerazione. Il ripristino della possibilità di postare anche agli utenti non registrati con account google è stato fatto per dare modo a tutti di votare e commentare senza limiti tecnici. L’introduzione di quest’ultima si era resa necessaria a fronte di pochi e isolati casi di commenti anonimi “maleducati”, sui quali come gestori siamo intervenuti con antipatica ma necessaria censura (l’ultima questa mattina) tranne quando è stata la persona offesa a chiedere di lasciare il commento. L’idea di ripristinare la modalità per incrementarne gli utenti non ci è balenata per la testa nemmeno per un attimo, nessuno di noi vive grazie a LVM che rappresenta per noi uno stimolo e per altri un momento di scambio e di riflessione come emerso in qualche commento stesso.
Ringraziamo quindi  coloro che nel tempo hanno commentato, criticato, dato suggerimenti e contribuito a migliorare il blog, anche questa settimana in forma anonima e non, a martedì.

La Redazione

21 commenti:

  1. quindi avete lasciato i commenti liberi anche questa settimana?

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  2. Ciao a tutti. una curiosità sul tema "trasparenza" al quale Paolo dedica qualche riga nell'articolo della settimana. Su Facebook il sindaco di Castelfranco, Rita Papi, ha appena postato (in maniera provocatoria immagino) una scansione della propria busta paga del mese di Luglio 2011. Un'iniziativa estrema ma significativa. Della serie "si parla tanto di ridurre i costi della politica, ma io più di così cosa devo fare?" (ndr)... Il sindaco Rita Papi nel mese di Luglio tra riduzioni ("fatte per scelta", testuali parole) ritiri, ecc.. ha percepito un indennizzo netto di 70,33 euro. Sono rimasto abbastanza colpito da questa cosa e volevo condividerla con voi sul blog.

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  3. PRIMA PARTE
    Faccio riferimento alla discussione della scorsa settimana per dire che avrei piacere di scambiare qualche opinione alla pari – conoscendoci cioè per nome – con l’ anonimo militante delle 16:01 del 21 luglio. Con il quale sono d’ accordo su un unico punto: girare le salsicce sulla griglia alla Festa dell’ Unità ha un forte valore politico (purché poi chi le gira non chieda in cambio un assessorato o un posto di lavoro ‘alla mucca’). Le sue critiche al blog non mi stupiscono: nella storia del Pci-Pds-Ds-Pd la diffidenza e, non di rado, l’ ostilità verso chi intende approfondire i problemi e pensare con la propria testa sono una costante. È successo con Sciascia, Pasolini, Calvino e molti altri, figurarsi se ora si devono sentire mortificati dei minuscoli piazzaioli di paese, che oltretutto al Partito non appartengono. Quando lasciò il Pci, dopo l’ invasione dell’ Ungheria, Calvino scrisse in una lettera all’ Unità: ”non ho mai creduto (neanche nel primo zelo del neofita) che la letteratura fosse quella triste cosa che molti nel Partito predicavano e proprio la povertà della letteratura ufficiale del comunismo mi è stata di sprone nel cercare di dare al mio lavoro di scrittore il segno della felicità creativa: credo di essere sempre riuscito ad essere, dentro il Partito, un uomo libero. E continuerò ad esserlo“. Gli rispose nella stessa pagina il Comitato direttivo di Torino, che con i testi di letteratura ci incartava i lupini: “Nessuno contesta a Calvino il diritto di avere una sua opinione sul modo con cui il rinnovamento si va compiendo nel Partito, ma ciò che è da respingere è che egli pretenda di fare del proprio giudizio l’ unica misura obiettiva di valutazione e che da ciò tragga la grave conclusione di lasciare il Partito”. Aggiungendo poi: “dovrebbe essere chiaro che le posizioni e le esperienze dei singoli confluiscono nel dibattito a formare insieme quella superiore realtà politica e storica che è rappresentata dalle posizioni collettive del Partito”.
    In un modo culturalmente molto simile oggi chi anima il blog viene bollato, dal compagno militante, come autoreferenziale, provinciale, innamorato del proprio ombelico, amante del fresco di una camera, teorizzatore, nonché perdigiorno nei bar terranuovesi e sulla rete. Perché non pure ‘fascista’, visto che ci siamo?

