martedì 26 febbraio 2013

L'Italia ha votato.



Anche questa settimana lasciamo aperto lo spazio sul blog per le riflessioni ed i commenti post elettorali.
La Redazione

17 commenti:

  1. LE RISATINE SBAGLIATE DI DESTRA E SINISTRA (1)

    «Se Grillo vuol fare politica fondi un partito e vediamo quanti voti prende!» «Grillo è un trombone, non conta nulla». Le acute analisi con cui Piero Fassino e Maurizio Gasparri liquidarono pochi anni fa il trionfatore di oggi restano immortali. Non furono solo loro, però, a sballare la valutazione dei fatti. Anzi, il rifiuto di capire l'ira popolare per certe storture inaccettabili del Palazzo è stata comune a molti. Ed è alla base dell'ondata di «grillismo» che rischia di travolgere tutto e tutti.
    Cosa doveva succedere, perché i partiti capissero che una stagione era finita? Doveva prosciugarsi il Po? Sprofondare Venezia? Esplodere il Vesuvio? Creparsi il Monte Bianco? E invece, per anni, anche dopo il successo di piazza del «V-day» del settembre 2007, che avrebbe dovuto spaccare i timpani ai sordi, ne abbiamo lette di tutti i colori.

    I tagli ai costi della politica? «Il punto fermo è la nostra dignità», tuonava alla Camera Gerardo Bianco che sedeva lì da nove legislature, «la nostra agenda non può essere dettata da istrioni della suburra». L'insistenza cocciuta sul web da sviluppare perché l'Italia non può essere alla preistoria nella Rete? «La mia Internet è Gianni Letta», sogghignava il Cavaliere. «Grillo ha sempre fatto un po' il ciarlatano», sbuffava lo statista celtico Umberto Bossi.

    Risatine. Smorfiette. Spallucce. Al massimo qualche pensosa riflessione sul «termometro che non è sempre rotto se segnala una febbre alta». E via così, per anni e anni. Basti ricordare l'accoglienza ricevuta nel dicembre 2007 dal comico quando arrivò a Palazzo Madama su un risciò per consegnare una catasta di firme raccolte in un solo giorno sotto tre disegni di legge popolare: no ai condannati in Parlamento, no a più di due legislature, no ai deputati e senatori «nominati» dai capi partito col «Porcellum».
    Proposte giuste? Sbagliate? Virtuose? Demagogiche? Non vogliamo neppure entrare nel merito. Ma fu vergognoso che pur essendo state sottoscritte da 350 mila cittadini, sette volte di più di quelli previsti dall'articolo 71 della Costituzione per le leggi di iniziativa popolare, quelle proposte non vennero neppure esaminate dal Parlamento. Non aprirono mai i pacchi, non misero mai i progetti all'ordine del giorno, non si sforzarono mai neppure di fingere qualche interessamento per salvare la faccia... né in quella legislatura malamente in mano (si fa per dire...) alla sinistra, né in quella successiva dominata dalla destra. Le firme di cittadini? Chi se ne infischia!

    E mentre il guru genovese, blog su blog, email su email, comizio su comizio, continuava a rosicchiare le gambe delle poltrone sulle quali erano seduti gli annoiati custodi del Palazzo, tutto continuava, salvo ritocchi, esattamente come prima. Basti vedere i numeri della Regione Lazio: dopo il 2007, dopo le denunce e il V-Day, mentre il Pil pro capite calava del 6,8% e la vendita di automobili precipitava addirittura ai livelli del 1979 (quando impazzava la Fiat Ritmo) i costi del Consiglio Regionale, prima con la sinistra e poi con la destra, sono saliti del 43,1%. Quello delle consulenze e dei convegni del 493%.

