La redazione questa settimana pubblica il testo integrale dell'intervista a Luca Trabucco, leader del PDL di Terranuova B.ni, candidato sindaco del centrodestra alle ultime elezioni amministrative.
Ciao Luca, grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande.
Dipingiamo uno scenario immaginario: tra poche ore a Terranuova i cittadini saranno nuovamente chiamati alle urne, mancano pochi minuti al silenzio elettorale e sei sul palco a tenere l'ultimo discorso: “ Cari elettori, se dovessi dirvi tre questioni di primaria importanza che un'amministrazione da me guidata affronterebbe subito, queste sarebbero..
Lo scenario da voi dipinto si spinge molto in avanti, per diversi motivi tra i quali “in primis” una mia eventuale ricandidatura che non é affatto scontata, difatti tengo a precisare che prima di tutto vengono le idee e la programmazione e successivamente le persone; il secondo aspetto é la contestualizzazione delle eventuali future elezioni, perché se queste avvenissero a breve termine ci sarebbe una situazione completamente differente che tra tre anni. Sicuramente la situazione odierna nel quale “sopravvive” il nostro Comune é di estrema delicatezza poiché sia strutturalmente che economicamente il modo di amministrare non é più consono con i tempi attuali.
Appare evidente che tra gli obiettivi principali di una nuova amministrazione é la vitale
riforma della macchina comunale, penso quindi all'ottimizzazione ed al risparmio di denaro pubblico utilizzando risorse interne del quale il Comune ha ampia disponibilità, riappropriarsi di alcuni servizi gestiti esternamente tramite società, ridurre notevolmente le consulenze esterne in materia di tributi e progettazione che possono essere svolte all'interno dei nostri uffici e quindi valorizzare la capacità amministrativa con l' organizzazione, la tempestività d'intervento e lo spirito di servizio. Un risparmio che ci consentirebbe di ritornare ad investire in servizi e strutture per il cittadino, mantenendo un certo equilibrio di costo e di qualità proposta, e potenziare la rete di aiuto sociale visto il periodo di crisi attuale.
Di fondamentale importanza diventa la programmazione, oggi purtroppo dimenticata, capire in quale direzione portare Terranuova, sia urbanisticamente con lo sviluppo sostenibile delle nuove aree (industriali, commerciali , residenziali, pubblici) connesso al recupero dei vecchi insediamenti ed al centro storico e le modalità di collegamento fra di esse, lo sviluppo della mobilità urbana ed extraurbana mediante anche sistemi alternativi di spostamento, la collocazione di infrastrutture strettamente necessarie per il nostro comune; sia economicamente con la collocazione di interventi mirati alla salvaguardia e sviluppo delle nostre aziende, tornando ad attirare investimenti sul nostro territorio, migliorando la qualità dell'offerta all'interno della nostra città, con la consapevolezza che avendo altre città limitrofe con possibilità maggiori rispetto alle nostra realtà, dobbiamo essere bravi a diversificare le opportunità del nostro territorio, puntando mediante scelte oculate e attuabili volte a migliorare la qualità della vita di Terranuova.
L'amministrazione deve farsi carico (così come le scuole) di riportare il senso civico o meglio l'educazione civica di una comunità tramite interventi di informazione, controllo e gestione dei servizi: se vogliamo veramente andare nella direzione della sostenibilità, dobbiamo incominciare a fare percorsi veri, che impegnino il cittadino ad aprirsi ad una politica volta al risparmio energetico (obbligatorio nella nuova edilizia), alla cultura dell'utilizzo dell'acqua (approvvigionamenti alternativi per consumi differenziati), alla diminuzione di produzione dei rifiuti ed aumento del riciclato, all'utilizzo di mezzi alternativi per spostarsi. Determinante è che l'amministrazione fornisca gli strumenti per il raggiungimento della sostenibilità e si faccia promotore e controllore al fine di far rispettare i diritti ed i doveri del cittadino ed esiga dal cittadino il rispetto delle regole e della convivenza. Portare Terranuova ad investire sulla modernizzazione e sull'innovazione, concetti separati, al fine di migliorare lo stato qualitativo di comunità.
Fini nel suo discorso a Mirabello ha detto: "Non si può far parte di qualcosa che non c'è più. Il PDL non esiste più. Al limite si può parlare di Forza Italia allargata.." Cosa ti senti di dire al tuo corpo elettorale? Ai cittadini che votando Luca Trabucco hanno messo la croce sul simbolo PDL? Quali scenari si aprono a livello locale per voi, nei confronti di quanto sta accadendo a livello nazionale?
