Discorso a parte merita il Movimento 5 Stelle. L’antipolitica si fa politica. In provincia di Vicenza il Movimento 5 Stelle ottiene il suo primo sindaco, quasi ovunque raggiunge la doppia cifra a Genova sfiora il ballottaggio perdendo la corsa al fotofinish col candidato del terzo polo. Non voglio discutere a lungo su LVM di numeri, ma, non me ne vogliate, vorrei riprendere quanto condiviso con alcuni amici negli ultimi tempi. Durante qualche cena è capitato di discutere di politica, gente che come me ha avuto tessere di partito, si è impegnata in campagne elettorali ed è stata perfino candidata ed eletta. In tutti montava un profondo disagio nel riconoscersi nella situazione politica attuale. Per tutti alla domanda “ma se domattina votassimo a chi daresti il voto?” la risposta è stata una forte tentazione se non l’intenzione di appoggiare il M5S. Perché non provare a scardinare gli schemi, perché dare ancora fiducia a chi da troppo tempo sta buttando a mare le proprie possibilità? Perché fidarsi ancora di chi ha rimandato la decisione sul finanziamento pubblico ai partiti (o rimborso elettorale) a dopo le elezioni? Questo deve essere stato il pensiero di chi tra domenica e lunedì ha dato fiducia ai candidati del M5S e questi potrebbero essere i pensieri di coloro che tra due anni saranno chiamati a rinnovare il nostro parlamento.
In Provincia di Arezzo. In questi giorni mi sono recato per lavoro a Castiglion Fiorentino dove ieri si sono tenute le elezioni amministrative. Sappiamo che il comune è gravato da una situazione debitoria accertata di circa 9.5 mln di euro, è amministrato da un commissario ed ha attivo l’organo liquidatore. Questo comporta una situazione pesante per i cittadini con le tasse locali al massimo, gli investimenti praticamente ridotti all’osso e anche un piano di rientro del debito che tra le altre vedrà all’asta, con ogni probabilità, alcuni beni di proprietà comunali. Nonostante questo ho visto un certo fermento in vista delle elezioni amministrative. 6 candidati a sindaco, 120 candidati alla carica di consigliere. Ne sono rimasto stupito: perché mi dovrei candidare ad amministrare un comune che per i prossimi anni sarà “ingessato”? Stupito ma felice, sarà l’amore e l’affetto per la terra dove si è nati e dove si vive, ma in questo comune l’antipolitica ha perso contro la voglia di “rimboccarsi le maniche”.
Per la cronaca dei sei candidati solamente uno aveva nel proprio simbolo un chiaro riferimento partitico (falce e martello), gli altri, a meno che non si conoscano le vicende locali, non erano identificabili in appartenenze a partiti e nei simboli non ve n’era traccia, addirittura un candidato capeggiava una lista chiamata “Senza Partiti”. Il sindaco è stato eletto con il il 22,60% dei voti con gli altri che lo hanno seguito a pochi decimali.
Accade in Francia. Il marito di Carlà fino a qualche mese fa sembrava invincibile, ma Francois Sarkozy è uscito sconfitto alle elezioni. Paga forse la crisi economica generale, paga la sua deriva populista alla ricerca affannosa dei voti di Marine Le Pen che ha finito invece per fargli perdere anche i voti moderati dei centristi. Se ne va da uomo di stato, assumendosi le responsabilità della sconfitta, richiamando i francesi all’unità attorno alla figura del presidente Hollande e annunciando che si ritirerà dalla politica.
Ritirarsi dalla politica…quanto sembra lontana la Francia
Paolo Bizzarri
Una sola cosa...per quanto tempo Napolitano farà finta che il Movimento 5 Stelle non esiste?
RispondiEliminaSecondo me il PD non ha fatto un risultato cattivo, sostanzialmente ha tenuto, e soprattutto ha tenuto salda la coalizione. La Lega è vittima di se stessa e le dichiarazioni di Alfano sul PDL che verrà profondamente rinnovato hanno fatto si che queste fossero elezioni....transitorie!
RispondiEliminaSarkozy afferma di volersi ritirare dalla politica, battezzando così quel sistema che nel 2008 ha portato il figlio Jean, ad appena 22 anni e con in curriculum l'iscrizione al secondo anno di giurisprudenza ad essere nominato Amministratore dell'Epad, Istituto Pubblico per la Sistemazione della Defense.
