mercoledì 18 dicembre 2013

Le Fornaci come una start-up. Ecco i nuovi progetti del centro culturale di Terranuova

Simone Martini, attore e cofondatore della compagnia teatrale KanterStrasse, è anche uno dei responsabili delle attività dell’ auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini. Gli abbiamo chiesto un contributo ‘a tutto tondo’ per La Voce del Martedì.

Iniziare a parlare di cultura in questo paese è un obbligo. Può sembrare assurdo in un periodo come questo, dove imperano le indicizzazioni delle pensioni, lo spread, il bund, la ripresa economica e le riforme costituzionali. Invece no, proprio no!
E’ da troppo oramai che i temi culturali non entrano nel dibattito comune, sembra che non interessino più a nessuno, che siano un orpello da tirare fuori solamente in periodo di campagna elettorale.
La cultura nel nostro paese deve essere centrale, perché è l’unica materia prima di cui disponiamo e le materie prime, normalmente, sono il fulcro di ogni economia.
All’estero, in Germania, Olanda o Romania solo per fare degli esempi, la cultura è considerata un bene primario: musei e teatri sono pieni, ben finanziati e rappresentano un punto di riferimento per la società sia da un punto di vista sociale che economico.
Spesso quando mi chiedono che lavoro faccio, sentendosi rispondere “l’attore”, mi controbattono “sì, ma di lavoro?”.
Credo che questa esperienza tocchi più o meno a tutti coloro che decidono in Italia di lavorare attivamente nel campo culturale, perché purtroppo se non lavori in televisione o al cinema, se non hai “visibilità di massa”, semplicemente non esisti e quindi non lavori, tutt’ al più ti diverti.
In questi anni abbiamo cercato di cambiare un po’ questo sistema, questo modo di fare. Ci siamo sporcati le mani cercando di dare un significato al lavoro che amiamo e che quotidianamente facciamo.
Da un anno a questa parte, a Le Fornaci di Terranuova Bracciolini, dopo aver partecipato con successo ad un bando pubblico, stiamo lavorando in questo senso. Molte cose sono da fare, alcune scelte sicuramente si riveleranno non fortunate, alcune sbagliate o non propriamente centrate, ma la filosofia, secondo noi, è quella giusta.
Noi abbiamo immaginato un centro culturale, un teatro attivo dove le compagnie e gli artisti possano lavorare attraverso un sistema di residenze. Progetti che nascono qui, in Valdarno, e che poi continuano il percorso in tutta l’Italia. Sostenere artisti importanti come Antonio Latella ma anche giovani artisti del territorio come la compagnia Makale o altre realtà emergenti. Dare loro un sostegno sia economico che di spazi e attrezzature. Immaginiamo un luogo dove i ragazzi, le famiglie possano riunirsi, divertirsi e magari lasciarsi per un po’ alle spalle la vita di tutti i giorni. Un piccolo luogo dove è possibile vedere Ascanio Celestini come se fosse nel tuo salotto o scoprire artisti meravigliosi ancora non noti al grande pubblico, o un film d’essai, un documentario particolare, un concerto e così via.
Stiamo cercando di dare un’unità al territorio del Valdarno con progetti formativi comuni per adulti (progetto di formazione Demo – recitazione e scrittura teatrale) con Terranuova, Loro Ciuffenna e Montevarchi, e  progetti formativi e rassegne nelle scuole.
Noi immaginiamo le Fornaci come una start-up, non un semplice contenitore di eventi ma una entità capace di progettare, sostenere realtà, economia e soprattutto lavoro.
Sta a noi, alla nostra generazione stimolare la curiosità che è andata perduta in questo paese, sta a noi utilizzare l’immaginazione e la fantasia per recuperare una certa centralità nella vita dei piccoli centri italiani. Non sarà un percorso facile, ma se saremo sostenuti, come è successo in questi anni a Terranuova, l’obiettivo potrebbe rivelarsi meno arduo del previsto.