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  4. SECONDA PARTE
    Senza entrare in analisi di dettaglio, cinque idee per replicare al mio anonimo interlocutore.
    1) La politica non passa solo attraverso i partiti: lo so che la democrazia dal basso e la rete vi fanno paura, ma dovrete rassegnarvi a lasciar decidere anche le persone senza tessera. L’ Espresso, tanto per fare un esempio, lo ha capito e il 21 marzo scorso ha dedicato un interessante articolo al blog ‘Lo Spazio della Politica’, curato da giovani precari e definito nel testo “una sorta di pensatoio on line”.
    2) Oggi più che mai un’ azione politica che voglia essere realmente incisiva non può limitarsi a slogan e analisi superficiali ma deve lavorare di scandaglio. Tu pensi che la gggente, come la chiami, sarebbe ancora favorevole alla TAV se fosse stata informata in modo corretto e completo e avesse per esempio letto la relazione della Corte dei Conti sui debiti che sono stati accollati al bilancio dello Stato per realizzare l’ opera?
    3) Io non credo che la vita dei partiti così come sono strutturati sia realmente democratica: il dibattito nelle sezioni e le votazioni per deliberare sono ammessi fino a un certo livello. Da lì in su le decisioni le prendono i capataz, quelli che contano veramente. E che lasciano a voi l’ illusione di contare. Fatevene una ragione.
    4) Liberissimo tu di trattare il blog come un partito concorrente o come una congrega di nullafacenti all’ interno della sinistra. Magari però prima dovresti sentirti in dovere di rispondere alle tante domande che da questa piazza sono state poste all’ Amministrazione Comunale e che sono cadute nel vuoto. E anche dirci dove possiamo trovare in Valdarno un analogo luogo di discussione. Non certo nel sito del Pd, che non riporta neppure il programma con cui si è presentato ai cittadini alle ultime elezioni comunali. Dovresti poi spiegarci perché il Palazzo al civico 16 di Piazza della Repubblica somiglia sempre meno a quella casa di vetro che dovrebbe essere e sempre più a una agenzia di informazioni minzolinizzate. Rilancio quanto scritto dalla Redazione: perché nello spazio web del Comune trovo tutte le notizie sulle varie sagre del baccello e del fragolone e non trovo invece un link dedicato alle società partecipate e ai loro amministratori? Evito poi di affondare il colpo sui ‘problemi tecnici’ – parole di Leonardo Migliorini su questo blog lo scorso 19 febbraio – che impediscono la diretta streaming delle sedute del consiglio comunale (ma sarebbe sufficiente anche una registrazione audio in differita, come a San Giovanni Valdarno). Prendo solo atto che chi ci amministra non è in grado di assicurare questo servizio ormai basilare, pur spendendo 27.000 euro all’ anno “per garantire l’ informazione e la comunicazione esterna rivolta ai cittadini”.
    5) L’ ultima idea è, permettimelo, una battuta. Se dopo l’ affare Casamonti nella vostra “sezione fumosa e piena di gente” avete scelto di candidare a un secondo mandato il Sindaco, beh, allora siamo veramente di fronte alla prova incontrovertibile che il fumo fa male.
    Silvio Cazzante

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  5. silvio sei un grande!

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  6. Qualcuno spieghi ai cittadini gli interessi del sig Silvio nel comune di terranova )come mai tante critiche?

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  7. Giusto... vogliamo sapere vogliamo sapere...

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  8. Secondo la moderna sinistra se uno critica o ha interessi o è scemo...

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  9. questo anche secondo la destra...

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  10. La critica del Signor Silvio mi sembra rivolta non tanto al comune quanto a quella presunzione politica tipica dei detentori di poteri! Quelli che sono bravi politici e meritano di diventare sindaci e assessori perché sono dei bravi giratori di sarcicce. Quelli che appena sentono una critica nei loro confronti si incazzano, scordandosi che ricoprono un incarico pubblico, e se questo pubblico chiede spiegazioni sebra che vada a mettere il naso negli affari loro. Che anche se sono di sinistra sono uguali identici al loro incubo Berlusconi. U-G-U-A-L-I!