RispondiEliminaLa Francia non è lontana, e non lo potrebbe nell'Europa Unita; "Mr Berlusconi speaks of a future outside politics" Financial Times February 3, 2012.
Il Pdl è finito , picchi e fuccini sono rimasti con onore in un partito che li ha candidati, Trabucco Lucacci e Francalanci non hanno avuto neanche questa dignità, hanno sostenuto il governo Berlusconi e quando é affondato sono saltatigiù, come se non si sapesse di che partito sono (PDL o al limite Alleanza Nazionale ) e ora vorrebbero far ricadere la colpa di un governo che ha portato l'Italia sul baratro su altri. Ma i responsabili sono loro che hanno sostenuto questi partiti. Ammettano la loro sconfitta !!!!!!!!
RispondiEliminaIl salto dalla provincia di Arezzo alla Francia mi sembra un po' acrobatico. Comunque.
RispondiEliminaIo sono molto preoccupato per la reazione dei partiti ai risultati. Già oggi emergono valutazioni tecniche che, come sempre, contraddicono quelle a caldo, spesso basate sugli exit pools. Ma dai partiti nessuna vera valutazione e ancor meno azione. Finanziamento, legge elettorale e provincie sono la cartina di tornasole.
Ma quello che poi mi domando è quale scenario avremo alla conclusione di questa amministrazione. Quali alleanze, quali blocchi. Certamente il centrosinistra farà e dovrà fare le primarie. Una persona che stimo del PD ieri mi diceva "Se ci sono più candidati del PD dobbiamo fare prima le primarie del PD". Mi sembra l'evidenza di una non comprensione dell'oggi. E' una illusione mettere il coperchio alla pentola che bolle. E inoltre non è neanche previsto da statuto e regolamenti vari. Io personalmente penso che ci saranno più candidati del Pd alle primarie del centrosinistra più qualcun'altro. Però vincere le primarie non sarà che il primo passo. Poi ci sono le secondarie, le elezioni vere. Quante liste, chi scommette? Credo nessuno. Perchè oggi è proprio impossibile saperlo. Questo per dire che oggi una discussione sugli schieramenti è sostanzialmente inutile. Mentre è invece il momento per discutere, approfondire, analizzare il merito dei problemi, le scelte di oggi. Anche perchè saranno le posizioni e i problemi della prossima amministrazione.
In tempo di crisi le cose cambiano. Chi lo capisce bene, chi non lo capisce peggio per lui. Esiste una ricetta per uscire dal pântano? Per Matteo Renzi la soluzione e’ lo svecchiamento dei partiti, mentre per la Lega il fulcro di tutto e' l’anti-politica (intesa quella ladrona, típica di Roma). Leoluca Orlando invece non rinuncia alla política, ma distingue quella buona (la sua) da quella cattiva (Il resto del mondo). Il Movimento 5 Stelle da invece un’altra ricetta. Punta sull’idea di una politica fatta dai cittadini per i cittadini.
RispondiEliminaCome biasimarli! Possibile che in questi tempi di forte crisi , dove le persone perdono il lavoro (o non lo trovano per niente), dove le aziende chiudono e dove il governo Monti chiede forti sacrifici per tutti, la politica, la casta, non abbia ancora trovato il tempo per ridurre i propri costi? Possibile che i leader politici e i metodi siano gli stessi da 30 anni a questa parte? Per tornare all’argomento della scorsa settimana (sui costi della politica) e rispondendo a Ettore Ciancico voglio dire: non è invidia voler saper quanto guadagna un dirigente del comune di Terranuova, lo sarebbe, se si volesse sapere quanto guadagna un dirigente di Prada o di Dolce o Gabbana che, magari, è un nostro vicino di casa, ma visto che il dirigente del comune viene pagato con i nostri soldi, credo che ogni cittadino abbia il diritto di sapere se i risultati ottenuti compensino o meno i sacrifici (in termini di tasse versate) . Il punto è proprio questo: chi deve fare il controllo sullo spending review e cioè sulla “revisione della spesa”? Lo devono continuare a fare solo i dirigenti di partito o i rappresentanti politici eletti o lo possono fare i cittadini (tramite la rete, le assemblee cittadine o quant’altro)? Questo punto Grillo lo ha capito benissimo, un pò meno i c.d. partiti tradizionali.