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  2. Eppure ancora risatine. Smorfiette. Spallucce. Ed ecco Maroni ammiccare: «Grillo si tenga i suoi boy scout incompetenti. Noi abbiamo i nostri sindaci guerrieri». Ecco Gianfranco Fini sbuffare davanti all'ipotesi che il comico potesse portar via voti al Fli: «Grillo chi?» Ecco Massimo D'Alema in vena di spiritosaggini: «Mi sono sottoposto al sacrificio di ascoltare su internet il comizio di Beppe Grillo: mi sembra un impasto tra il primo Bossi e il Gabibbo». Ecco Silvio Berlusconi: «Grillo è un fenomeno da baraccone che però sottrae voti ai moderati e fa vincere la sinistra». Perfino Giorgio Napolitano, di solito trasversalmente amato per la prudenza, si lasciò sfuggire una battuta che gli avrebbero rinfacciato: «Cosa pensa del boom di Grillo alle comunali?». «Di boom ricordo quello degli anni Sessanta, altri non ne vedo».

    E quando nei mesi scorsi, dopo l'irruzione di un manipolo (folto) di guastatori del Movimento 5 Stelle nell'Assemblea regionale siciliana, pareva dai sondaggi che la marea montante della protesta grillina si fosse in qualche modo quietata, erano stati in tanti a tirare un sospiro di sollievo da destra a sinistra, dal Nord al Sud: vuoi vedere che la spinta propulsiva del comico genovese era ormai esaurita o comunque stava rientrando in una ondata un po' meno gigantesca del previsto?

    Gli stessi commenti iniziali nei salotti televisivi dopo i primi dati, ieri pomeriggio, quando le dimensioni del trionfo grillino non erano ancora così vistose, resteranno indimenticabili. Pareva quasi che, avendo in quel momento il comico genovese una percentuale più bassa di quanto temessero tutti gli altri, fosse un po' sconfitto lui pure. Non si aspettava forse di più?

    Poi, mentre quei numeri montavano, è apparso chiaro che stava accadendo una cosa mai vista: il trionfo di un «partito-non partito» costruito un po' in casa tra mille errori (le espulsioni dei dissidenti, la cacciata dei giornalisti marchiati dalla nazionalità italiana...) ma capace non solo di insidiare il presunto vincitore, cioè il Pd, ma anche di sorpassare quel Pdl che apparentemente poteva contare su una potenza di fuoco televisiva ed economica esorbitante.

    E forse ieri sera, quasi affogati dall'alluvione grillina, tutti quelli che in questi anni si sono adeguati al vecchio adagio siciliano del «calati juncu ca passa a china» (abbassati giunco ché passa la piena) pensando di cavarsela tagliando il meno possibile, sforbiciando il minimo necessario per placar la plebe, irridendo ai costi della politica «inventati da giornalisti sfaccendati», hanno finalmente capito una cosa. Che proprio per salvare il Parlamento valeva la pena già anni fa di tagliare, tagliare, tagliare. Senza aspettare di essere costretti a farlo dalla ribellione di milioni di italiani così esasperati da chiedere aiuto a Beppe Grillo e alla sua «banda di boy scout».

    Gian Antonio Stella

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  3. Riassumo i dati, per aiutare a riflettere.

    Alla Camera

    Elettori: 46.906.343 - Votanti 35.271.540 75,19% - Astenuti 11.634.803 24,81%

    Movimento 5 Stelle 8.689.168 25,55%
    Pd 8.644.187 25,42%
    Pdl 7.332.667 21,56%
    Scelta Civica 2.824.001 8,30%
    Lega 1.390.156 4,08%
    Sel 1.089.442 3,20%
    Rivoluzione Civile 765.172 2,25%
    Fratelli d'Italia 666.035 1,95%
    Udc 608.199 1,78%
    Fare 380.937 1,12%

    Agli altri, le briciole.

    Il Porcellum concede alla coalizione di Bersani una larga maggioranza con pochi voti di scarto.
    Ma…

    Rispetto al 2008 la coalizione di Centrodestra (17.064.506) perde più di 7 milioni di voti.
    Rispetto al 2008 la coalizione di Centrosinistra (13.689.330) perde più di 3 milioni e 1/2 di voti.