Simone Martini

29 commenti:

  1. Purtroppo ai lettori che scrivono interessano solo le chiacchiere da bar e le risse. Anche su questo argomento i post latitano.
    Apprezzo molto le iniziative ed i sogni della tua compagnia.
    Condivido l`importanza delle 'fornaci', realtà già esistente e da valorizzare. La condivido nella sua funzione di 'start up', funzione in cui il comune può e deve investire fondi.
    Il problema però sta nel dare vita e forza a qualcosa che si autosostenga, soprattutto economicamente, perché dopo questo primo 'incoraggiamento' potrà garantire appoggio logistico, di promozione e sensibilizzazione, ma non può spenderci soldi delle tasse dei cittadini a cui ciò non interessa.
    La cultura è certamente importante ed è un grande valore. Va aiutata, incoraggiata, pubblicizzata, ma non può essere imposta 'a dispetto dei santi', nè indirizzata (questo sarebbe un altro discorso).
    Ti faccio tanti tanti auguri, a te e ai tuoi sogni
    Paolo Dinelli

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    1. Veramente non comprendo Sig. Dinelli cosa voglia dire, quando afferma che ai cittadini non interessa l’attività culturale e quella, specificatamente, svolta dal centro culturale Le Fornaci. Come può valutare la mancanza di attenzione? Perché non ci sono interventi sulla Voce del Martedì? Ripeto quello che ho già espresso altre volte: un blog non è il centro del mondo. Come può ergersi a “giudice” degli interessi dei cittadini in modo, mi permetta, così superficiale? Chi sarebbero poi per lei i “santi”?
      Lei è stato presente ai giovedì cinematografici dell’auditorium? Agli spettacoli teatrali? Alle serate musicali classiche,contemporanee, jazz? Agli incontri che fanno riflettere (con Petrini per esempio)? Ha riscontrato quanto gente era presente? Quei cittadini quindi cosa sono secondo lei, demoni o santi? Le loro tasse dovrebbero esser rivolte ad attività prive di cultura? Che cosa intende con “auto sostenibilità” della cultura?
      La cultura non è “certamente” importante ed un valore, se poi lei mette dopo la frase un ma!La cultura è un bene comune senza nessun ulteriore dubbio e guai alla civiltà che la metta in dubbio.
      La cultura è indispensabile proprio in un mondo attanagliato dalla crisi economica, dalla crisi dei rapporti interpersonali che diviene crisi del rispetto altrui, della visione altrui e quindi crisi politica che diviene troppo spesso solo tifoseria da stadio, senza ulteriore approfondimento sui contenuti.
      La cultura sviluppa la capacità di ragionare, di esaminare, riflettere, discutere e giungere a conclusioni senza delegare alla tradizione o all’autorità; la capacità di riconoscere nei concittadini persone con pari diritti, per quanto diversi per razza, religione, genere e orientamento sessuale; la capacità di preoccuparsi per la vita degli altri; la capacità di raffigurarsi la varietà dei problemi della vita umana così come essa si svolge; la capacità di giudicare, in base a precise informazioni e alla consapevolezza delle loro reali possibilità.
      Ciò che fa Simone Martini insieme a tutte la altre associazioni che si muovono nel mondo culturale delle Fornaci, anima tutto questo e occorre solo dire grazie a loro e spero che ciò che mi viene sottratto per le tasse di questo paese siano per sempre spesi in questo intento.
      Cordiali saluti
      Nedo Bronzi

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    2. Scusami per la risposta tardiva e avventurosa ma no sono a casa e qua manca la connessione
      Ribadisco ciò che ho scritto ed in particolare che nelle fornaci il comune deve 'investire' e non 'spendere'. Dubito anche che siano molti i terranuovesi che sono d'accordo 'che ciò che mi viene sotttratto per le tasse di questo paese siano per sempre spesi in questo intento'. Anche io non sono di questa opinione
      paolo Dinelli


      P.S.
      Quando c'è rissa c'è Nedo Bronzi
      In questo dibattito non ci sono anonimi che si meritano una denuncia, ma comincio a pensare che la ragione non stia da una parte soltanto.
      Ti unvito a rileggere come hai scritto. L'aggressività che traspare ti toglie il consenso del lettore anche sulle cose su cui hai ragione, viene percepito come arroganza e prevarivazione