Sinceramente quello che mi preoccupa maggiormente è lo stato generale nel quale vive oggi la nostra politica da una parte e dall'altra.
Per quanto riguarda la sfera locale, mi sento innanzitutto di ringraziare coloro che ci hanno dato fiducia apponendo il voto sulla lista PDL. Ai cittadini riconfermo l'impegno preso rivolto ad apportate un cambiamento vero e necessario alla nostra gestione amministrativa che come sottolineato in precedenza non è più al passo con i tempi e mette in evidenza delle profonde lacune.
A livello “operativo” usando questo termine, non vedo grosse problematiche a Terranuova a seguito delle decisioni a livello nazionale, poiché abbiamo sempre espresso e lo riconfermo, che prima di tutto viene Terranuova ed il programma e poi i partiti che lo vogliono sottoscrivere. Terranuova vive in una fase che necessita di scelte forti condivise ad ampio raggio, ed é giusto che il PDL si guardi attorno al fine di allargare e confrontarsi con tutte le forze politiche presenti e future al fine di pervenire ad una linea politica comune, rivolta alla crescita della nostra città. A livello locale, ove la maggior parte di noi ci conosciamo, penso che siano maturi i tempi per far crescere ed aprire le coscienze verso una forte politica di aggregazione, che coinvolga anche persone al di fuori dei soliti ruoli politici, operai, studenti, commercianti, imprenditori, liberi professionisti etc.. uscendo dall'autoreferenzialità che certe volte hanno i partiti.
Personalmente credo sia anche necessario riportare i cittadini a fare politica e che la politica torni a coinvolgere il cittadino attivamente nelle scelte, onde evitare che ci sia una deriva verso l'indifferenza o l'ignoranza dei fatti.
Non vorrei sembrare demagogico, ma scinderei il livello nazionale ove chiunque sceglie secondo il proprio senso di appartenenza, ed il livello locale ove esistono delle realtà e delle necessità diverse, ove le persone sono diverse.
Rimanendo comunque come punto fermo, in entrambi i casi, la necessaria coscienza etica e morale della questione politica, che é al di sopra di ogni partito e di ogni bandiera. Personalmente credo più nei valori nelle idee e nei fatti che nelle contrapposizioni a priori, spero di poter vedere un centrodestra (se ancora questo termine attuale) moderno liberale e riformatore.
La tua esperienza nel PDL di Terranuova, un tuo bilancio sulla vostra attività politica: una riflessione sulla strada che è stata fatta fino a oggi, cosa si poteva affrontare in maniera migliore? Ci sono stati degli errori? Se si, quali?
A differenza dei problemi a livello nazionale, penso che il PDL Terranuovese abbia coscienziosamente svolto fino adesso il proprio mandato, cercando di coinvolgere i cittadini nelle varie iniziative, ascoltando e rendendolo partecipe delle attività intraprese. Penso che come forza di opposizione abbiamo fatto un ottimo lavoro, sia in fase di controllo opponendoci in maniera determinata a scelte che per noi andavano contro il bene comune, sia in fase propositiva cercando percorsi condivisi (abbiamo proposto una ventina di mozioni in un anno) aprendo fronti di dialogo.
Come in tutte le cose potevamo fare meglio, ma anche peggio, io penso che l'attenzione che abbiamo prestato alla res publica si avverte con buoni riscontri, e sono da lodare le persone che con dedizione e passione hanno fatto crescere e diventare realtà questo partito, che per un interesse comune e di giorno in giorno ascoltano e “lavorano” per i nostri concittadini. Questo probabilmente é l'elemento chiave, nonostante a livello nazionale il PDL non stia facendo una bella figura e dove prevalgono alcuni personalismi, c'é gente che quotidianamente ci mette la faccia e l'anima e meriterebbe sicuramente maggior rispetto.
Auspico che in futuro prossimo, si possa avvenire ad un programma come ho detto
maggiormente condivisibile e concertato, proprio in virtù di quel senso di responsabilità che ci deve portare a vedere al di là dei confini del singolo partito, e non commettere l'errore di essere settoriali e autosufficienti, se vogliamo veramente crescere.
Io sono ottimista di natura, e nonostante le parti avverse, penso si possa creare veramente un progetto nuovo e positivo, che induca la gente a partecipare e condividere un attività politica concertata a trasparente, tornando ad essere protagonisti della nostra Terranuova.
LA REDAZIONE