    Prima osservazione: Boom!
    Ditemi voi chi ha vinto (a parte ovviamente Il Movimento 5 Stelle) con questi dati. Se non è una completa, totale, colossale bocciatura dei partiti questa..
    Tra astenuti e Movimento 5 Stelle hanno detto no ai partiti più di 20 milioni di italiani (circa il 43% degli aventi diritto al voto).
    Quindi, quasi un italiano su due non si sente rappresentato dal tradizionale sistema partitico. In poche parole, non si fida più.

    Seconda osservazione: dobbiamo rendere giustizia alla matematica e al nostro popolo, non è vero che gli italiani ci sono "cascati" ancora una volta. Il Pdl in cinque anni è passato dal 37,38 % al 21,56%.
    Berlusconi, con la sua campagna su IMU, condono e comunisti ha incantato "solo" (per modo di dire) 7 milioni di elettori (su 47 milioni). Il 15% degli aventi diritto al voto, praticamente la spina dorsale del suo elettorato. Inoltre, è da dimostrare che ogni voto al Pdl sia un voto di fiducia a Berlusconi. Una parte dell'elettorato di destra, che non abbia visto nè in Monti, nè in altre realtà politiche una valida alternativa, si sarà turato il naso, votando nuovamente Pdl.

    Terza osservazione: Il Centrosinistra, dopo i governi "non felicissimi" di Berlusconi, non solo non ha saputo cogliere il malcontento dilagante nell'elettorato italiano, ma è riuscito a dilapidare anche i voti lasciati in dote da Weltroni nel 2008. Qui, le cause dell'ennesima sconfitta sono molteplici e sinceramente lo spazio del blog è quasi troppo piccolo per parlarne.

    Ovvio che da tutto questo scaturisca il Boom del Movimento 5 Stelle.

    Al Senato, come sapete, l'attribuzione dei Seggi avviene in scala Regionale, quindi a poco serve il conteggio generale dei voti e chi abbia un senatore in più o in meno. La maggioranza assoluta di una coalizione sull'altra non esiste e questo è l'unico dato che conta.

    A voi valutazioni più approfondite.

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  4. Due questioni.
    La prima riguarda gli elettori del Pd, a partire da quello locale. Se si perdono centinaia e centinaia di voti, se a livello locale si perdono più che a livello di vallata o di regione, dovrò discutere di più. Se da anni vado avanti lacerato, incapace di correggere gli errori, con personalismi eccessivi e poi questi sono i risultati, dovrò discutere di più. Se ci si schiera e si cavalcano le stagioni del rinnovamento senza cambiare le politiche come pure per le proprie responsabilità amministrative permetterebbero, dovrò discutere di più. Ma discutere come? E chi guida e organizza la discussione? A mio parere c'è solo una strada: sostituzione degli attuali organismi dirigenti con una commissione congressuale e congresso vero e aperto. Subito. Non si può dissipare più un patrimonio e una credibilità collettiva.
    La seconda riguarda il che fare. È evidente che la dialettica maggioranza/opposizione amministrativa non regge più, non è produttiva di atti positivi e che, nonostante le interviste, oramai la clessidra è partita.
    Ce lo possiamo permettere? Per me, no.
    È possibile aprire subito un confronto, esterno, tra cittadini, su alcuni punti di riforma e modifica dei regolamenti, della organizzazione della macchina amministrativa e su questi punti chiedere una confronto con le presenze consiliari? Si guadagnerebbe tempo invece di farlo scorrere inesorabilmente e inutilmente. E ognuno sarebbe costretto ad assumersi le sue responsabilità.