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  11. Meno male che Sivio (Cazzante) c'è.
    Uno dei pochi pensatori liberi che sono rismasti a Terranuova. Chi lo critica in questo blog (e da altre parti) fa parte di quella schiera (sempre più esile) di provibiri del Sindaco. A proposito di provibiri del sindaco: se andare sul sito del comune alla voce INCARICHI E COMPENSI non trovete niente al riguardo dello stipendio percepito dal Sindaco, dagli assessoi o dal presidente di qualche società. Semplicemente il motorino di ricerca non funziona. Alla faccia della trasparenza!
    Proposta all'amministrazione: rendete pubblico oltre allo stipendio percepito da chi svolge una funzione politica anche la loro storia umana/politica. Dobbiamo sapere da chi ci governa qual'è la loro storia. Che lavoro fanno (e che ritorneranno a fare una volta cessata la carica), il loro titolo di studio (e che età hanno conseguito tale titolo e se la loro attività politica si limita al partito o se invece fanno parte di qualche associazione ecc.
    Inoltre dovremmo sapere anche chi sono le ditte che lavorano con il comune, quanti lavori hanno già fatto, quanto ci costano, come hanno ottenuto il lavoro (gara, licitazione privata, incarico diretto ecc.).
    A proposito di gare, nessuno sa per caso quanto ci è costato il Casamonti+Montefusco?

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  12. L'assoluta mancanza di trasparenza è davvero imbarazzante, principalmente per quelli che si fanno un mazzo così tutti gli anni alla festa dell'unità. Ma perchè continuano a farsi prendere per stupidi?
    Amministratori, ma quando un dipendente decide o vota appalti, accordi, finanziamenti per la sua società, non si vergogna? Vergogna!
    Perchè al Comune non rendono pubbliche le dichiarazioni dei redditi degli amministratori e dei vari presidenti e consiglieri nominati dal sindaco? cosa vogliono tenere nascosto? Le consulenze strane? Gli stipendi dati al partito e le entrate molto più alte ricevute da chi sa chi? I figli assunti? Perchè i gggiovani consiglieri accettano? Perchè l'opposizione, mi viene da ridere, non lo ha mai proposto? Tutti uguali! Tutti hanno da nascondere! Tutti hanno un figlio assunto! Mandiamo qualche magistrato di Arezzo a fare uno stage a Monza, mi sa' che è l'unica strada.

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  13. Perfetto, tutte cose interessantissime da sapere. Al precedente anonimo che desidera giustamente sapere tante cose farà forse piacere sapere anche che esistono i proBiViri, i proViBiri ancora non sono ancora stati inventati. Se non in questo blog illuminato.

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  14. Se la redaz del blog l'accetta vorrei consigliare di mantenere la possibilità di inserire i commenti in forma aperta.
    Ma vorrei anche fare un appunto. Quando si fanno i sondaggi a risposta chiusa si devono dare le stesse alternative pro e contro per non favorire un solo risultato. Mi spiego. Chi è a favore di Amerighi poteva scegliere tra tre livelli di voto(pos, ottimo, soddisf). Chi era contro doveva scegliere solo tra due (scarso e pessimo). E' chiaro che la maggior scelta nel primo caso ha contribuito a favorire il risultato complex.
    Cmq si può dire che è stato solo un gioco tra ragazzi, la gara vera si avrà tra tre anni!
    Se dovessi fare una "spremitura" del pensiero espresso nei vari commenti, noto due cose importanti:
    1- le idee ed il pensiero è ancora fermo al 2009. Il PDL ha sbagliato a non allearsi con l'UDC, la LP ha sbagliato ad allearsi con l'UDC e ha toppato il risultato, il PD ha sbagliato a ricandidare l'Amerighi. Nessuno si è soffermato a commentare il perchè del suo voto al sondaggio motivandolo da cosa la maggioranza di CS per Terranuova ha fatto o non ha fatto! Non solo, nessuno apre per una prospettiva che rilanci la ns città fuori dai soliti schemi. Ma siamo ancora fermi nel PD che rischia di lasciare il Comune alla dx!
    (segue ....)

