martedì 22 dicembre 2009

Caro Babbo Natale


Caro Babbo Natale,
come ogni anno a pochi giorni dal 25 Dicembre, scrivo la mia letterina per chiederti un po' di regali. Non so se sono stato buono abbastanza, mi sono impegnato, ma a decidere se realizzare o meno i miei desideri puoi essere soltanto tu.
L'unica cosa che posso fare è iniziare a scrivere di seguito la mia personalissima lista:
-vorrei un po' meno freddo, perché altrimenti nei tg delle nostre televisioni hanno una buona scusa per non raccontarci le notizie vere, quelle importanti;
-vorrei che quel signore col neo in faccia smettesse di occupare la rete nazionale 1 con le agghiaccianti descrizioni dei delitti più brutali degli ultimi anni, perché poi faccio fatica da addormentarmi;
-vorrei che quel politico coi baffetti che ogni tre mesi si sveglia dal letargo e interviene nel dibattito parlando di scalate, inciuci, ammortizzatori sociali e necessità impellenti dell'Italia se ne stesse in disparte, una volta per tutte;
-vorrei che quel signore che hanno picchiato con la statuetta del Duomo di Milano tornasse presto in forma, così i miei amici potranno tornare a prenderlo in giro e criticarlo per le cose brutte che dice e che fa, come se nulla fosse accaduto;
-vorrei che esistesse nel nostro mondo qualcuno da sostenere con convinzione, energia, stima, fiducia, qualcuno in cui credere veramente, a parte mamma e papà;
-vorrei poter vedere ogni giorno in televisione personaggi come Benigni, Beppe Grillo, Dario Fo, Pieraccioni, Celentano, Luttazzi.. e non Fede, Vespa, la Marcuzzi e Maicol (ma non lo sanno che si scrive Michael!)
-vorrei che nel mio paese fosse possibile vivere con la maggiore serenità possibile le situazioni importanti di ogni giorno e vorrei che i nostri rappresentanti non fossero prigionieri dei moti di contrapposizione che caratterizzano il clima nazionale;
Caro Babbo Natale, so che ci sono bambini che hanno bisogno dei tuoi doni più di me, ma se ti avanzano 5 minuti, leggi la mia lista e vedi se puoi fare qualcosa.
Se poi tutte queste cose non è possibile averle.. Béh! almeno portami un trenino nuovo, un orsetto di peluche e un giocattolo dei Transformers!
Emmanuele

martedì 15 dicembre 2009

Terranuova e la valorizzazione del centro storico


Evitare di ritrovarsi paesi con centri storici sempre più vuoti, desolati e pericolosi, con attività e proposte culturali risucchiate esclusivamente dall’offerta dei centri commerciali sta diventando uno degli obiettivi principali delle amministrazioni di molte città italiane.

Un paese con un centro storico spopolato è un paese morto. Da qui l’esigenza di farli rivivere attraverso investimenti importanti e iniziative mirate.

Anche i paesi del nostro Valdarno, con contesti e sviluppi molto diversi tra loro, hanno avuto negli ultimi anni a che fare con la questione “rivalutazione del centro storico”.

Sangiovanni ha da sempre un centro piuttosto vivace, soprattutto commercialmente. Il Corso Italia è vetrina di negozi che riescono ancora ad attrarre molti valdarnesi. Non a caso è l’unico paese con la forza di poter offrire un’iniziativa di successo come la “notte bianca”.

La Via Roma montevarchina invece, che fino a una decina di anni fa riusciva a reggere il confronto con il Corso di Sangiovanni, ha perso molto del suo appeal rispetto a qualche anno fa.

Il cuore culturale e commerciale della città di Montevarchi sembra essersi spostato definitivamente in zona Ipercoop. Ed è piuttosto evidente come la maggior parte degli investimenti siano stati fatti vicino alla riva dell’Arno: Ipercoop, Obi, Cine8, contribuendo ad un progressivo svuotamento del centro. La popolazione lamenta spesso il degrado del centro e sebbene l’amministrazione punti molto sulla rivalutazione della nuova piazza delle logge e sull’imminente riapertura del teatro comunale, ad oggi il centro storico di Montevarchi non può certo vantare un alto stato di vitalità.

Dei tre paesi della vallata Terranuova è quello più piccolo e il suo centro storico non ha mai rappresentato un’attrazione commerciale per gli abitanti degli altri paesi del Valdarno. E’ l’unico con la via principale aperta al traffico e la maggior parte dei negozi sono quelli dove ancora oggi, nonostante i centri commerciali, si fa la “spesa giornaliera”.