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  5. Credo che le parole di Ciancico siano pericolosamente scivolose. E' finita l'epoca della dialettica maggioranza/opposizione quindi? Tanto vale comandare tutti allora! Purtroppo, come sempre, alcuni approfittano, da buon italiani, di questo momento di confusione per rifarsi un'immagine! Noto con rammarico che alcuni degli assessori, sull'onda renziana, cercano di far credere alla gente quello che non sono. Vogliono cancellare dalla memoria collettiva dei terranuovesi il fatto che loro hanno governato, come esponenti del Pd e come fiduciari dell'Amerighi, negli ultimi 4, lunghissimi, anni. Vogliono convincerci che loro non sono del Pd, che sono qualcosa di meglio, solo perchè hanno sostenuto Renzi! Si sta cercando di impiantare l'idea che loro non solo loro, che quelli che in questo momento stanno facendo gli assessori sono solo dei replicanti. Loro sono "altro" rispetto a se stessi e chi non lo capisce è ciuco!!! E tutto questo per il semplice fatto che sono Renziani! Facile la vita, no!!!! Basta prenderla per il verso giusto!!! Altro che barra dritta, gli umori della gente vanno assecondati!!!!!!!!! Loro sono il nuovo, sono l'alternativa a se stessi e se noi non lo capiamo..... vuol dire che siamo vecchi!!!!!!
    Filippo Bianchi

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    1. Avevo deciso di non intervenire più sul blog, non perché non mi piaccia la VDM o abbia qualcosa contro, anzi è insieme a tante altre e a quelle dei cittadini, un luogo di incontro interessante. Mi era piaciuta l’idea di qualche mese (anno?) addietro di rendere tutti gli interventi “pubblici” , tramite una palese iscrizione con nome e cognome a Gmail, se non ricordo male, e mi apprestai allora ad una fattiva “intrusione” nel blog. Ma tale procedura è stata velocemente abbandonata per questo non vi ho fatto più apparizioni. Di per se stesso non vi è nessun male ad esternare, seppur anonimamente, il proprio parere se questo rimane nell’ambito comunque di un confronto rispettoso, prima dei tutto della persona. Troppo spesso però e troppo facilmente è stata invece la comodità dell’anonimato a favorire l’approfittarsi di personaggi i cui interventi rasentavano la diffamazione. Per questo non ero più apparsa pur leggendo gli interventi. Per altro sono ben visibile su altri luoghi virtuali come Facebook e Twitter.
      Oggi però mi sento di fare, visto la presenza di un nome e cognome, una piccola replica al Sig. Filippo Bianchi che forse nasconde dietro a questo nome il dono trascendente, negato a noi esseri terreni, di poter giudicare con infallibilità gli altri.
      Dopo avermi citato nei commenti del precedente Post e nuovamente richiamato in questo invito a rispondere il Sig. Bianchi a queste domande, informandolo visto che dice cosa di cui non si rende esattamente conto, che io seguo, conosco e sono stata con Matteo Renzi da diversi anni or sono, e che sono fra gli assessori che ha fondato il comitato Renzi di Terranuova. Ed ecco le domande:
      Cosa farei credere alle gente visto che lei dice che io sarei “quello che non sono”, chi sarei secondo lei in realtà?
      Io è otto anni che da semplice cittadina mi interesso di politica, sono entrata in amministrazione e ho fatto quel che ho fatto con impegno, abnegazione, disinteresse e in buona fede, e non voglio cancellare un bel niente, come si permette di inventare il contrario?
      Sono un iscritta del PD credo nei suoi valori di Libertà, Democrazia e Solidarietà e credo che il Partito debba cambiare profondamente e questo l’ho detto dal primo minuto nel quale otto anni fa entrai in politica, ho lavorato per questo e avevo visto che negli ultimi mesi con l’aiuto e l’ingresso di Matteo la cosa sarebbe potuta accadere e allora?
      Il rapporto amministrativo e di fiducia sul quale Amerighi ha fondato la scelta di affidarmi delle deleghe e la carica di Vice-Sindaco non hanno impedito di esercitare con estrema libertà di coscienza le mie scelte e far sentire la mia voce, anche spesso dissidente e anche in forma dialettica, all’interno dell’Amministrazione. Le scelte proposte possono essere state da me accettate o anche combattute e anche respinte, sempre in estrema libertà, come dimostrano gli atti deliberativi, Lei può affermare il contrario?
      Io sono io, sono così, un donna, una mamma di tre figli, una lavoratrice, un moglie, una persona prestata alla politica e all’amministrazione per tentare, mettendoci tutto l’impegno possibile e la buona fede, di fare del bene alla comunità, cosa vorrebbe dire “convincerci che sono qualcosa di meglio”, ma cosa sarei quindi “qualcosa di peggio”, che cosa avrei fatto per meritarmi questa suo giudizio? Chi è lei per erigersi a giudicare la persona?
      Mi dica qualcosa sulle mie responsabilità concrete sui Servizi Sociali, sulla Scuola, sullo Sport, sui Lavori Pubblici, su questo piano sono pronta a discutere tutto quanto e a migliorare le cose se esse si possono migliorare, ma non accetto processi strumentali e ipocriti, offensivi e diffamatori della persona, del suo essere civico, della sua eticità e condotta nei rapporti con gli altri.
      Katia Faleppi