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    3. Sig. Dinelli, io non la conosco personalmente (quindi continuo per educazione a darle del lei), ma guardi lei non se la può prendere se un concittadino non la pensa come lei. Lei ha fatto un intervento e io le ho posto semplicemente delle domande per capire meglio cosa volesse dire con parafrasi e allusioni (ai santi tanto per intendersi). Se vuole rispondere bene, se no me ne farò una ragione. Poi forse non mi sono spiegato bene e le ripeto che spero vivamente che ciò che io pago con le mie tasse serva a sorreggere questo tipo di servizio (come altri di tipo sociale), se lei non lo vuole mi spiace ma per fortuna della cultura e degli altri servizi, non è lei a decidere, tutto qui semplicemente, o pensa veramente di poter rappresentare il pensiero di tutti gli altri? Poi si guardi bene dal giudicare e dal riportare altre cose perché queste sono le classiche argomentazioni di chi non ha argomentazioni e si rifugia nella pseud-offesa. Per quanto riguarda i percorsi giuridici, mi spiace che lei menzioni aspetti in maniera così superficiale. I miei antichi studi di legge mi inducono ad affermare che per fortuna di tutti ci sono procuratori della repubblica che sanno fare il loro mestiere, sanno perfettamente individuare il grado penale di una diffamazione e la giustizia, anche se ci metterà molti mesi, in fondo arriva e gli anonimi presto avranno anche un nome.
      Buon Natale a lei
      Nedo Bronzi

      p.s.
      guardi che io, comunque non ho timore dei suoi attacchi e con grande serenità....se vuole le risponderò ancora.

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    4. Bronzi, se avesse sul serio una minima cognizione del diritto saprebbe che le cause non basta intentarle per vincerle. Ci sta benissimo di perdere, specie se si querela un'opinione o una battuta. Stia attento che a qualche anonimo alla fine non debba pagare i danni lei. Mi farebbe proprio schiantare dal ridere.

      Paolo Baldi

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    5. Basta!
      Hai ragione tu!
      Paolo Dinelli

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    6. E’ vero Sig. Baldi quello che dice, me lo suggeriva proprio anche Oronzo Mazzotta nell’ultima udienza che abbiamo fatto al tribunale di Avezzano e lui, che è Ordinario di Diritto a Pisa, la legge la insegna e quindi c’è da avere rispetto della sua opinione. Ora che io il mio lavoro l’ho lasciato sono anche più sereno per potermi dedicare a visionare quello che c’è nel mondo; le sue grandezze e le sue meschinità. E anche le cose bizzarre, come quelle strane. Ad esempio quando sono gli altri a tirare in ballo cose che tu non rammenti nemmeno, perché sai che devono solo fare il loro corso e basta, ma inopinatamente, ad altri questa cosa evidentemente ha dato fastidio e come un disco rotto ripetono sempre lo stesso motivo.
      Altra cosa bizzarra e buffa, quando per esempio si invoca la scarso interesse delle persone su un argomento, affermando che gli interventi latitano e poi quando qualcuno dice la sua….ahi ahi!!! Apriti cielo se non si dice un pensiero omologo a chi esprime quell’opinione si è tacciati di “prevaricazione”…e allora stizziti si prende “i propri coccini e ognuno a casa sua”. Peccato io pensavo che confrontarsi fosse un’altra cosa, comunque auguro a tutti, di nuovo, Buon Natale e aggiungo Buone Feste.
      Nedo Bronzi

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    7. Sarà perché a nessuno interessa confrontarsi in maniera costruttiva con chi si limita a difenderea prescindere parenti, congiunti e amici. Per di più con post lunghi e mal scritti, che oltretutto vorrebbero ostentare grande cultura, serenità e pacatezza, ma traboccano di tutt'altro. Ma l'ha inquadrata perfettamente il Dinelli. Dove c'è rissa...

      Paolo Baldi

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  3. Bravo Simone, grazie per il tuo impegno, la tua vitalità, i tuoi arcobaleni, le tue visioni. I miei auguri si sommano a quelli di Paolo. é vero la curisita si è persa da tempo nel nostro paese, l'immaginazione e la fantasia, io direi anche la poesia, debbono recuperare il loro ruolo, ma per forza dobbiamo tenere a mente il discorso pragmatico di Paolo.
    Mario Rigli

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  4. Grazie Simone per il tuo impegno, per la tua voglia di fare, per la tua lucidità, ma li conoscevo da tempo. E' vero la curiosità si è persa e da un po' di tempo nella nostra comunità, l'immaginazione e la fantasia, io aggiungerei anche la poesia debbono per forza riacquistare il ruolo che compete loro, debbono tornare ad essere centrali in un processo vero di sviluppo. Purtroppo è difficile vivere del proprio talento. Che lavoro può essere quello di attore, o di pittore, o di scultore o di poeta se non hai avuto la consacrazione? Ed allora vai avanti, ma tieni conto dei suggerimenti di Paolo, gli arcobaleni debbono avere un punto solido in cui sorgere, (purtroppo, per questi strani giorni che siamo costretti a vivere) ed i santi di cui parla Paolo debbono essere in molti, e molti gli occhi puntati verso i tuoi arcobaleni.
    Mario Rigli

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  5. Le Fornaci sono davvero una fornace, di fondi pubblici, per diffondere una cultura sedicente "alta", che non durerebbe tre giorni se fosse sul mercato sul serio, e che serve solo a foraggiare presunti artisti bene ammanicati con le fazioni politiche perennemente al comando. Con tanto di difesa d'ufficio dei soliti avvocati del diavolo.

