martedì 8 dicembre 2009

Firenze: La Lega c'è.

La Lega sbarca anche a Firenze. Non è certo una novità, già dalle scorse elezioni politiche la formazione padana ha conquistato terreno sotto il Po. Allora riuscì ad eleggere Luca Paolini, mentre alle europee di un anno fa ha eletto sempre in Toscana Claudio Morganti, attuale segretario regionale.
Ma anche a livello locale se la cava bene. La presenza degli uomini del Carroccio nelle amministrazioni locali sta diventando una costante in Toscana. Nelle province la Lega ha due rappresentanti a Pisa e uno a Prato, Livorno, Siena, Pistoia e Arezzo, oltre a Firenze. Nei Comuni, uno a Pistoia (un ex eletto in Forza Italia) e tre a Prato: nella città laniera il leghista Leonardo Sodi è destinato a diventare assessore alle politiche giovanili e sport, lasciando così un seggio in Consiglio che sarà occupato da un altro esponente del partito di Bossi che così finirà per avere quattro rappresentanti.
Adesso è toccato adeguarsi pure al Comune di Firenze. Il Signor NoTramvia per eccellenza, il consigliere Mario Razzanelli, proprio in questi giorni è entrato tutt'intero nel partito padano dichiarando "Ho trovato una casa dopo un percorso che è iniziato nel giugno scorso. C'é reciproca fiducia tra me e la Lega ed io avevo bisogno di un partito concreto con forti radici nel territorio. La Lega Nord è un partito dei cittadini per i cittadini". Da "Firenze c'è" a Firence c'è la Padania. Intesa non in senso geografico ma da buon leghista in senso politico.
Insomma Razzanelli, quello dei No, ha trovato una nuova casa politica. Negli ultimi sei mesi ha cambiato tre partiti, dall'Udc a Firenze c'è da quest'ultimo alla Lega Nord.
C'è solo da sperare che non inizi con i discorsi sul celodurismo che poco si attaglierebbero ad un'indole pacata e mite come la sua.
Scherzi a parte questa mossa non è da prendere sotto gamba. La Lega non è una forza qualsiasi. E' portatrice di una miscela populista esplosiva che aggiunge all'ancestrale identità padana, razzismo, xenofobia, sessismo. La sua ascesa anche in Toscana è preoccupante, evidenzia come la società sia cambiata da un decennio a questa parte e come la domanda sociale di sicurezza e ordine trovi risposte in una forza politica sfrontatamente non democratica.
Gli scenari che si potrebbero prospettare in Consiglio comunale da qui in avanti sono i più svariati, e fondamentalmente non sarebbero lontani da quelle proposte choc che la Lega attua in molti paesi e città del Nord dove è al governo. Dalle ronde alle operazioni White Christmas, alle manifestazioni contro l'etnia di turno. Un clima di intolleranza che a Firenze e in Toscana se c'è fino a ieri era lantente, ma da oggi potrebbe deflagrare per mezzo di un'offerta politica prima inesistente. La Lega Nord.
Giacomo

3 commenti:

  1. Piacerebbe sapere se non vi sembra il caso, cari lettori, di legiferare un po' in modo da normare questi casi. Mi spiego: ha cambiato 3 partiti anche chi lo ha votato? Oppure qualcuno si sente defraudato della sua scelta elettorale?

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  2. Ti quoto, io personalmente non riesco a sopportare chi si travasa da qua e là...tanto per rimanere a galla...

    Riguardo all'articolo, una cosa mi preme dire, rispettando tutte le teorie e tutte le idee, però dispiace vedere chiamata la Lega "forza sfrontatamente non democratica". Non è vero. Le forze sfrontatamente non democratiche sono le Brigate Rosse, Cosa Nostra, Ordine Nuovo...ma non la Lega.

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  3. La lega è un partito in ascesa, ma per poco.
    Quando i cittadini si accorgeranno di che classe dirigente è composta la lega, sarà la loro fine, e la fine si avvicina.
    Ciao ciao Lega.

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