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    2. Lo vedi che ti metti su un piedistallo per salvarti? Dici: sono una .mamma...esercito liberamente il mio dissenso da questa amministrazione...... Sono innovativa ecc. La maturità, cara Katia, è dire noi abbiamo fatto, noi abbiamo sbagliato questo e fatto bene quel l'altro, noi non rappresentiamo il nuovo che avanza! La libertà è partecipazione! Filippo Bianchi.

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    3. ...probabilmente "Filippo Bianchi" è un nome inventato...ma continuo a far finta di parlare con un entità fisica...Filippo lei non ha risposto a nessuna delle domande che le ho posto alle quali aggiungo: ma salvarmi da cosa? E' poi sciocco da parte Sua riportare cose false, che non ho mai sostenuto, che tutti possono leggere qui sopra al suo intervento in quanto non ho scritto nè mai detto le cose che lei sottolinea. Dove avrei scritto che "sono innovativa" e "esercito il mio dissenso da questa amministrazione". Molto diverso è dire di essere entrata in politica da semplice cittadina per contribuire (insieme ad altri) a cambiare il modo di interpretarla e ancora piu differente è di aver agito in giunta con sincerità di pensiero, esprimendomi liberamente (quindi talvota anche in dissenso.Io ritengo e sostengo di aver agito sempre per il bene della comunità e Terranuova è un Comune dove si vive bene e meglio che in tanti altri posti. I Servizi Sociali sono di livello fra i più alti della Regione, in Comuni anche limitrofi si chiudono asili e noi non abbiamo neanche liste di attesa, le Scuole sono supportate anche finanziariamente e con strutture sicure e molte all'avanguardia, siamo fra i pochi comuni che erogano un contributo procapite per i ragazzi che frequentano gli Sport principali, abbiamo attuato poltiche giovanili che vengono prese come best practice in tutta la Regione, siamo comune di insediamento di nuove attività industriali e commerciali con centinaia di nuovi posti....tutto bene, no senz'altro no, potevamo e possiamo fare di meglio con il suggerimento e l'ascolto delle persone, delle aziende, delle associazioni e di tutte le altre realtà produttive; questa cosa non è nè nuova nè vecchia, è semplicemente giusta. Infine due cose: guardi, che sul piedistallo di colui che tutto giudica e sa valutare, ci si è messo lei;
      di una cosa mi sento tranquillamente di smentirla. Si.. all'interno del Partito insieme ad altre persone, per fortuna più giovani di me, stiamo da tempo facendo una battaglia di rinnovamento, di allargamento e di maggiore apertura, questo è una cosa certa e incontestabile.
      l'ultima cosa...mi vuole contestare anche che sono una mamma, moglie, lavoratrice e amministratrice?