    Paolo Baldi


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  6. Il commento di Paolo Baldi lo ritengo piuttosto becero e offensivo nei toni oltre che misero nei contenuti. Senza entrar nel merito di niente, il suo commento mi pare solo un’accusa a vanvera con l’intento di distruggere più che di discutere.
    Ci vedo solo polemica e provocazione gratuita senza neanche un pensiero chiaro e definito di come stanno le cose o di come, secondo lui, dovrebbero stare. Questo non per difendere LeFornaci o Simone che non conosco o le associazioni che negli anni lo hanno gestito, ma per difendere il gusto di discutere tra persone civili.

    Personalmente non so quanto spende annualmente il nostro comune per le attività culturali e non conosco neanche il bilancio dell’Istituzione Le Fornaci ma una cosa da chiedere a Simone ce l’avrei: che tipo di richiesta fa l’amministrazione, o l’assessore alla cultura alla vostra associazione?
    Politicamente chi fissa l’obiettivo annuale / triennale dell’Istituzione? Spetterà all’assesore le decisioni, no?

    Altra domanda – e scusate l’ignoranza che vorrei fare è questa: i soldi per la cultura in Italia come vengono gestiti? da dove vengono? Dal ministero? Regione ? Provincia? Comune?
    Ogni comune ha i suoi euro che si spende per la sua cultura o li destinano i livelli superiori?

    Chiedo questo perché in Italia abbiamo Pompei che crolla e allo stesso tempo mostre di arte contemporanea quantomeno discutibili che sono finanziate.
    A livello politico/strategico forse meriterebbe rivedere certe scelte e destinarle in maniera diversa. Una cosa così si può fare solo se il livello decisionale è più centralizzato possibile (a livello ministeriale) e per la cultura non si facessero spendere pochi soldi a tutti i comuni così che ognuno fa le sue mini-attività ma fossero destinati, visto lo stato di emergenza di alcune nostre indiscutibili opere d’arte culturali, a progetti con orizzonti un po’ più ampi. O no?
    CLAUDIO D.

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    1. Salve a tutti,

      il comune ha un'istituzione che si chiama Fornaci che gestisce la cultura, è stato fatto un bando pubblico di durata triennale per la gestione del teatro. All'interno del bando oltre a requisiti tecnico-economici erano previsti dei punteggi sulle attività che erano richieste (musica - teatro - cinema) e altri parametri tipo rapporto con il territorio. Il progetto è triennale, i finanziamenti coprono parte della gestione e la programmazione, poi ogni associazione non lavora solamente all'interno delle Fornaci. Per esempio KanterStrasse collabora con altri Enti e Strutture della Regione Toscana e altri teatri di altre regioni. Per quello che ci riguarda noi abbiamo presentato una progettualità, oltre alla programmazione serale, dedicata al sostegno produttivo di giovani compagnie e artisti del territorio, artisti esterni al nostro territorio, progetti di Formazione e una progettualità specifica per le scuole e i giovanissimi.
      Una cosa che vorrei far notare è che "le compagnie teatrali professionali" o comunque associazioni culturali professioniste creano lavoro, assumono, pagano contributi e tasse, come ogni azienda. Ad un certo punto un paese deve scegliere se tenere in vita la Fiat o grandi aziende decotte con incentivi e contributi oppure se puntare su altri settori. I lavoratori che siano operai, dirigenti o lavoratori dello spettacolo sempre lavoratori sono. Sono punti di vista e scelte politiche che prima o poi bisognerebbe avere il coraggio di fare. Siamo il paese della grande industria? Siamo il paese della manifattura e delle piccole realtà? Lo saremo? Bisogna rispondere e decidere come sarà il nostro futuro. L'importante è scegliere e dare seguito con provvedimenti chiari alla strada intrapresa.
      Io credo che ognuno di noi abbia delle priorità, ci mancherebbe che non fosse così, io credo però che ci siano delle cose da tutelare.
      Esistono delle storture in italia, e tanti soldi che vengono buttati via anche nella cultura. Molti dei fondi per la cultura neanche arrivano a chi dovrebbe usarli ma si fermano per mantenere strutture pompose, barocche e completamente antistoriche. Adesso il ministro Bray sta cercando di cambiare qualcosa, speriamo ci riesca.

      un'ultima considerazione che vorrei fare è che quando si parla di cultura si da per scontato che non sia una cosa professionale. Quanto costa alla collettività all'anno un'architetto? Un ingegnere? un docente? un operatore ecologico? Eppure sono necessari nell'immaginario comune. Ma se si parla di cultura allora è uno spreco.....




