martedì 1 maggio 2012

Poverini, paghiamoli un po' di più



L’impressionante attualità dell’articolo che proponiamo oggi, giorno della festa dei lavoratori, ci fa riflettere su quanto certe cose non siano cambiate molto negli ultimi trent’anni. Forse sono solo peggiorate.

Poverini, pagiamoli un po' di più 
 
Da qualche tempo il dottor Alberto Grandi appariva amareggiato e depresso. Se non fosse stato noto per la sua forza d’animo e per la sua non mai smentita capacità di affrontare con virile fermezza le traversie della vita, arriveremmo a dire che sfiorava l’infelicità. Quest’uomo, sempre pronto a infondere coraggio ai dolenti e a esortare alla speranza gli scontenti, pareva lui stesso colto da uno sconforto, la cui causa, del resto, non nascondeva a chi si mostrava ansioso delle sue sorti. Alberto Grandi si sentiva pagato troppo, poco: da non molto tempo nominato presidente dell’Eni, egli percepiva uno stipendio di cento milioni all’anno, al quale vanno aggiunte le gratifiche che soprattutto negli enti di Stato sono puntualmente rituali, e le note spese, naturalmente incontrollate, e altre minuzie che non sapremo enumerare, delle quali ci è nota l’erogazione per così dire consolidata. Tuttavia lo stipendio era di 100 milioni, e come fa un uomo conscio del proprio valore, informato delle paghe elargite ai lavoratori, consapevole dello smodato ammontare delle pensioni minime e, soprattutto, inorridito da quello che si usa chiamare il “costo del lavoro”, causa, come tutti sanno, dell’inflazione, dello scorbuto e, per chi non l’ha già presa da fanciullo, della scarlattina e di altri mali infettivi, e tormentato dalla deprecata esistenza della scala mobile, da cui provengono, anche i cicloni e le più sfavorevoli depressioni atmosferiche?
Tale e così insostenibile era la situazione di Alberto Grandi, che il ministro delle Partecipazioni statali, il craxiano, manco a dirlo, De Michelis, il quale passa i giorni a dire che le aziende di Stato versano in condizioni disastrose e contano da 60 a 80 mila elementi in più di quanti ne occorrerebbero loro, ha improvvisamente aumentato lo stipendio di Grandi portandolo da 100 milioni l’anno a 120 milioni e, per non sembrare ingiusto, ha accresciuto da 100 a 120 milioni anche lo stipendio del presidente dell’Iti, avvocato Sette, anche lui, poverino, bisognoso di soccorsi. Sono 12 milioni al mese (più gli ammennicoli): c’è solo un operaio in Italia che non giudichi questi stipendi più che meritati e che non sarebbe anzi felice di sacrificare qualche liretta della sua paga, pur di vedere premiato il merito e compensato il sacrificio dei suoi capi?
Ma non è finita. Incoraggiato da questo primo (modesto) passettino, il dottor Grandi ha acquistato per l’Eni l’impero chimico brasiliano che fu già di Ursini. Non sappiamo (e certo non lo sa neanche il ministro) se e quali utili potrà e saprà trarne, ma sappiamo che l’on. De Michelis sta già pensando di aumentare lo stipendio a Grandi, portandolo a 150 milioni annui. Naturalmente verrà accresciuta fino alla stessa cifra anche la retribuzione annua dell’avvocato Sette. È un metodo detto per “osmosi” e ha funzioni principalmente elettorali.

Fortebraccio, 20 agosto 1981, L’Unità.


MARIO MELLONI (1902-1989), in arte Fortebraccio, è stato il più noto giornalista satirico della Prima Repubblica. Deputato democristiano e direttore del "Popolo", dopo essere passato al PCI si afferma definitivamente grazie ai corsivi pubblicati sull'"Unità".
L'articolo "Poverino, paghaimoli un po' di più" è tratto dal libro "
FORTEBRACCIO - Facce da schiaffi. Corsivi al vetriolo di un comunista indipendente" a cura di Filippo Maria Battaglia e Beppe Benvenuto.

17 commenti:

  1. Io sono un giornalista e non uno scrittore, un giornalista per élites: e infatti scrivo per i metalmeccanici.

    RispondiElimina
  2. Costituzione italiana
    Art. 36. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.

