martedì 11 settembre 2012

Terranuova: le nuove (e costose) frontiere della comunicazione.

Quindicimila euro nel 2009. Diciannovemila nel 2010. Ventisettemila nel 2011. Quarantunomila nel 2012. Sono queste le spese dell’ Amministrazione comunale di Terranuova Bracciolini per l’ informazione e la comunicazione esterna, quella cioè condotta attraverso i media locali. Un incremento del 173% in tre anni, in profonda distonia con le politiche di risparmio richieste dalla situazione economica.
Per provare a capire confronto le delibere con le quali, anno per anno, la Giunta ha preso le proprie decisioni. Tutte spiegano in apertura il motivo della spesa con questo enunciato: “Tenuto conto che gli Enti locali ai sensi della legge n° 150/2000 sulla informazione e comunicazione nella Pubblica Amministrazione, svolgono tale funzione anche attraverso nuove forme e strumenti che favoriscano la partecipazione attiva del cittadino alla vita politica-amministrativa della città garantendo la trasparenza dell’ azione politica verso il cittadino e l’ opinione pubblica”. Viene posto dunque l’ accento su una relazione che sussisterebbe fra nuovi mezzi d’ informazione, partecipazione e trasparenza. In realtà la legge 150/2000 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni” disegna un quadro diverso. Non parla mai di ‘nuovi’ strumenti di comunicazione accanto o in sostituzione di quelli ‘vecchi’. Non entra nel tema della partecipazione attiva del cittadino alla vita politico-amministrativa, indicando invece fra i propri obiettivi l’ accesso ai servizi pubblici, che è questione ben diversa (e assai più impegnativa per chi regge la cosa pubblica). Non stabilisce alcun nesso fra trasparenza e forme di comunicazione ‘nuove’. Non offre infine motivo per ritenere necessarie le spese che la Giunta sostiene ogni anno, facendoci credere che siano correlate ai nobili princìpi della partecipazione e della trasparenza.
Andiamo avanti nella lettura delle delibere. Dal 2011 viene specificato che “è in previsione l’ adozione da parte della Giunta Municipale di apposita deliberazione di indirizzo sulla riorganizzazione degli uffici e dei servizi comunali”. Confesso di non riuscire a cogliere il rapporto con l’ attività di comunicazione. Messo così, l’ enunciato testimonia solo la lentezza dell’ Amministrazione, incapace da due anni di definire la riorganizzazione di uffici e servizi.
Focalizziamoci ora sulla delibera del 2012 (la n. 59 del 10.04.2012) e vediamo a cosa sono destinati i 41.000 euro previsti. Si legge che “per garantire l’ informazione e la comunicazione esterna rivolta ai cittadini, compresa la realizzazione di quattro numeri del notiziario informativo «Comune Informa»”, saranno utilizzati i media (tv e radio) della zona e una società “operante nel settore Press & Publishing per i servizi connessi alle relazioni e coordinamento dei media interessati al progetto di comunicazione esterna, gestione di conferenze stampa, comunicati stampa, interviste e servizi specifici con amministratori e funzionari dell’ Ente su argomenti di interesse della vita amministrativa di questo Comune, animazione profilo Facebook Eventi Terranuova, creazione e animazione profilo Facebook Comune Terranuova Bracciolini, Web reputation, analisi delle interazioni, gestione dei conflitti, invio mensile insight face book con consulenza dati”.