Quando le cose vanno bene, chi comanda, chi gestisce una qualsiasi organizzazione, sia essa una società, un’azienda o una nazione, gode generalmente di molta libertà di manovra. Quando cambia la situazione e le cose iniziano ad andare male cambia anche il rapporto tra “rappresentante” e “rappresentato”. La cosiddetta delega o rappresentanza inizia a non essere più “in bianco” ma diventa più puntuale, condizionata, controllata, con una fiducia limitata a 5 anni. Questa e’ una verita’ che dovrebbe essere assorbita dalla política in generale e non da un solo movimento.
Marco Balestri.
Forse Marco tu volevi rispondere a Nedo Bronzi riprendendo la questione degli stipendi dei dirigenti comunali... Comunque sono daccordo con te. Viva Grillo e la sua vera politica.
RispondiEliminaIl MoVimento mette dei semplici cittadini, senza ambizione di carriera politica, dentro le istituzioni senza escludere gli elettori. Anzi gli elettori del MoVimento 5 Stelle devono in prima persona attivarsi, interessarsi, partecipare e proporre nelle vita politica del proprio paese. A Terranuova il MoVimento c'è, è attivo, tanti si stanno avvicinando e questo sta accadendo in tutti i comuni del Valdarno. Non essere professionisti della politica si può, portare avanti idee e proposte è la migliore risposta a questa classe politica che ha fatto del litigio, dell'immobilismo e dell'imbriglio le proprie attività. Marco Bonaccini
RispondiEliminaScusa Marco Bonaccini se mi permetto. Io penso di averti visto, ma non ci conosciamo di persona quindi mi presento, sono Nedo Bronzi semplice cittadino, lavoratore e padre di famiglia. Mia moglie è Katia Faleppi Vice Sindaco e assessore di Terranuova e parlando di lei, mi potresti ovviamente dire, che le mie parole sono inficiate dall’amore e dall’affetto profondo verso di lei, dalla fiducia inattaccabile nella suo impegno, onestà e umiltà.
RispondiEliminaMi potresti specificare ( perché penso che i tuoi riferimenti non siano qualunquisti), se le accuse che rivolgi sono rivolte a chi la politica (..ma secondo me volevi dire la partitica..perchè penso che politica la stia facendo anche tu) la fa per professionismo o chi come per esempio Katia o nel mio piccolo, anche io, ha interpretato nella modesta e parzialissima azione, quello che hai detto in testa al tuo intervento?
Katia per esempio, faccio riferimento a lei così non temo che qualcuno possa meglio di me conoscerla, è una semplice cittadina, dipendente di un’azienda dove lavora a tempo pieno da più di 30 anni, senza ambizione di carriera politica, madre di tre figli, che è entrata nelle istituzioni per partecipare alla vita pubblica del proprio paese. Così ritengo ci siano molti degli elementi che siedono nel consiglio comunale, per esempio, o altri che partecipano alla vita politica del paese (da qualunque parte la guardi)…forse non tutti ma, tanti ritengo di si
In questo quadro c’è delle cose che collimano con le tue vedute o l’accusa di una “classe che imbroglia” è un contenitore indifferente dove solo alcuni eletti, per esempio tu e il movimento che rappresenti, hanno la chiave di lettura di chi è “semplice cittadino” della tipologia che dici tu (…i buoni) mentre gli altri sono solo degni di poter rientrare tra la classe dei “cattivi”?
Grazie se hai voglia di rispondere perché io guardo con molto interesse a quello che fa il tuo movimento.
Un saluto cordiale
Nedo
Marco è chiaro che considero importante conosce gli stipendi. Ma il vero e unico deterrente è avere pubbliche le dichoarazioni dei redditi di amministratori, dirigenti e persone nominate nelle società e negli enti.