    RispondiElimina
  3. Per restare a casa nostra, avete mai provato ad entrare sul sito del Comune di Terranuova e cliccare ""incarichi e compensi"? O sono un incapace io o e' impossibile sapere quanto prendono i nostri amministratori. Quanto guadagna il Sindaco? E un assessore? E, soprattutto, quanto guadagnano i dirigenti del comune? Si dice che guadagnino 110 mila euro all'anno a testa. E' vero?
    E se si facesse a meno dei dirigenti (che sono tre, tutti nominati dal sindaco), con 330.000 euro in piu' il comune casa potrebbe fare?

    RispondiElimina
  4. Ottimo spunto. Ma vediamo di fare un passo avanti. Il mondo di oggi è solo parzialmente interpretabile con il metro di Fortebraccio, noi buoni tutti gli altri cattivi. E ricordiamoci anche che lui andò in rotta di collisione con il partito proprio nel periodo di apertura del Pci alle responsabilità di governo. Diciamolo francamente, era un simpatico cattolico comunista un po' tanto settario.
    Comunque, è stato sicuramente giusto nel '94 accettare da Amato e Ciampi una politica di moderazione salariale, ricordate era il periodo dei libici in Fiat, della crisi dei grandi gruppi pubblici. Bene ha fatto il sindacato. Ma dopo un po' quella situazione è positivamente cambiata. Sono aumentati gli utili delle imprese, sono ripresi i dividendi, sono esplosi gli stipendi dei top manager. E il sindacato perché non ha cambiato politica? Cosa lo ha frenato? Io credo che lo scambio, cosciente o meno, sia stato con i tavoli della concertazione. Essere chiamati a discutere delle politiche ha distratto il sindacato. Oltre a qualche cosa più profana, come il via libera ai Caf, ai fondi pensione, agli istituti di formazione. Potere politico ed economico. Posti, consiglieri, status, entrate economiche. Mentre i salari e gli stipendi rimanevano fermi.

    RispondiElimina
  5. Nulla di diverso dai partiti tutti che fanno crescere il finanziamento pubblico oltre ogni logica ed esigenza, tanto che oggi il problema è come investirli i soldi. Mentre i cittadini fanno davvero fatica a chiudere il mese.
    Lo stesso per gli stipendi dei top manager. È stato lo stesso in tutto il mondo, sono schizzati in alto, in modo esponenziale, inaccettabile. Ma in tutti gli altri paesi, America compresa, è rimasto un fenomeno limitato, da noi ha portato ad una onda emulativa enorme, che è scesa sino all'ultima municipalizzata. Inaccettabile. Per cui da noi il capo della polizia guadagna 600.000 euro e il capo dell'FBI 170.000 e via dicendo.
    E nel nostro piccolo? Niente revisione delle spese, niente correzione della crescita di dirigenti e dipendenti. Niente. Mentre aumentano le tasse anche locali. Tutti d'accordo, anche chi è per definizione all'opposizione, come Sel. Stranezze della politica, anzi piccoli opportunismi di poca politica.
    Le ultime votazioni sono francamente imbarazzanti, si sono legittimamente cambiate scelte e indirizzi, forse con eccessiva disinvoltura riuscendo persino a votare all'unanimità. Con poca coerenza da parte quelli che quelle scelte aveva costruito, spinto, approvato. Ma le persone normali, che non sono dentro questi giochi molto pericolosi, non capiscono. Anzi, capiscono molto bene e si tirano indietro.
    Forza, un po' di coraggio si troverà pure nei consiglieri! Approfittate di ogni occasione per frenare questa locomotiva impazzita. Alla fine del tunnel, continuando così, c'è solo il burrone.