      Simone

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  7. Trovo il commento del signor Caludio D. assolutamente pertinente nei toni e nei contenuti. In Italia abbiamo Pompei che crolla e allo stesso tempo mostre di arte contemporanea quantomeno discutibili che sono finanziate. A Terranuova abbiamo, per dirne una, i parcheggi del viale Piave in ghiaino che appena viene un acquazzone versano in condizioni indecorose e buche in terra stile crepe di bombe, ma l'amministrazione in dieci anni ha pensato bene di non rimediare. Però si finanziano le ottime serate culturali del Martini. Non credo solamente con i tributi del signor Bronzi.

    Paolo Baldi

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  8. Sig. Claudio D., sono perfettamente d’accordo sul mantenere il tenore su una linea di rispetto, per cui le dirò che leggo dal sito del Comune, in poco meno di 90.000 Euro l’investimento che l’Amministrazione ha scelto di fare sulle attività dell’Auditorium. Su un Bilancio di oltre 21 milioni di Euro, tale cifra non raggiunge lo 0,50%. Con questa cifra si è attivato quel virtuoso, a mio parere, percorso descritto da Simone che si auto-sostiene, tra introiti e spese. Percorso che crea cultura prima di tutto, poi posti di lavoro, poi anche circuiti finanziari e fiscali e infine gestione della bella struttura del nostro paese. Non ci sono modelli similari in giro nel Valdarno e oltre; Terranuova viene riconosciuta come esempio di fervore per gli spettacoli culturali. Molte iniziative esterne di altri comuni (es: Festival Fahrenheit) cercano in Terranuova spazi per esistere. Lei pensa che facendo gestire “centralmente” questi soldi il nostro territorio riavrebbe indietro la qualità e la quantità di questo investimento? Io penso proprio di no. E’ una cosa giusta, sempre secondo me, una sorta di “federalismo” in queste scelte. Si da il tempo e il modo a persone come Simone Martini, per far emergere le loro capacità organizzative e gestionali, da veri professionisti della materia.
    Vede, Sig. Baldi, io cerco di mettere sempre la frase, secondo me, perché non ho la presunzione della verità e non sono arrabbiato con il mondo. Lei mostra grande rancore e guardi, con il rancore si vive male e si muore peggio, mi creda. Provi a togliere, qualche volta il paraocchi del populismo, e forse si potrà anche emozionare a sentire un pezzo di teatro, entusiasmare sentendo una canzone, eccitarsi davanti ad un balletto e commuoversi di fronte alle pennellate di un quadro. Io metto comunque anche qui, secondo me, con umiltà e non ho l’arroganza di giudicare nessuno, nemmeno lei. Però un consiglio posso darle, un po’ di cultura (alta o bassa veda lei) non fa male, mi creda, così si potrebbe imparare la differenze fra spese correnti e spese in conto capitale che un Comune può fare e si saprebbe che mettere insieme la cultura con Viale Piave è come mettere un islamico davanti a un piatto di maiale. Non stanno insieme. Non si possono togliere i servizi agli anziani, per Viale Piave, non si possono togliere servizi ai disabili, per Viale Piave, non si possono togliere i contributi minimi vitali, per Viale Piave, i pasti domiciliari per i vecchi, per Viale Piave, non si può negare la cultura, per Viale Piave, per fortuna non si può perché sono spese di natura differente. Si è vero anche a me sarebbe piaciuto un Viale Piave bello e percorribile bene anche quando piove, e me ne dolgo e ho speranza di vederlo in un futuro prossimo, però riesco a vedere anche tutte le altre cose. Per esempio l’impegno bello di Simone Martini, perché di questo si parla. Non è facile osservare tutto, basta togliersi il paraocchi della demagogia e il rancore che si ha dentro.
    Con serenità
    Nedo Bronzi

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  9. Giudicare le amministrazioni pubbliche è un diritto inalienabile, forse anche un dovere. Non secondo me, ma oggettivamente. Non prendo poi certo lezioni di cultura alta da lei, Bronzi. Nemmeno bassa. E in viale piave rimangono le buche e la ghiaia, nonostante l'accalorata difesa delle politiche culturali dell'amministrazione di cui sua moglie è vicesindaco.
    Ma ovvio, parlare di buche e fango piuttosto che di balletti e pennellate è populismo.