Terranuova si presenta come un paese diverso rispetto agli altri non solo per la sua dimensione ma anche per il fatto che in qualche modo si è quasi “obbligati” a frequentare il centro città. E questo, probabilmente, contribuisce positivamente alla sua vitalità.

Le farmacie ancora oggi si possono trovare solo ed esclusivamente in via Roma (tra pochi giorni una si sposterà ed un’altra verrà aperta alla Penna), così come la quasi totalità delle banche.

Le scuole elementari e medie sono in pieno centro, così come l’Oratorio e il suo asilo si trovano a venti metri dalla Piazza centrale; stesso discorso vale per il Palazzetto dello Sport. Le rispettive strutture di Montevarchi e Sangiovanni, ad esempio, sono sicuramente molto più decentrate rispetto al centro storico.

Insomma, se si facesse uno studio su chi, fra terranuovesi, montevarchini e sangiovannesi, passa più spesso dalla piazza del proprio paese probabilmente vincerebbero gli abitanti di Terranuova.

Positivo? Negativo? Marginale?

Sicuramente è preferibile un centro storico frequentato che uno abbandonato. E la politica del decentramento adottata a Montevarchi sembrerebbe più da evitare che da imitare…

Certamente però ci sono cose che potrebbero essere migliorate e vi invitiamo a fare le vostre riflessioni e proposte.

Provo a farne una io:

Il traffico automobilistico in via Roma in costante aumento, per esempio, non può certo essere considerato come un aspetto positivo.

E via Roma è forse più trafficata di quanto dovrebbe: il numero di macchine in via Roma è molto alto anche perché si passa dalla via principale per attraversare il paese e non solo per fermarcisi. In questa situazione pedoni e ciclisti sono ingiustamente penalizzati.

Si può disincentivare il passaggio da una strada non solo chiudendola completamente al traffico ma incanalando quest’ultimo (soprattutto quello di passaggio, quello che non si ferma) su altre strade con qualche semplice ritocchino alla segnaletica. Un cambio di senso di marcia al posto giusto e probabilmente molti di quelli che attraversano via Roma per andare verso Loro passerebbero da Viale Europa…

Meno macchine che passano dal centro non significherebbe svuotarlo ma migliorarne la fruibilità per chi il paese lo vive su due piedi e non su quattro ruote.

Francesco

martedì 8 dicembre 2009

Firenze: La Lega c'è.

La Lega sbarca anche a Firenze. Non è certo una novità, già dalle scorse elezioni politiche la formazione padana ha conquistato terreno sotto il Po. Allora riuscì ad eleggere Luca Paolini, mentre alle europee di un anno fa ha eletto sempre in Toscana Claudio Morganti, attuale segretario regionale.
Ma anche a livello locale se la cava bene. La presenza degli uomini del Carroccio nelle amministrazioni locali sta diventando una costante in Toscana. Nelle province la Lega ha due rappresentanti a Pisa e uno a Prato, Livorno, Siena, Pistoia e Arezzo, oltre a Firenze. Nei Comuni, uno a Pistoia (un ex eletto in Forza Italia) e tre a Prato: nella città laniera il leghista Leonardo Sodi è destinato a diventare assessore alle politiche giovanili e sport, lasciando così un seggio in Consiglio che sarà occupato da un altro esponente del partito di Bossi che così finirà per avere quattro rappresentanti.
Adesso è toccato adeguarsi pure al Comune di Firenze. Il Signor NoTramvia per eccellenza, il consigliere Mario Razzanelli, proprio in questi giorni è entrato tutt'intero nel partito padano dichiarando "Ho trovato una casa dopo un percorso che è iniziato nel giugno scorso. C'é reciproca fiducia tra me e la Lega ed io avevo bisogno di un partito concreto con forti radici nel territorio. La Lega Nord è un partito dei cittadini per i cittadini". Da "Firenze c'è" a Firence c'è la Padania. Intesa non in senso geografico ma da buon leghista in senso politico.
Insomma Razzanelli, quello dei No, ha trovato una nuova casa politica. Negli ultimi sei mesi ha cambiato tre partiti, dall'Udc a Firenze c'è da quest'ultimo alla Lega Nord.
C'è solo da sperare che non inizi con i discorsi sul celodurismo che poco si attaglierebbero ad un'indole pacata e mite come la sua.
Scherzi a parte questa mossa non è da prendere sotto gamba. La Lega non è una forza qualsiasi. E' portatrice di una miscela populista esplosiva che aggiunge all'ancestrale identità padana, razzismo, xenofobia, sessismo. La sua ascesa anche in Toscana è preoccupante, evidenzia come la società sia cambiata da un decennio a questa parte e come la domanda sociale di sicurezza e ordine trovi risposte in una forza politica sfrontatamente non democratica.
Gli scenari che si potrebbero prospettare in Consiglio comunale da qui in avanti sono i più svariati, e fondamentalmente non sarebbero lontani da quelle proposte choc che la Lega attua in molti paesi e città del Nord dove è al governo. Dalle ronde alle operazioni White Christmas, alle manifestazioni contro l'etnia di turno. Un clima di intolleranza che a Firenze e in Toscana se c'è fino a ieri era lantente, ma da oggi potrebbe deflagrare per mezzo di un'offerta politica prima inesistente. La Lega Nord.
Giacomo