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  15. (.... segue)
    2) l'altro argomento secondo me importante che è venuto fuori è quello della trasparenza. Al Cons.Comle non viene nessuno. NESSUNO! Quale opportunità sarebbe allora quella di concederne la visione (anche non in diretta) in internet? Non è che noi consiglieri siamo così interessanti da vedere e neanche da sentire (tranne le colleghe!) ma almeno qualche cittadino in + avrebbe l'occasione di vedere cosa VERAMENTE sta facendo l'AComunale, quali altarini scopre l'opposizione e come emerge in chiaro l'incompetenza di questa maggioranza.
    Ma se fino ad oggi il CSx Terranuova non ha voluto rendere aperto Comune Informa (il periodico che arriva a tutti i cittadini) agli interventi anche dell'opposizione, figuratevi se avranno intenzione di mettere online il CC!!!
    Una prova di "trasparenza" l'avremo nel prox numero del periodico di settembre/dicembre dove l'Assessore Fratini ha promesso che verranno inseriti articoli anche dell'opposizione: vedremo ... ma è la terza volta che ci viene promesso!
    Ritornando al primo punto, io ho delle idee e se interessano le potrò esporre qui oppure dedicarne un post.
    Ciao a tutti e buone ferie
    Leonardo Lucacci

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  16. 2009: per la verità; al meno per quello che so io, il PDL ci provò eccome a fare l'accordo con l'UDC andando a chiederlo direttamente nella vigna del capo dell'UDC terranuovese. Ma l'UDC aveva da tempo già deciso di andare con Pasquini. Naturalmente non per vincere, ma per far perdere il PDL e rivincere Amerighi. Amen.

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  17. flash con tutto il rispetto si accorgerà senza dubbio che ottimo e buono sono due giudizi positivi, pessimo e scarso sono due giudizi negativi, soddisfacente è un giudizio neutro, senza infamia e senza lode, che rappresenta il livello minimo di decenza per giudicare l'operato di qualsiasi amministrazione. credo sia questo il criterio con il quale la redazione ha proposto il sondaggio. il non saprei poi, è d'obbligo in tutti i sondaggi.

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  18. Ma Amerighi perchè non torna a girare le salsicce alla festa dell'unità con tutta la giunta e la maggioranza consiliare? É un gesto taaaanto politico!

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  19. Dopo diverso tempo torno a leggere il blog la VDM, un saluto a tutti. Ho trovato alcuni cambiamenti ad esempio i gestori/organizzatori hanno ritenuto opportuno ritornare sugli interventi “liberi, poi un tentativo di sondaggio; mentre ho ritrovato gli interventi del saggio Silvio e altre (le solite) polemiche infarcite di consueta ignoranza (nel senso di ignorare=non essere a conoscenza).
    A Silvio voglio dire alcune cose: mi sembra strano, traendo spunto dai tuoi consueti onesti interventi passati, che tu possa usare il plurale (riferendoti per quanto riesco a comprendere a un intervento anonimo) operando così di fatto una semplificazione del comportamento di una comunità. Io posso per esempio, umilmente, dire alcune cose come componente dell’Esecutivo del PD Terranuovese (anche se solo da poco tempo) alle quali puoi ovviamente credere o meno. Le riunioni non sono né fumose né (ahimé) sempre numerose. Le discussioni sono aperte e gli indirizzi assunti sono quelli poi seguiti (sbagliati o giusti che possano apparire). Io di “capataz” non ne ho visti e se si manifestassero mi resterebbero alquanto “antipatici” al punto di fare scelte conseguenti. Sono tre anni che partecipo attivamente al Feste di partito che, faccio con modestia notare a tutti, non si chiamano più dell’Unità. Esse servono a finanziare l’attività politica locale. Per me è stata ed è un’esperienza umana unica. Le cento e più persone (dai bambini ai novantenni) che prestano i loro volontario servizio non meritano gli apprezzamenti che sono stati fatti, men che meno le offese. Durante quei 15 giorni tutti sono legati da uno splendido spirito di aggregazione. Le migliaia di persone che visitano la festa e il suo ristorante (rinomato in tutto il valdarno) non mangiano solo salcicce e ottima carne, ma anche sofisticati piatti di pesce e portate tipiche. La cultura culinaria quindi è di assoluto livello. A me per esempio è capitato di lavorare, grembiule bianco e cappellino in testa, in quei giorni fianco a fianco con un ultraottantenne che è stato una staffetta partigiana che partiva proprio dalla casa dove abito. E’ stato un continuo racconto affascinante e commovente che mi ha arricchito. Non ho sentito nessuno chiedere “poltrone”. Di contro mi piace ricordare come gli assessori attuali PD (e quelli che hanno lasciato l’attuale compagine amministrativa) siano stati scelti con un preciso criterio politico. Infatti sono tutti eletti e votati dai cittadini. Essi complessivamente avevano raccolto quasi 600 preferenze che non mi sembra, nel nostro contesto, una cosa da poco.
    Sulla scelta di Amerighi ho avuto già modo di precisare le modalità operate fatte con un’ampia e democratica consultazione. Nell’attualità io sono un elemento molto critico verso il nostro Sindaco, questo non vuol dire che non veda nel contesto generale della squadra amministrativa elementi di positiva capacità di governo, di sviluppo e visione futura. Ci sono, infine, percorsi assolutamente da sviluppare come la comunicazione e la necessità di dare maggiore trasparenza alle scelte operate e su questo gli appunti che fai non solo sono puntuali ma sono spunti pienamente condivisibili.
    Concludendo mi fa un po’ sorridere la domanda che si pone colui chi dice “a quale lavoro torneranno gli amministratori?”. A questa persona faccio notare che gli assessori sono persone che già oggi devono lavorare normalmente e solo questo lavoro permette loro di dare da vivere alla loro famiglia. Non è certo l’indennità di assessore che può rappresentare un sostentamento reale.
    Con simpatia
    Nedo