Lascio al dibattito le considerazioni sull’ opportunità e l’ effettiva utilità di cotanto apparato comunicativo in stile renziano. Qui preferisco sussurrare all’ orecchio di sindaco e assessori due paroline magiche – spending review – e proporre delle alternative migliori, non solo più economiche (a costo zero o giù di lì) ma anche in grado di perseguire davvero il triplice obiettivo informazione-trasparenza-partecipazione richiamato in apertura delle delibere.
Prima proposta: dirette streaming delle sedute del Consiglio comunale e inserimento dei relativi files nel sito internet del Comune, in modo da consentire a chiunque e in ogni momento di conoscere quanto viene dibattuto nel luogo più importante della vita politica terranuovese.
Seconda proposta: allestimento di un terminale video in una stanza del palazzo comunale, dove anche chi non ha dimestichezza con l’ informatica possa rivedere, aiutato dal personale, le registrazioni delle sedute consiliari.
Terza proposta: obbligo per sindaco e assessori di tenere ciascuno un proprio blog, nel quale dialogare e soprattutto rispondere alle domande dei lettori.
Quarta proposta (complementare alla terza): obbligo per ogni membro della giunta di incontrare pubblicamente i cittadini nella sala del consiglio comunale almeno una volta ogni due mesi.
Quinta proposta: arricchimento e semplificazione del sito internet del Comune, che oggi è difficile da navigare, oscuro e carente di informazioni (anche di molte obbligatorie per legge).
Sesta proposta: accessibilità via internet, previa registrazione, a tutta la documentazione di carattere non riservato.
La differenza fondamentale con quanto la Giunta delibera ogni anno? Sindaco e assessori spendono (molto) per una informazione-propaganda priva di dialogo, fatta di comunicati e di interviste concordate, nelle quali l’ unica preoccupazione è di trovare il profilo migliore in video, dal momento che allo spettatore e al navigatore è dato solo di ascoltare o di leggere, non di interloquire. Io chiedo invece che i nostri amministratori si mettano alla stanga, fatichino, parlino senza rete, tanto negli incontri virtuali che in quelli reali nella sala del consiglio, offrendo così ai cittadini luogo, tempo e motivo per far sentire la propria voce. Li chiamo a essere protagonisti – uso un’ altra locuzione magica che piace ai politici – di una filiera virtuosa: la comunicazione che diventa dialogo, il dialogo che genera la partecipazione.

Silvio Cazzante

P.S.: le delibere si premurano sempre di sottolineare il bilancio positivo delle attività pregresse (“Considerato inoltre i buoni risultati ottenuti negli anni precedenti dalla collaborazione con le testate convenzionate ed in virtù dell’ esperienza e capacità organizzative dimostrate”). Domando: era proprio il caso di ribadirlo anche quest’ anno, dopo la mancata correzione delle bozze del penultimo numero di Comune Informa?

8 commenti:

  1. Proposte in linea con lo spirito del MoVimento 5 Stelle...Personalmente posso garantire che ogni volta che abbiamo proposto lo streaming dei consigli siamo stati ignorati...però siamo sempre in tempo a migliorare
    Marco Bonaccini

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  2. Sono totalmente d'accordo con Silvio su tutti i punti collegati alla trasparenza amministrativa.
    Farei allora un ulteriore passo avanti. Partiamo dalla web reputation. Si può separare il numero di "amici" dalla propria azione politica? Si può avere tanti followers se si dicono stupidaggini o ancora peggio se non si dice nulla? E se si ritiene che la rete sia un canale importante di informazione perchè la rassegna stampa del comune la ignora? Allora di cosa parliamo? Chiamiamola con il suo nome, di manipolazione dell'informazione.
    Se fossi un amministratore seguirei con molta attenzione la vicenda dei contratti tra amministrazioni, emiliane mi sembra, e televisioni e giornali locali. E' una pessima abitudine, peraltro anche di Rai e Mediaset, di fare servizi "a pagamento". Sui giornali questo tipo di servizi, per fortuna, deve essere evidenziato (pubblicità commerciale, pubblicità politica) e chi non lo fa trasgredisce ad una legge. I magistrati emiliani ritengono siano delle spese illegittime. Non so da un punto di vista giuridico, ma sicuramente da un punto di vista politico e democratico. Si è fatto tanto a sottolineare il vantaggio di Berlusconi che aveva le televisioni e a livello locale sostanzialmente si fa lo stesso!
    Torniamo al dunque, se ho qualcosa da comunicare, nel bene o nel male, i giornali e le televisioni locali mi riprenderanno, altrimenti no. C'è poi l'aspetto della concorrenza. La mia opinione personale è che oggi chi fa più informazione vera del territorio e sul territorio sia ValdarnoPost, non il Corriere nè la Nazione, non le televisioni. Io credo che nessuna amministrazione del Valdarno abbia convenzioni con questa testata (almeno lo spero!). E la qualità ne guadagna.
    In ultimo, se si vuole fare comunicazione politica e amministrativa, se si vuole battere e controbattere, uno strumento importante e consolidato gli amministratori e i politici di Terranuova e del Valdarno ce l'hanno. Per la gioia di Silvio è gratis. Basta scrivere o far scrivere. Certo occorrono le idee, ma sono sicuro che anche queste ci sono. Sicuramente serve il coraggio e la sicurezza della propria posizione. Qui andiamo maluccio, ma non disperiamo.
    Eppure...basta scorrere l'archivio per vedere che i post di amministratori e politici in questo blog sono stati pochissimi.
    Web reputation....disperante!