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  6. Una novità tutta da scoprire.
    Età media del nuovo Parlamento italiano: 48 anni. Presenza donne: 31% (prima solo il 20%).

    I deputati eletti hanno un'età media di 45 anni. I senatori di 53 anni. C' è un consistente "svecchiamento" rispetto alla precedente legislatura.
    Il gruppo parlamentare con l'età media più bassa è di gran lunga il Movimento 5 Stelle (37 anni), davanti alla Lega (45 anni) e al Pd (49). Il Pdl con i suoi 54 anni è il gruppo meno giovane.
    Tra i partiti maggiori, il più alto numero di donne si trova nelle liste del Pd, con il 41%, che precede Movimento Cinque Stelle al 38%, Pdl e Lista Monti-Udc entrambi al 22%.

    Tasso di rinnovamento, cioè volti nuovi in Parlamento: Movimento Cinque Stelle ovviamente 100%, Lista Monti-Udc 73%, Sel 72%, Pd 64%, Pdl 22%.

    La più evidente osservazione che possiamo fare è che il Pdl va con il "maschio usato sicuro" (della serie Cicchitto salvaci tu). Hanno problemi con le donne, via.

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  7. Elezioni 2013: perché il centrosinistra ha perso voti a favore di M5S
    di Giovanna Cosenza | 26 febbraio 2013 Il Fatto Quotidiano

    link
    http://bit.ly/YURpuJ

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    1. Caos!!!

      link
      http://riequilibriogenerazionale.wordpress.com/

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  8. Ma poi voialtri piddini continuate a rivolgervi a noi elettori del M5S come se ci dovessimo sentire in colpa che il centrosinistra ha perso. Io da parte mia sono assolutamente contento di aver impedito col mio voto a quella banda di ladri di andare al governo. Perchè il fatto che la destra sia una banda di ladri anche peggiore non fa di voi della gente perbene. La rapina sistematica del paese è stata perpetrata da entrambi, e essere di sinistra non è un attenuante. Anzi è ancora più odioso, perchè a destra sono palesemente delle ghigne da questura, e non fanno niente per nasconderlo (che potrebbero fare?) mentre voi avete anche la pretesa di superiorità morale, di diversità antropologica. Che non esiste, parlano i fatti e gli atti processuali, e non è mai esistita.

    Non vi schiodate dal vostro zoccolo duro, non vincete mai, siete alla frutta anche voi. Proprio come i vostri compari di destra.