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  20. Ve ne siete accorti? Nedo ci ha dato un elemento di novità, che un membro della segreteria del PD è molto critico con il sindaco.
    Si capiva anche dagli ultimi cartelli...

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  21. Che piacere, Nedo, tornare a leggere le tue considerazioni! Mi sono mancate, e non poco.
    Io non scherzavo quando dicevo che girare le salsicce sulla griglia alla Festa dell’ Unità ha un forte valore politico. Nel 1988 ero in servizio civile in Comune a Terranuova e ho potuto vedere da vicino la mobilitazione dei compagni valdarnesi per la Festa nazionale dell’ Unità a Firenze. Figurati allora se mi passa per la testa di banalizzare (tu mi dici, con garbo, ‘semplificare’) l’ impegno di una comunità. Debbo però anche ribadire, nel mio discorso, l’ uso del plurale, perché nell’ intervento anonimo cui replicavo c’ è, verso il blog e le nuove forme di partecipazione, un fastidio (un disprezzo?) che non è di uno solo. E che alligna, mi rammarica dirlo, soprattutto a sinistra.
    Seconda questione: chi comanda veramente nei partiti. Ti porto tre esempi che riguardano il Pci-Pds-Ds-Pd.
    Anno 1989, Firenze. Nella notte fra il 26 e il 27 giugno Occhetto, segretario del Pci, blocca con una telefonata il piano urbanistico dell’ area di Castello, che l’ indomani avrebbe dovuto essere approvato in consiglio comunale. Conseguenti dimissioni dei vertici locali del partito.
    Anno 1994. Testa a testa fra D’ Alema e Veltroni per la carica di segretario nazionale. Il popolo dei fax vota a larga maggioranza Veltroni (così tra l’ altro anche la sezione di Terranuova). Il Consiglio nazionale elegge D’ Alema.
    Anno 2001. Primarie in Valdarno fra Brogi e Nannicini per la candidatura a deputato. Brogi stravince, il Partito sceglie Nannicini.
    Una parola infine all’ anonimo che mi vede troppo criticone. Si stupirà, ma lo ero di più quando era sindaco Pasquini. Allora infatti avevi la possibilità di affacciarti alla porta di Carlo e, se lo trovavi libero, entrare e metterti a discutere, anche animatamente, delle scelte dell’ Amministrazione. Con la consapevolezza che neppure i rilievi più critici avrebbero suscitato irritazione. E che nessuno scherano avrebbe avanzato insinuazioni su chissà quali tuoi oscuri interessi nella vita terranuovese. Mi prendo allora la libertà di citare Tacito: “rara è la felicità dei tempi, in cui è lecito pensare ciò che vuoi, e dire ciò che pensi”.
    Silvio Cazzante

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