    Senza umiltà,
    Paolo Baldi

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    1. Sig. Baldi, la invito solo a rileggere, l’italiano è materia scolastica e le Fornaci non c’entrano per niente: io non ho la sua presunzione e superbia (qualità che lei stesso si riconosce sottoscrivendola), non la giudico e non ho dato lezioni, ho scritto e ripeto “consiglio”; poi, rilegga nuovamente non ho parlato solo di cultura ma di tanti servizi alla persona che appunto sono servizi e possono essere assolti con un tipo di introiti mentre le opere o investimenti, come Viale Piave, si fanno con altri e le due cose non si possono traslare nelle altre, per legge e non per volontà amministrativa;. Quindi non è che si può prendere liberamente soldi ai servizi e metterli nelle opere cioè darli agli investimenti. Infine non ho menzionate mia moglie, ce la vuole infilare lei, donna che amo profondamente, rispetto e so esser una grande persona, ma semmai ho difeso Simone Martini (più che altro ho difeso il sistema che rappresenta) e le assicuro che con Martini non sono sposato ne ho rapporti di parentela. E’ lei che approfitta di qualsiasi forma di dialogo per infarcirla con altre cose, purchè siano mostra di rancore, arroganza e rabbia….che tristezza una vita nella quale non ci si avvicini alle emozioni e alla commozione.
      Buon Natale Sig. Baldi e, per quanto mi riguarda, viva la cultura cibo della mente, del cuore e dell’anima
      Nedo Bronzi

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  10. In un articolo del 22 dicembre su valdarno post si vede una foto della squadra del candidato sindaco Chienni. Riporto il link:

    http://valdarnopost.it/news/sergio-chienni-si-presenta-il-sindaco-e-quello-che-si-deve-accorgere-del-passo-di-chi-resta-indietro-e-necessita-di-aiuto

    Dato che ho la fortuna di non conoscerlo di persona, vorrei sapere se quello a sinistra del vicesindaco sia Nedo Bronzi. Perchè se fosse così, il suo ruolo di garante delle primarie che con tanta enfasi rivendicava proprio su questo blog il 10 dicembre

    http://lavocedelmartedi.blogspot.it/2013/12/terranuova-verso-le-primarie-seconda.html#comment-form

    sarebbe pesantemente inficiato.

    Oltre a dare in maniera definitiva un idea dello spessore del signore in questione.

    Paolo Baldi

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    1. colpito ed affondato.....viva le garanzie....

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    2. Caro Sig. Baldi al di lá del fatto che io sono libero, per fortuna, di fare quello che voglio, ma guardi che lei continua dire sciocchezze e se non lo sono lei è in mala fede, perchè io sono stato presente anche all'inaugurazione della sede di Lapi Marco, con tanto di foto a prova,di ciò, e sarò presente, perchè adesso non sono in Italia, a quella di Quoaschi, mi confronto regolarmente con Laura di Loreto (e se fará un sede propria ci saró) della quale fra la l'altro, tutta la mia famiglia è cliente e sono grande amico e estimatore di Mario Rigli, che conosce la mia famiglia da decenni.
      Quindi qualche volta prima di scrivere (ché le cose scritte rimangono con la loro,stoltezza) si informi e cerchi di collegare il cervello prima di offendere le persone e discernere sullo spessore delle stesse.
      Nedo Bronzi

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  11. Paolo Baldi (?!) informati presso il comitato delle primarie e ti accorgerai che i garanti sono altri, Bronzi Nedo fa parte del comitato non dei Garanti

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  12. Che differenza c'è tra il(i) Garante(i) e un membro del comitato delle primarie? Il Garante cosa garantisce? C'è un garante per ogni candidato o uno per tutti? E il membro cosa fa? Che rapporto c'è fra i due? Chi è più importante? Se uno si mette contro l'altro che succede? E' più forte il Garante o il membro?

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  13. Bronzi, io riporto solo quello che ha scritto lei, con tanto di link.

    Parole sue: "perché in questo momento ho anche un ruolo di garanzia all’interno proprio delle Primarie, mi è stato chiesto e io l’ho fatto, con umiltà e con senso equanime,..."

