martedì 16 novembre 2010

Scioglimento di una sola Camera? C’entra quanto il cavolo a merenda

Ci sono tanti modi per uscire da una crisi politica ma ciò che conta è uscirne bene. E uscirne bene significa innanzitutto nel rispetto delle norme previste dalla nostra Costituzione. L’ipotesi che alcuni esponenti della Pdl hanno avanzato in merito all’eventualità di sciogliere una sola Camera del Parlamento pare più un discorso viziato da abuso costituzionale non condonabile che altro, ma siccome sembra che ci sia un velato consenso intorno a questa prospettiva, può essere interessante che anche in questa sede se ne discuta un po’. Per incominciare è bene premettere che Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere (Art. 94) dove per fiducia s’intende un rapporto di natura politica tra governo ed entrambi i rami del Parlamento. Si badi bene, ad un problema di natura politica, quello della mancata fiducia tra Camera dei Deputati e Governo, non si può pensare di ovviare con un provvedimento straordinario di natura costituzionale. E’ pur vero che formalmente il PdR può sciogliere anche una sola Camera (Art. 88), ma questa ipotesi ha una sua sostenibilità di natura costituzionale anziché politica. Il diritto costituzionale è uno strumento a servizio della politica, ma non per questo si deve piegare alla politica. Lo scioglimento anticipato delle Camere è un “dramma” costituzionale, è il certificato di morte prematura di una Legislatura che per gravi problemi attinenti alla vita parlamentare non ha potuto portare a termine il suo mandato, tuttavia un atto di straordinaria rilevanza che spetta esclusivamente al Capo dello Stato non può non esser preso se non nell’interesse del Paese tutto. E’ chiaro anche alle creature che lo scioglimento della sola Camera “cattiva” comporterebbe il tifo implicito del PdR in favore di quelle forze politiche che occupano la maggior parte degli scranni della Camera buona altrimenti la soluzione adottata non avrebbe avuto alcun senso neppure in partenza. Inoltre, un simil provvedimento comporterebbe uno sfasamento sui tempi della vita parlamentare che per il nostro bicameralismo perfetto appare impensabile. Difatti, gli esempi storici non reggono il paragone con l’attualità; ciò che successe nel ’53 fino al ’63 tocca la natura costituzionale del problema, ossia il riallineamento della vita parlamentare delle Camere, in seguito all’iniziale decisione del Costituente di far durare sei anni la regolare legislatura del Senato della Repubblica. Insomma, la politica è opinione, divisione mentre il diritto sta in piedi o cade essenzialmente per la sua certezza. Rendere opinabile la certezza del diritto significa innanzitutto minare l’integrità del sistema e non certo offrire soluzioni coraggiose e imparziali. A mio avviso, l’unico aspetto positivo di tale ipotesi è che presumibilmente la mozione di sfiducia presentata alla Camera dei Deputati sarà discussa intorno al 16 dicembre, dopo il tornante del 14, pertanto se avessimo iniziato a parlare fin da adesso di strade sensate probabilmente avremmo finito con l’annoiarci.      


Tommaso C. 

3 commenti:

  1. Quello Aspetti che sembrano tecnicismi inutili rappresentano la sostanza delle basi democratiche alle quali il nostro sistema politico non può e non deve rinunciare. Ringrazio Tommaso per averci esposto il tema con chiarezza e logica... Credo sia impossibile spstenere il contrario di quanto scritto nell'articolo di oggi.

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  2. una camera, due camere... per me il letto è disfatto!

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  3. è iniziato il fanta-mercato: silvio offre pippo inzaghi (infortunato) e pato (tanto ibra non gliela passa, fa tutto da sé) in cambio di una manciata di voti.. pronte anche concubine di varie nazionalità per i deputati che si mostrassero inclini al cambiamento d'opinione.. (e cambiare idea si sa, è sinonimo di prontezza di riflessi..). ne vedremo delle belle.. la nave affonda, ma il capitano sembra ben saldo al timone, infonde fiducia al suo equipaggio, cerca di imbarcare naufraghi su un vascello alla deriva.. magari ci metterà più tempo (ancora non si arrendono e tolgono l'acqua a mano coi secchi) ma la fine della nave sembra essere solo una: il fondo del mare. saltate giù finché siete in tempo..

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