martedì 1 dicembre 2009

Ancora Fornaci: la posizione della maggioranza

Dopo una settimana che ha fatto registrare al blog il record di contatti, segno evidente dell'interesse intorno alla questione, pubblichiamo la risposta del gruppo del Centro Sinistra per Terranuova alle critiche e alle perplessità venute a galla dopo il nostro articolo e quello di Lucia Francalanci (PdL) relativo alle Istituzione Le Fornaci.

La Voce del Martedì cerca sempre di proporsi come voce autonoma rispetto a quelli che sono gli schieramenti politici ma è molto lieta di ospitare all'interno del blog le posizioni di tutti. Saremmo felici se questo blog riuscisse a diventare un'opportunità per l’incontro di idee e proposte per il nostro territorio, un piccolo spazio virtuale attraverso cui costruire quel "confronto costruttivo" di cui tutti parlano ma che ancora rimane un esercizio sostanzialmente sconosciuto.

Fatta la nostra speranzosa-premessa non aggiungiamo altro sul tema Fornaci (avendo già scritto la scorsa settimana) lasciando ai lettori la possibilità di leggere la posizione del Centro Sinistra per Terranuova sulla questione.



Il Centro Sinistra per Terranuova ha detto...

L'istituzione è uno strumento di gestione flessibile dei servizi alla persona che il Comune di Terranuova ha deciso di adottare nella precedente legislatura Amerighi da una parte per opportunità di bilancio dall'altra per ragioni di efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa.

Infatti, essendo l'Istituzione dotata di un bilancio economico a se stante e di un CdA con potere deliberante, riesce a garantire una velocità di risposta maggiore.

Questo significa che se il CdA decide ad esempio l'erogazione di un contributo questo non deve passare da tutta i passaggi che servono "normalmente".

L'Istituzione lavora su indirizzo politico della Giunta e propone alla Giunta gli indirizzi sui temi del Sociale, della Scuola, dello Sport, delle Politiche Giovanili e della Cultura: pertanto, il lavoro dell'Istituzione, trattandosi di una parte del Comune che lavora a stretto contatto con la Giunta è di per sè controllata dal Consiglio comunale.

Il centrosinistra per Terranuova ritiene perciò questo uno strumento utilissimo ed insostituibile. Strumento che ci ha consentito di raggiungere i livelli di eccellenza in tutti e quattro i settori di competenza dell’istituzione: la scuola vanto di Terranuova in tutta la provincia di Arezzo; il sociale per cui Terranuova è portata come esempio di eccellenza in tutta la toscana ed è ad oggi comune capofila nel Valdarno per la gestione dei servizi sociali associati; lo sport con tantissime società e tanti giovani che si sono detti felicissimi e soddisfatti del nuovo regolamento degli impianti sportivi approvato proprio in questi giorni; la cultura come testimoniano le numerosissime iniziative che si svolgono a Terranuova praticamente ogni settimana.

La nostra ambizione e le nostre idee sono quelle di mantenere lo standard raggiunto fino a questo momento, che, a differenza di quanto dicono le nostre opposizioni, è di assoluta eccellenza. Questo compito sarà arduo nell’attuale crisi economica che il paese sta attraversando ma sarà anche ciò che ci impegneremo a fare nei prossimi 5 anni. Riteniamo perciò gli attacchi, che le opposizioni cercano di muovere, sterili, assurdi e strumentali. Difficilmente si risulta credibili quando si critica uno strumento che funziona in maniera impeccabili e con risultati ineccepibili.

Centrosinistra Per Terranuova