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  3. Riprendendo dall'ultimo commento di Ciancico, domando ai nostri amministratori: quelle che Cazzante cita sono le risorse in esterno, a quanto ammontano quelle per la spesa di personale interna? mi sembra che ci sia una figura interna che ogni tanto si firma nei comunicati, locandine etc.. che immagino abbia uno stipendio. A questo va ad aggiungersi i soldi spesi per un bilancio partecipativo che si è rilevato nullo.
    Grazie,
    Anonimo delle 21.21

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  4. Cosa ha intenzione di farci il M5S con lo streaming delle sedute del Consiglio Comunale? Forse le vuol far vendere a Casaleggio per ripianare i suoi conti? La verità è un'altra...che si spendono soldi inutili per pagare una società esterna di comunicazione quando non ce n'è assolutamente bisogno.
    Basterebbe l'utilizzo delle risorse umane interne e una loro buona formazione.
    Tempo fa mi sono battuto con una mozione presentata in Consiglio in proposito, per ribadire che ci fosse parità di accesso a tutte le forze politiche del consiglio comunale alle risorse comunicative. Come al solito l'amministrazione ha risposto picche.
    Da 14.000 a 40.000 euro in 4 anni...Complimenti Amerighi!

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  5. Lo streaming Consigliere Picchi porta gli occhi dei cittadini dentro le sedute del consiglio comunale, così che tutti possano giudicare con i loro occhi e con le loro orecchie cosa si fa e cosa si dice in in consiglio. I costi sarebbero pressoché nulli e sarebbe un atto di trasparenza importante. Questo sarebbe solo un mattone di una casa da costruire, piccolo ma importante. Marco Bonaccini

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  6. Non mi piacciono i titoli, altrimenti come ti dovrei chiamare (perchè nel mondo reale ci diamo del tu, e te lo do anche qui)... "cittadino Bonaccini"? Leva il Consigliere e chiamami Giacomo. E dimmi se, realmente, lo streaming dei Consigli comunali è un palliativo. Io credo che sia solo un briciolo di quello che servirebbe a Terranuova, però, TOH, facciamolo. Il 1984 di Orwell è passato da un pezzo! Non ho certo paura di farmi vedere, visto che quello che dico lo registrano. Ma credo che Politica sia anche partecipazione, interesse. Politica è venire alle sedute PUBBLICHE dei Consigli comunali e ascoltare, interessarsi, capire, come del resto fai tu, Marco. Te sei un mattone, lo streaming, a mio parere no.

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  7. Dico solo una cosa, ci sono una serie lunghissima di cose da cambiare per avvicinare i cittadini alla vita del proprio comune, una di queste é senz'altro streaming. Molti sono pigri? É vero, ma a volte non é sempre possibile essere presenti. Marco Bonaccini

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  8. La pigrizia non si asseconda, la partecipazione si. Lo streaming è un palliativo e basta. Non è certo per paura di essere visto, anzi, lo prenderei come uno stimolo e sarei lieto che molte più persone sentissero i miei interventi in Consiglio Comunale.
    Credo solo che ci siano ben altre cose nelle quali spendere risorse.

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