RispondiEliminaCaro Nedo è un piacere poter spiegare. Chiaramente la critica maggiore è fatta ai politici di professione, anche se nel "piccolo" un comune ci possono essere situazioni paragonabili. Non è difficile scorgere bei consigli comunali della vallata persone che sono sl terzo o quarto mandato, o dopo 10 anni in comune hanno fatto carriera. A livello locale secondo il mio personale modo di vedere mancano degli strumenti che permettano avere la massima trasparenza in ogni azione amministrativa, esempio l'anagrafe degli eletti. Non credo di avere la risposta a tutti i problemi, ne io ne nessuno, quello che posso offrire sicuramente è la volontà propositiva di dialogo per cercare soluzioni ottimali nell'interesse comune. Spesso manca il dialogo sia con i cittadini, e in seconda battuta tra amministratori. Spero di averti soddisfatto altrimenti chiedo pure. Marco Bonaccini
RispondiEliminaProprio come ha fatto l'amministrazione di Terranuova,che, oltre a pubblicarlo su Comune informa, ha anche ripetuto tali dati in uno degli ultimi consigli comunali, rilasciando a tutti i presenti e alla stampa una tabella con tutti i compensi dell'amministrazione, forse Ettore era impegnato on altre attività e non ha potuto o voluto assistere agli ultimi consigli comunali. Un saluto
RispondiEliminaGrazie Marco Bonaccini della risposta a volte diventa difficile “scrivere” tutto ciò che sarebbe molto meglio affrontare in un confronto più diretto. La VdM ci offre la possibilità di incontrarci su temi vicini e lontani ma che comunque ci riguardano e per questo occorre ringraziare chi si impegna a proporci argomenti settimanali. Sarebbe bello tentare la via qualche volta anche un confronto aperto e verbale, un confronto civile per spiegarci e spiegare ciò che si pensa, senza canoni preconfezionati, con rispetto. Sarebbe bello riavvicinare la gente ai problemi materiali e più reali, chissà nella bella aula consiliare, inventare ogni tanto un appuntamento senza colori o ideologia né partiti né movimenti, solo la gente che ovviamente porterebbe le sue idee e le proprie tendenze (io mi autotasso per contribuire a pagare l’affitto della sala). Chissà (a parte gli scherzi) un’idea anche per gli amici della VdM. Ciò che dici è condivisibilissimo, ma mi sembra che, per esempio a Terranuova( se forse si esclude il Sindaco per il fatto che è stato Dirigente Comunale), tutto il Consiglio goda dei requisiti che descrivi tu o mi sbaglio?
RispondiEliminaCiao a presto per stringerci la mano per Terranuonva
Nedo
Beh, dopo due mandati e innumeroveli pressioni, in un periodo di sdegno generalizzato per la classe politica l'amministrazione Amerighi (minoranza nel paese) ha reso pubblici i dati sui compensi degli amministratori. Un c'è male direi.
RispondiEliminaA Marco e all'ultimo anonimo ribadisco che, naturalmente, considero la trasparenza sui compensi, non parole nei consigli ma pagine nei siti, estremamente importante, il primo passo. Ma senza l'anagrafe degli eletti, è di facciata. Io chiedo di poter controllare i redditi, tutti, e i patrimoni degli amministratori e di avere una visibilità più generale di quelli dei familiari diretti. Certo è una invasione nella privacy ma non lo ha ordinato il medico di fare l'amministratore o di accettare la carica di Presidente o direttore. Certo anche questo non garantisce al 100% ma l'opinione pubblica può e deve arrivare sin qua. Io accetto ogni critica, ma la facile ironia che punta a nascondere la non volontà, almeno qui, dove scrivendo si dovrebbero anche più facilmente valutare le parole che si usano, mi sembra veramente una perdita di tempo.
RispondiEliminaNedo fa un discorso interessante e accattivante. Io credo però che ognuno debba fare la sua parte, per il ruolo che ha. Ricordo una giovane parlamentare, sconosciuta ragazza, che appena eletta disse:"Sto zitta perchè non so nulla e debbo imparare". La Repubblica, la Res Publica, non può permettersi questi stage. Nè da un punto di vista economico nè tantomeno sotto quello operativo. Il programma enciclopedico di Prodi fù giustamente foriero di un disastro elettorale. Qualcuno se vuole può testimoniare, quando a queste amministrative si preparò il programma, io, e non ricordo se anche altri ma sicuramente sì, cercai di distinguere le cose che un amministratore deve fare per definizione, ad esempio le manutenzioni, dagli obiettivi nuovi. Senza riuscirci. Così come cercai da dare un ordine di fattibilità e priorità, senza riuscirci. Fù un errore politico. Così come è un errore politico non riuscire ad modificare man mano che cambia la realtà i punti di priorità e fattibilità. Adesso mi sembra ci si sia arrivati, ma con un elenco di priorità che a mio parere fanno totalmente a cazzotti con le priorità di noi cittadini. Io credo che il processo di coinvolgimento e ascolto dei cittadini debba essere esattamente rovesciato: tu mi hai votato, hai creduto in me, io ho un progetto, te lo espongo e ascolto la tua opinione per migliorarlo.