    L'anonimo qua sopra dice che lei non è un garante ma solo parte del comitato. Chi dei due allora dice il falso? Fate voi, ma nel frattempo mi spieghi perché non chiama "anonimicchio" questo tale che la difende, perché non lo invita a firmarsi. Io da parte mia le dico che se uno dei garanti (o no? Boh) si fa fotografare da Valdarnopost con la didascalia "Squadra di Chienni" sotto la foto a me qualche perplessità mi viene.

    E mi verrebbe a maggior ragione se fossi un elettore del partito dello scandalo Monte dei Paschi e dello scandalo Casamonti, e se credessi in quella triste pagliacciata che sono le primarie. Che Dio me ne scampi.

    Paolo Baldi

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    1. Percorsi quantomeno “bizzarri”, e mi ripeto, strani quelli per cui uno commenta un post sulla cultura e le Fornaci e si ritrova a dover esprimersi su argomenti alquanto differenti…e chi è allora che crea la “rissa” (addirittura!!) e la provocazione?
      Caro Sig. Baldi e anonimo sopra scrivente mi spiace ma dovrete leggere un post lungo (anche se a Baldi non piace). Io posso essere accusato di tutto (e quindi difendermi su tutto…è un mio diritto), ma dell’ignoranza (nel senso di non conoscere le cose) non posso aver nessuna colpa. La invito quindi, nuovamente a informarsi prima di scrivere cose superficiali (e quindi sciocchezze). Nell’organizzazione delle competizioni elettorali, l’Istituto delle Primarie si è inserito come ultimo elemento normativo e democratico. La Toscana con la legge 70 del 2004 è stata la prima a dare forma giuridica e istituzionale a questo tipo di consultazione. A questo complesso di norme si sono ispirati i liberi (ripeto liberi) regolamenti di tutte le primarie interne o di coalizione svolte nel paese. Nell’organizzazione (complessa) delle tornate elettorale esistono varie fasi: la definizione delle linee politiche e dei regolamenti (di competenza delle forze politiche); la definizione di un’entità che segua l’organizzazione e il seguimento delle norme (Comitato organizzativo) e la definizione di un’ entità deputata a dirimere eventuali contestazioni sorte sul seguimento e risultato dell’applicazione delle norme (Collegio di Garanzia).
      I membri del Comitato Organizzativo, indicati per pluralità da tutti i partiti, eleggono liberamente all’interno un Presidente (garante del funzionamento organizzativo), un Vice Presidente, un Segretario e un Tesoriere. Uguale cosa nel Collegio di garanzia, formato da persone di riconosciuta affidabilità ed esperienza e condivise da tutta la coalizione, che però non ha la figura del tesoriere.
      Il Collegio di garanzia emette, se necessario e richiesto, pareri definitivi e inappellabili su controversie sorte nel corso delle Primarie, promosse dai candidati, loro delegati o anche dal Comitato Organizzativo stesso.
      Io, Sig. Baldi, sono stato nominato Presidente del Comitato Organizzativo e non del Collegio di Garanzia, io quindi garantisco, ripeto con umiltà e equanimità, insieme a tutti gli altri membri, con spirito di volontarietà e di servizio, il funzionamento organizzativo, le comunicazioni e il rispetto regolamentare delle Primarie.
      La legge delle Primarie (previste in quel caso per le elezioni regionali), peraltro, prevede espressamente la libertà organizzative di altre primarie per la selezione dei Candidati le cui norme devono trovare la condivisione del partito o dei partiti che le organizzano.
      Spero di averle risposto e guardi io agli anonimi, con assoluta libertà, rispondo sempre e volentieri quando mi interrogano. Se poi la stampa prende una foto di gruppo e ci scrive una didascalia sotto e lei ne fa ragione di verità, faccia lei (peccato non abbiano pubblicato le foto dell’inaugurazione della sede di Lapi…sa ero anche in quel gruppo lì). Non sopporto l’oltraggio o addirittura l’insulto e, peggio, la diffamazione e le voglio elargire un consiglio legale (anche se lei dubita delle mie competenze): stia attento a scrivere cose come “…il partito dello scandalo MPS e Casamonti…”, ci sono terminologie che hanno la loro pesantezza e conseguenze, almeno lei non abbia prove congruenti…in quel caso deve “correre” in magistratura, perché lei allora è obbligato (codice di Procedura Penale) a denunciare, altrimenti si macchierebbe di un reato ben peggiore.
      Nedo Bronzi

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    2. Ha ragione Bronzi. Lei è assolutamente un garante credibile.