    RispondiElimina
  6. Caro anonimo delle 11,43, non mi sembra che i “costi” della politica si affrontino così, sparando nel mucchio. Forse i Comuni rimangono i soli veri portatori del principio di sussidiarietà che più in alto (Regione e Camera alta e bassa) si è perso totalmente, almeno che tu non sia un sostenitore di un’ulteriore “scalino” amministrativo come l’Unione di Comuni.
    Allora… concordo con te il sito del comune è di non chiara percezione, ma i compensi dei Dirigenti si leggono benissimo: devi andare nel voce TRASPARENZA; VALUTAZIONE; MERITO. Troverai poi il sottomenù curriculum e retribuzione dirigenti e lì potrai leggere le voce ben lontane da quello che dichiari.
    Eccole qua comunque Baracchini 84.867,27, Mammuccini 71.401,22, Billi 69.780,56 a questi si aggiunge Ralli che era segretario ma che comunque ha lasciato il Comune di Terranuova per quella di Arezzo. Ovviamente occorre specificare che queste sono RAL, cioè Retribuizione Annue Lorde alle quale vanno sottratti: Tasse, Contributi pensionistici obbligatori e/o volontari e contribuiti sanitari assistenziali, più le coperture assicurative volontarie per questi incarichi. Ciò come tutti gli altri lavoratori.
    Più difficile effettivamente è il compenso del Sindaco e degli assessori, regolati da leggi specifiche che già tanto tempo fa avevo già riportato. Qui non mi è riuscito trovarle espressamente. Ti posso però trasparentemente dire la mia esperienza come marito di Katia Faleppi Vicesindaco ed Assessore all’Istruzione, ai Lavori Pubblici, alle Politiche Sociali e allo Sport. Ti dico subito il netto, in questo caso lo posso fare agevolmente, 484, 72 € per 12 mesi. A questi vanno sottratti 120 euro che Katia verso regolarmente al Partito Democratico come iscritta e come contributo. Ovviamente le spese di questa impegnativa attività, sottratta alla famiglia (tre figli + me), sono completamente a carico nostro. 3 o 4 giorni alla settimana ella è in giro per comune, frazioni, provincia con centinaia di Km di benzina totalmente a suo carico. Katia ovviamente lavora a orario pieno, ma non percepisce più da 8 anni, nessun premio aziendale e non partecipa più a particolare percorsi incentivanti e promozionali che le aziende giustamente riservano a chi si dedica interamente a esse. Tutto ciò ha contribuito ad “abbassare” di molto il bilancio familiare. Tutto ciò per dire che non mi sembra che un gettone di presenza di 17 Euro di un consigliere comunale, o qualche centinaio di Euro per un assessore od anche un compenso di forse 2 mila Euro (poco più poco meno) per un Sindaco siano forme di Democrazia di cui possiamo fare a meno. Tutto qui.
    Un saluto cordiale
    Nedo

    RispondiElimina
  7. Ettore, ma negli ultimi passaggi del tuo intervento a quali votazione e a quali consiglieri ti riferisci?

    RispondiElimina
  8. Nedo ha ragione. I tagli ai costi della politica vanno ricercati dappertutto tranne che nelle amministrazioni comunali
    L'inutilità delle provincie
    Lo sproporzionato numero, la sproporzionata remunerazione e gli spudorati benefit di consiglieri e assessori regionali
    Lo sproporzionato numero, la sproporzionata remunerazione e gli spudorati benefit dei parlamentari
    Il finanziamento ai partiti

    La "disattenzione" con cui viene gestito il bilancio dei partiti tanto che questa nuova figura professionale moderna (faccendiere/tesoriere) riesce a sottrarre (=RUBARE) miliardi di euro ha due possibili spiegazioni:
    - O hanno troppi soldi che anche se gliene levano mezzi non se ne accorgono
    - O sono conniventi (=LADRI ANCHE LORO).
    Ma a parte il costo della politica...
    Il tema proposto dalla redazione con l'articolo di Fortebraccio (BELLISSIMO, complimenti!) non era il costo della politica.
    Ma la sproporzione che c'era nel 1981 tra gli stipendi dei top manager pubblici e quella dei lavoratori medi.
    Quella sproporzione non solo non c'è ancora, ma è aumentata!
    E allora ha ragione Ettore: dove caXXo è stato il sindacato??? Dove è stata la Sinistra?
    Ettore usa un eufemismo, dice che il sindacato era distratto dalla concertazione...
    Il sindacato secondo me era al tavolo a spartirsi la torta e a mangiarsela insieme a quella che è stata una triste parabola discendente: PCI-PDS-DS-PD
    Terreno fertile per il ventennio berlusconiano.