Questo significa però, Nedo, avere un progetto ed essere disponibili a modificarlo, integrarlo, arricchirlo, abbandonando l'autoreferenzialità che troppe volte ci fa dire che abbiamo questo migliore di tutti, quello assolutamente perfetto, quell'altro immodificabile.
Incuriosito, ho cercato i compensi degli amministratori nel sito, ma non li ho trovati. In compenso ho trovato Enrico Gori Presidente delle Fornaci.
RispondiEliminaCiao Ettore, probabilmente (anzi sicuramente) non sono in grado di parlare il politichese come te e, riconoscendo, i miei limiti ti prego, se ti va, di tradurmi in un linguaggio più semplice la tua interessante dissertazione. Infatti, conoscendo appena appena un po’ meglio la grammatica, riconosco in quei due “però” riportati un po’ dopo e un po’ prima del mio nome, una congiunzione coordinante avversativa che nella parti del discorso introduce di solito un’opposizione.
RispondiEliminaSe così fosse potresti declinare in che parte dei concetti da me espressi o in atti, comportamenti e idee, potrei aver espresso modalità diverse dalla disponibilità concettuale e culturale alla modifica e all’arricchimento di un progetto (politico). Dove e quando, sempre che quei “però” fossero rivolti a me, avrei posto in essere condotte autoreferenziali e infine se e quando potrei non aver fatto la mia parte (sempre facendomi sapere quale e in che cosa consiste questa parte).
Siccome ho sempre elevato a valore le cose che dici, come per esempio la voce e la partecipazione dei cittadini alle scelte (rammento a dimostrazione di ciò la mia critica posizione sull’Unione di Comuni e sulla modalità di arrivo alle decisioni in merito a questa variazione istituzionale) sarebbe per me interessante e rivelatore se avessi avuto il disgraziato effetto di produrre una lettura (per quei pochi a cui possono interessare) delle mie posizioni.
Ti ringrazio e ti saluto
Nedo
Corsi e ricorsi storici. Di anagrafe degli eletti/nominati e di pubblicazione delle loro dichiarazioni dei redditi parlammo all’ inizio di settembre 2010 proprio discutendo del Movimento 5 Stelle.
RispondiEliminaLa mia opinione su questo non-partito l’ ho espressa sul blog il 29 maggio dell’ anno scorso e la confermo. Aggiungo che visito spesso il sito del M5S di Arezzo, del quale apprezzo ricchezza d’ informazione e trasparenza.
Condivido la voglia di confronto di Nedo e appoggio la sua proposta di incontri periodici nella sala consiliare. Non sarebbe però male se intanto qualcuno della Giunta o del gruppo di maggioranza replicasse alle questioni che da due settimane, con lucidità e chiarezza, Ettore va ponendo.
Silvio Cazzante
Ettore ha ragione. La Res Publica non può permettersi incompetenti-ignoranti (vedi interviste delle Iene all'uscita delle due Camere), ma non può permettersi neanche ladri o inquisiti(vedi direttamente la lista dei deputati e dei senatori), massoni (rivedi la stessa lista dei deputati e dei senatori) e tutti gli enti inutili sputtanasoldi che ci teniamo sul groppone.
RispondiEliminaMenomale ogni tanto passa ì giro d'italia.. Armeno si riasfarta du strada!
RispondiEliminaPer leggere Nedo Bronzi e Ettore Ciancico ci vuole una settimana di ferie !
RispondiEliminaEnrico Cassa Di Sintegrato....sei il piú forte
RispondiEliminaUn abbraccio sincero
Nedo