      E quando Casamonti fu arrestato per turbativa d'asta non era affatto il PD che amministrava il comune.

      http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/285000/280476.xml?key=tommaso+galgani&first=21&orderby=0&f=fir

      E ora corro, ma a farmi una bella risata.

      Paolo Baldi

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  14. Chi vive di malafede vede solo malafede, forse potrebbe informarsi presso il comitato e vedrebbe che ci sono tante pone serie che fanno seriamente il loro lavoro gratuito di impegno civico.

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  15. E fanno in modo che tutti possano partecipare all'attività amministrativa della propria comunità . Lei signor Paolo Baldi forse dovrebbe imparare da coloro che prestano l loro tempo alla comunità perchè l'impegno civico è mettersi in gioco non proferire vacuità

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  16. Caro Sig. Baldi e anonimo sopra scrivente mi spiace ma dovrete leggere un post lungo (anche se a Baldi non piace). Io posso essere accusato di tutto (e quindi difendermi su tutto…è un mio diritto), ma dell’ignoranza (nel senso di non conoscere le cose) non posso aver nessuna colpa. La invito quindi, nuovamente a informarsi prima di scrivere cose superficiali (e quindi sciocchezze). Nell’organizzazione delle competizioni elettorali, l’Istituto delle Primarie si è inserito come ultimo elemento normativo e democratico. La Toscana con la legge 70 del 2004 è stata la prima a dare forma giuridica e istituzionale a questo tipo di consultazione. A questo complesso di norme si sono ispirati i liberi (ripeto liberi) regolamenti di tutte le primarie interne o di coalizione svolte nel paese. Nell’organizzazione (complessa) delle tornate elettorale esistono varie fasi: la definizione delle linee politiche e dei regolamenti (di competenze delle forze politiche); la definizione di un’entità che segua l’organizzazione e il seguimento delle norme (Comitato organizzativo) e la definizione di un’ entità deputata a dirimere eventuali contestazioni sorte sul seguimento e risultato dell’applicazione delle norme (Collegio di Garanzia).
    I membri del Comitato Organizzativo, indicati per pluralità da tutti i partiti, eleggono liberamente all’interno un Presidente (garante del funzionamento organizzativo), un Vice Presidente, un Segretario e un Tesoriere. Uguale cosa nel Collegio di garanzia, formato da persone di riconosciuta affidabilità ed esperienza e condivise da tutta la coalizione, che però non ha la figura del tesoriere.
    Il Collegio di garanzia emette, se necessario e richiesto, pareri definitivi e inappellabili su controversie sorte nel corso delle Primarie, promosse dai candidati, loro delegati o anche dal Comitato Organizzativo stesso.
    Io, Sig. Baldi, sono stato nominato Presidente del Comitato Organizzativo e non del Collegio di Garanzia, io quindi garantisco, ripeto con umiltà e equanimità, insieme a tutti gli altri membri, con spirito di volontarietà e di servizio, il funzionamento organizzativo, le comunicazioni e il rispetto regolamentare delle Primarie.
    La legge delle Primarie prevede espressamente la libertà organizzative di altre primarie per la selezione dei Candidati le cui norme devono trovare la condivisione del partito o dei partiti che le organizzano.
    Spero di averle risposto e guardi io agli anonimi, con assoluta libertà, rispondo sempre e volentieri quando mi interrogano. Se poi la stampa prende una foto di gruppo e ci scrive una didascalia sotto e lei ne fa ragione di verità, faccia lei (peccato non abbiano pubblicato le foto dell’inaugurazione della sede di Lapi…sa ero anche in quel gruppo lì). Non sopporto l’oltraggio o addirittura l’insulto e, peggio, la diffamazione e le voglio elargire un consiglio legale (anche se lei dubita delle mie competenze): stia attento a scrivere cose come “…il partito dello scandalo MPS e Casamonti…”, ci sono terminologie che hanno la loro pesantezza e conseguenze, almeno lei non abbia prove congruenti…in quel caso deve “correre” in magistratura, perché lei allora è obbligato (codice di Procedura Penale) a denunciare, altrimenti si macchierebbe di un reato ben peggiore.
    Nedo Bronzi
    p.s. che cosa strana e bizzarra io avevo iniziato i miei commenti parlando di cultura e delle "Fornaci" e poi siamo arrivati a questi argomenti....ma dove stanno allora i provocatori e le risse???

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