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  9. NO
    Bocconiani
    Chi ha avuto a che fare con i bocconiani era molto scettico già prima dell'esperienza di governo. La presunzione e il disdegno degli altri, oltre al pressappochismo (Vedi Fornero che ne è accumunata) sono stati ben compresi da tutti gli italiani
    Magistrati
    Gli elettori non hanno apprezzato la svendita in corso dell'Italia (stanno regalando alla Germania l'ILVA, l'ENI, la Finmeccanica, Il Monte dei Paschi, ecc.ecc.).
    Hanno anche compreso la totale inconsistenza della magistratura inquirente, non tanto per i processi a Berlusconi, ma in tutte le più comuni inchieste: da Avetrana a Perugia, da Yara Gambirasio a Garlasco e tanti altri casi rimasti senza un colpevole; il colmo si è toccato a Gravina di Puglia dove sono andati a cercare i ragazzi in Romania; ce li hanno sulla coscienza!i
    Trasformismi
    Gli elettori hanno azzerato gli ondeggiamenti finiani e fortemente ridimensionato i casini di Casini
    Ingerenze straniere
    Gli appelli dei giornali(forse anche sollecitati da pennivendoli italiani) e dei governanti stranieri hanno sortito l'effetto contrario. Gli italiani hanno dimostrato l'orgoglio di difendere la propria democrazia!
    .
    NI (quasi NO)
    Presidente della Repubblica
    Non è toccato direttamente dalle elezioni, ma fa un clamoroso autogol fissando il viaggio di genuflessione alla Germania appena chiuse le urne
    Partitini
    Lega ed Ecologia e Libertà si sono salvati solo perchè in coalizione
    Il bipolarismo è crollato sotto lo Tsunami, ma non pensiamo alproporzionale
    Berlusca
    Al perdente sul filo di lana non solo l'onore delle armi. Tutti hanno espresso un odio viscerale contro Calimero (vi ricordate il pulcino piccolo e nero?) Agli italiani questo ha generato un moto di simpatia perchè ce l'hanno tutti con lui, anche la Merkel, tutti i giudici, il presidente della repubblica, ecc.
    Comunque complimenti per la grinta e la perseveranza.
    Per il resto è bene che rimanga a casa con le sue olgettine
    Bersani
    Ecco il vincitore!!??
    Quanto dura a capo del PD? A capo del governo non se ne parla!!
    Grillo
    Gli elettori gli hanno tributato un riconoscimento plebiscitario; si è potuto prendere gioco degli avversari che lo avevano completamente sottovalutato, pensavano che avrebbe ottenuto al massimo il 15%. Quando il PD l'ha capito ha rispoverato Renzi!
    Attenzione però, se si andrà a nuove elezioni non sono assolutamente convinto che ripeterà l'eploit, I partiti tradizionali gli avranno preso le misure e molti dei suoi argomenti più convincenti gli saranno copiati
    Europa
    Gli elettori hanno mandato un messaggio chiaro contrario a questa europa che si prende i nostri soldi e ce ne restituisce molti meno attraverso i canali clientelari di partiti e sindacati. Non piace un'Europa dominata dalla Germania che ha colonizzato l'est ex sovietico (con i nostri soldi) e ora vuole accaparrarsi il sud balcanico e mediterraneo. Gli italiani chiedono un impegno forte per una posizione paritaria.
    Trascuriamo lo spred,ne hanno già parlato troppo.

    SI
    Antipolitica
    Questo termine, dispregiativo come quello successivo, è stato coniato dai partiti tradizionali per istillare negli elettori la paura della demolizione dei sistemi partitici. Gli italiani sono molto più intelligenti dei politici ed hanno fornito un responso plebiscitario chiarissimo e forte, non solo votando M5S, ma anche con un'astensione record. Adesso i partiti e la politica sono costretti a ripulirsi di brutto: non basta ridurre i parlamentari ed i loro emolumenti, va ridisegnato l'intero sistema di amministrazione della cosa pubblica
    Populismo
    Anche in questo caso il giudizio negativo di alcuni partiti si è rivelato un boomerang pesante.Che fossero le guasconate di Berlusconi o le gag di Grillo, gli italiani hanno dimostrato che preferiscono i dicorsi chiari, diretti, facili, concreti. Da molti anni si sente la necessità di superare il politichese ma c'è ancora chi va avanti così.