    RispondiElimina
  9. Scusate se mi inserisco, ma occorre precisare quanto ci costano i nostri dirigenti comunali:
    - dirigente area finanza e bilancio € 117.492,24
    - dirigente area sociale (Istituzione) € 97.218,53
    - dirigente area urbanistica e vice-segretario comunale € 103.429,03
    - dirigente Polizia Municipale - ns quota parte eur 20.000 circa oltre a quanto viene pagato dal comune di Montevarchi.
    Il totale è di circa eur 338.000 a cui vanno aggiunti anche i premi di cui non sono a conoscenza.
    A questi vanno aggiunti anche le cariche di amministratori delle società partecipate di cui non disponiamo i dati aggiornati.
    Partiamo dal nostro piccolo, intervenendo con un bel taglio su tutti questi costi.
    Leonardo Lucacci
    consigliere comunale Terranuova per la Libertà

    RispondiElimina
  10. Proprio questa settimana, il Presidente della Regione Rossi, ha pubblicizzato una spilletta con la scritta "io risparmio il 10% per salvare la scuola e la sanita' per tutti". In che cosa consiste questo risparmio? Sembra, a meno di future smentite, che questo consista nel aver comprato, come auto presidenziale, una punto a metano anziche' una piu' confortevole auto tedesca. Si risparmia cosi'in regione? Anche in questo momento di crisi, io credo, che ci sia chi cerchi di fare il furbo! Basterebbe, per risanare i conti della regione, ridurre il numero dei consiglieri regionali alla meta' e mettere gli occhi sulle spese sanitarie (consulenze, forniture ecc.).
    Rientrando sulle nostre cose, credo che si debba fare un po' di chiarezza. Possibile che nella versione "Nedo" la Mammuccini guadagni 71.000 euro lorde annue e in quella "Lucacci" ne guagagni invece 97.000 sempre lorde? C'e' una differenza di 26.000 euro, che e' piu' di quello che guadagno io in un anno!!!!!!!
    Domanda: e' possibile, in questo momento di crisi, fare a meno dei dirigenti? Lo dico senza livore. E' possibile fare le stesse cose senza spendere cosi' tanto? Sono davvero indispensabili??

    RispondiElimina
  11. Il Presidente Rossi è un po' paraculo... Suggeriamogli di andare in bicicletta, risparmierà il 100%. Anzi di più, ci guadagna di salute e non andrà a curarsi... così si risparmia anche sulla spesa sanitaria, perché lui da presidente della Regione non paga il tiket ne per sè ne per i suoi parenti fino al 3° grado!
    BICIFESTAZIONEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    RispondiElimina
  12. Anonimo del 5 maggio: è possibile perchè la mia fonte sono gli atti del consiglio comunale di aprile con i quali è stato proposto la votazione del bil di prev del 2012. Ripeto che quegli stipendi sono lordi a cui vanno sommati anche i premi che ciascun dirigente prende e di cui non conosco le cifre ma che credo siano di qualche migliaio di euro.
    Si può fare senza dirigenti? La risposta è sì. Noi dall'opposizione lo diciamo da sempre!
    Buon f.s.
    Leonardo Lucacci
    consigliere comunale Terranuova per la Libertà

    RispondiElimina
  13. Per rimanere nell’ambito locale e rispondere all’anonimo che mi cita e offrire un contributo anche a Leonardo Lucacci. Le cifre che ho riportato sono quelle rivenienti (ognuno le può appurare dal percorso sul sito del Comune) che si leggono via Internet. Ciò che riporta Leonardo è altrettanto giusto, e dico a tutti i curiosi, come me, che anche queste si possono leggere nel sito del comune. Occorre andare nelle delibere di Consiglio e in quelle del 3 Aprile ci sono gli allegati al bilancio di previsione 2012 ( precisamente l’allegato n. 3). Da lì è possibile capire che una cosa è la Retribuzione Lorda, l’altra è il costo, come dice Leonardo, della risorsa. La prima è determinata evidentemente da posizionamenti contrattuali, l’altra è aumentata dalle componenti che non vanno, per così dire, nel guadagno dei Dirigenti. Esse sono i contributi CPDEL (pensioni),INADEL (sanitari),INAIL (assicurativi) el’ IRAP. Il totale effettivamente, ho visto, che è quello che riporta Leonardo. Tutto ciò per dire a tutti, anche a Leonardo, che occorre essere prudenti con delle persone che hanno dignità di lavoratore e di non esporli (quasi con astio…ma spero di sbagliarmi) ad un facile giudizio quando nell’attualità hanno comunque gravi responsabilità penali, civili e amministrative sulle determine e su tutta la regolarità del lavoro comunale. Altra cosa è l’impostazione politica, che diviene in questa caso anche impostazione della struttura “aziendale”, per verificare se si possa fare a meno di questo tipo di organizzazione e risparmiare qualcosa. Anch’io penso che ciò si possa tentare in un ambito di riassetto del lavoro comunale e di una ricerca di efficienza che non vada però a nocumento del cittadino e dei servizi offerti. Peraltro due fattori importanti mi preme citare: il primo è che i decreti emanati recentemente determineranno un taglio netto ai dirigenti, tanto che nella prossima legislatura (almeno al suo termine naturale) ce ne dovrebbe essere uno solamente, il secondo nel nostro comune intanto con la partenza del Segretario verso Arezzo si diminuiscono nettamente le posizione dirigenziali e…forse i risparmi in tal senso non finiscono qui… (ma questa è un’altra storia).
    Ciao
    Nedo

    RispondiElimina
  14. Premessa per la redazione. Dicevo recentemente a Francesco che non poche delle discussioni sul blog meriterebbero di essere proposte come lezioni in quella scuola di formazione politica che a Terranuova non c’ è. Il dibattito di questa settimana è da annoverare, a mio avviso, fra gli esempi migliori. Mi auguro allora di non fare danno con quanto dirò.
    Dirigenti e lavoratori 1. Il numero di gennaio-marzo della rivista ‘Inchiesta’ contiene due splendidi articoli sull’ attualità del modello d’ impresa di Adriano Olivetti. Vi si legge che, in un periodo di crisi da sovrapproduzione, i manager della direzione proposero di licenziare 3.000 operai. Olivetti invece licenziò i manager, “che non volevano recedere dalla loro posizione e lo ostacolavano nel proporre altre soluzioni; mise un giovane come direttore generale, con il compito di aprire all’ estero le vendite: così nacque l’ Olivetti International, che portò ulteriori incrementi di profitto e di lavoro”.
    Dirigenti e lavoratori 2. È sul Corriere della Sera di oggi la notizia che Luca Luciani ha lasciato la guida di Tim Brasil, coinvolto nella inchiesta sulle sim card truccate. Per chi se lo fosse fatto sfuggire, Luciani è il manager che nel 2008, in uno degli Appuntamenti di Business della Telecom, di fronte a una platea di 300 venditori, disse che a Waterloo Napoleone – anzi ‘Napoletone’ – aveva fatto il suo capolavoro e conseguito la più grande vittoria. Andate a cercarlo su Youtube, è impagabile. E poi cercate quella scena del film FFSS in cui Renzo Arbore spiega la differenza fra il ‘managgèr’ e il ‘ricuttaro’.
    Infine i dirigenti del Comune di Terranuova. Sono tentato, ma non è il tema. Nulla però vieta, cara redazione, di dedicarvi un post e una specifica discussione, preavvertendo e coinvolgendo (se lo vorranno) i diretti interessati.
    Silvio Cazzante
    P.S.: vi riporto il testo della performance di Luciani, giusto per mostrare cosa si può fare con un 110 e lode alla Luiss e 858.000 euro di stipendio nel 2007.
    “Perché ho la faccia incazzata? Ho la faccia incazzata perché respiro sfiducia, respiro aria di aspettativa, respiro quelle facce da senso critico, come quando uno vede una partita di pallone e non ce la fa e tutti sono professori. Perché? Perché la gente legge i giornali, vede il titolo, si rimbalza, si crea dei grandi film, che sono tutte cazzate! Oggi non parlo di Alessandro, parlo di Napoleone. Napoleone a Waterloo, una pianura, in Belgio, fece il suo capolavoro. Tutti lo davano per fatto, per cotto, per la supremazia degli avversari – ci aveva cinque grandissime nazioni contro –, delle forze in campo. Però strategia, chiarezza delle idee, determinazione, forza, Napoleone fece il suo capolavoro a Waterloo. Allora, le facce scettiche, le facce ti… non servono a un cazzo. Questa è una delle aziende più belle che esiste al mondo. E allora, forte di questa convinzione, noi dobbiamo dimostrare che questo è un fatto. Piangersi addosso non serve assolutamente a niente. E come nel momento duro, dagli spalti la gente ti dice "eh la squadra non gira, non corrono…”, bene, correte di più, stringete i denti, prova di carattere. E allora dagli spalti vi applaudiranno, perché voi andrete e segnerete. Come fece Napoletone (sic!) a Waterloo”.