    Paolo Dinelli

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  10. ve le vorrei fare io a voi un paio di domande:
    ma sapete cosa significa essere in mezzo ad una strada e non vedere futuro a causa di mascalzoni senza ideali o finti intellettuali tronfi che si autocompiacciono e non hanno più alcun contatto con la vita reale?
    sapete cosa significa perdere il lavoro a cinquant'anni, sentirsi solo,
    abbandonato, e perdippiù dover assistere ad una presa in giro continua?
    avere un figlio malato e scoprire che per assisterlo dovrai rinunciare allo stipendio, mentre leggi di scandali e tangenti trasversali sulla sanità
    scoprire che ti bloccano il conto in banca perchè equitalia l'ha prosciugato e scoprirlo dopo mesi d'indagini perchè non ti è mai arrivata nessuna notifica ufficiale?
    laurearsi, prendere master e dottorati, pubblicare, salvo poi vederti scavalcare ai concorsi o nelle graduatorie dai soliti figli di......
    avere a che fare con una pubblica amministrazione che invece di erogare servizi ti complica solo la vita, ammenocchè tu non sia un "furbetto"?
    portare i tuoi figli a scuola e pagare per la carta igienica oltre a sapere che manca di agibilità, e vedere con i tuoi occhi l'intonaco cadente?
    e dopo tutti i sacrifici per farlo studiare, vederlo depresso perchè non c'è lavoro e sapere che qualcuno ha consentito l'emigrazione delle aziende, ma consentendogli comunque il made in Italy?
    o semplicemente lavorando, aver vissuto onestamente e non aver mai approfittato, e ritrovarsi a non poter arrivare a fine mese, dover rinunciare, no al suv o la bmw, o la casa al mare, o le vacanze, come qualcuno ha scritto
    ma rinunciare a comprarti le scarpe per poterle comprare ai tuoi figli,
    chiedere al sumermercato se ti lasciano i prodotti scaduti per poter risparmiare qualcosa
    questa è in gran parte l'Italia che ha votato m5s
    voto di pancia lo chiamate con disprezzo e arroganza
    chiedetevi da dove deriva quest'espressione
    ma di cosa state scrivendo?
    e qualcuno si arroga pure il diritto di denigrare?
    avete fatto una scelta, ok
    per cultura, mi tocca rispettarla
    si vede che la vostra pancia è ancora piena
    ma per favore evitate gli insulti e le ipocrisie

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  11. Link
    http://www.corriere.it/editoriali/13_marzo_01/soluzione-ragionevole_f3a901c4-8231-11e2-b4b6-da1dd6a709fc.shtml

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  12. Grillo vuole spazzare via il sistema a qualsiasi costo e, sostenendo il governo, potrebbe ottenere tanto di ciò che ha sostenuto. Invece vuole che tutto vada in malora, non vuole che gli italiani traggano benefici da una nuova fase politica, vuole solo sostituirsi al sistema!

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  13. Se sul palco della politica potesse presentarsi, accanto al Principe di Machiavelli, anche il Candido di Voltaire, direbbe che il risultato delle elezioni è stato il migliore possibile e che abbiamo tutti i motivi per essere fiduciosi. Incurante dei brusii, argomenterebbe così. Ci sono due partiti, Pd e Pdl, che si sono alternati alla guida del Paese negli ultimi venti anni. Nonostante le differenze ideologiche, le loro azioni e soprattutto le non-azioni di governo si sono rivelate piuttosto simili e sono state giudicate negativamente dagli elettori. Ora entrambi hanno l’ occasione di rimediare. E sono costretti a farlo insieme, visto che nessuno dei due ha i numeri per governare da solo. Possono perciò mettere da parte molti dei motivi di contrasto e concentrarsi sulle urgenze e sul bene comune. Basterebbe che si accordassero immediatamente su tre questioni di forte valenza come il dimezzamento dei parlamentari, l’ abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e una nuova legge elettorale, per ricevere fiducia dai cittadini, dagli altri Paesi europei e dai mercati internazionali. E nulla vieterebbe alla Grosse Koalition così varata di navigare per l’ intera legislatura con un consenso diffuso. A patto ovviamente di mantenere ferma la rotta e di non cedere alla tentazione di qualche ‘inchino’ per compiacere vecchi comandanti. Tanto più che in Parlamento è presente un Movimento 5 Stelle non incline all’ indulgenza, portatore di un progetto radicalmente alternativo a Pd/Pdl e voce di quella generazione definita ‘perduta’ da un cinico e incauto Monti. Dal canto suo questo nuovo soggetto, palesemente non ancora pronto ad assumere una responsabilità di governo, può fare tesoro della possibilità di formarsi culturalmente e temprarsi politicamente sui banchi dell’ opposizione, dove è relativamente più semplice porre rimedio a titubanze e inadeguatezze.
    Così parlerebbe Candido. Consapevole, peraltro, che verrebbe subito ribattezzato ‘Bischero’.
    Silvio Cazzante

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