    RispondiElimina
  15. Prima di tutto devo una risposta. Io penso che sia giusto, anzi salutare cambiare opinione e linea. Ma un vero dirigente politico sa che deve rispondere di questa sua evoluzione e che questo processo evolutivo deve coinvolgere in maniera trasparente anche altri soggetti (gli iscritti, i cittadini, l’opinione pubblica). Recentemente così non è stato. Non lo è stato, al di là del merito, parlo della dinamica decisionale, nel caso dell’Unione dei Comuni.
    Non lo è nemmeno sulle questioni della discarica. Su questo vorrei porrre l’attenzione su un’altro punto. Azienda ed amministrazione hanno detto in questi anni che tutte le procedure di coltivazione e gestione attuate erano le migliori possibili. Ho letto solo dai giornali le nuove prescrizioni della Provincia. Se bisogna ricroprire meglio e di più vuol dire, banalmente, che prima non veniva fatto. Premetto che il Presidente è una persona che stimo e so bene che in realtà il suo ruolo non è operativo. Ma appunto. In una azienda normale chiamerebbe il responsabile operativo alle sue responsabilità. In una azienda normale l’azionista di maggioranza chiederebbe conto ai responsabili operativi della gestione. Perchè in una azienda partecipata dove i dirigenti hanno un contratto da dirigenti privati, quindi sottoposti ad un rapporto fiduciario , non capita mai che chi sbaglia paghi, o che il dirigente si assuma la responsabilità di scelte che forse derivano da orientamenti dell’azionista ma che comunque formalmente sono sue?
    Veniamo all’argomento principale. Io conosco abbastanza bene il sindacato. La CGIL ha sempre privilegiato le condizioni di lavoro, l’ambiente, l’organizzazione del lavoro. Questo ha un senso preciso. Quando le fabbriche erano quello che erano e la legislazione e i controlli erano quello che erano. Era la UIL e in parte la CISL ad essere più attente al salario.

    RispondiElimina
  16. Era la logica di non disturbare il conducente gestendo salario (la UIL) occupazione (assunzioni, categorie) la CISL: Quanto dico è schematico e non vuole essere offensivo verso nessuno, ma è la storia del sindacato industriale.
    Poi la situazione è cambiata, sono cambiate le fabbriche, è cambiata la legislazione, è cambiato il paese. Trentin prima e poi Cofferati, per puro posizionamento politico, hanno scelto una strada tutta ideologica, mentre i profitti volavano e i dividendi pure. Il resto è conseguenza, è cronaca.
    Una notazione sulle retribuzioni dei dirigenti e in generale degli amministratori. Premesso che io credo che guadagnare non sia peccato, il problema non è di sapere quanto guadagna un dirigente o un amministratore. Insana curiosità, nasconde forse solo meschine invidie. A me interessa conoscere invece la sua situazione economica. Alcuni esempi. Se entra in incarico con un patrimonio di x e anno dopo anno il suo patrimonio diventa 3x allora qualcosa non funziona. Se un amministratore nominato, che non ha altre attività, ha un reddito superiore alla retribuzione del suo incarico, allora vuol dire che ci sono altri giri di denari. A questo serve la trasparenza.
    E’ vero quello che dice Nedo. Sulla base delle nuove norme il nostro comune potrà avere al massimo un dirigente e al massimo tre assessori. Sarebbe bene allora che se possibile ci si conformasse con queste indicazioni, lavorando su questo nuovo assetto organizzativo. Ogni occasione è buona per farlo. Comportamenti contrari sarebbero solo dimostrazione di arroganza e cecità politica.

    RispondiElimina
  17. http://www.youtube.com/watch?v=3T-z2V9xhgo

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.