martedì 6 dicembre 2011

"SALVA ITALIA".....E VOI CHE NE PENSATE?


La manovra "Salva Italia" salverà gli italiani?
Tutte le forze politiche riconoscono la pesantezza del pacchetto, ma al di là dei richiami a dei fumosi miglioramenti, annunciati più per dovere di mestiere che per concrete proposte da presentare, questa ennesima correzione ai conti pubblici è l'ulteriore sacrificio che si chiederà agli italiani per tirar fuori dal pantano finanziario questo sciagurato Paese.
Certo è che l'amara medicina che tocca prescrivere è una responsabilità politica non di poco. Alla stessa maniera ci si rende conto che il tempo delle dosi omeopatiche è ormai scaduto. Eppure nel fondo delle questioni, c'è un aspetto da non sottovalutare: Piazza Affari, le Banche - ormai protette dallo Stato - e la finanza internazionale hanno dimostrato un forte apprezzamento per la via di uscita indicata da Monti.
In attesa del secondo capitolo sul lavoro, tutto adesso ruota intorno a pensioni, casa e accenni ad una tassazione sul lusso.
Voi che ne pensate?

8 commenti:

  1. La manovra è iniqua, non c'è traccia di lotta all' evasione e patrimoniale. Si vuole far cassa non rivalutando le pensioni e non mandando in pensione chi ci dovrebbe andare. Una vergogna italiana. Faccio un esempio di come la manovra inciderà su alcune famiglie. Un operaio in mobilità della fiat che doveva andare in pensione a metà 2012 adesso non potrà andarci e anzi dovrà pagare i contributi previdenziali da solo per almeno due anni. Due anni senza stipendio e con il fardello di pagare i contributi da solo! Ma siamo pazzi?? A queste condizioni meglio fallire.

    RispondiElimina
  2. Caro Andrea è tutto vero e anche io spero che la norma su coloro che avevano aderito alla mobilità e adesso si trovano col culo per terra venga abolita, ma oltre questo si poteva fare di più? pensi davvero che la lotta all'evasione nel breve periodo possa dare buoni frutti? ci vuole il penale, ma l'arresto in flagranza di reato e 10 anni di carcere no i condoni!

    RispondiElimina
  3. Patrimoniale! Questo da soldi subito. Paga di più chi ha di più. Perché si incide sempre su operai e pensionati. Manovra vergognosa.

    RispondiElimina
  4. Io ho percepito due diversi momenti della situazione che stiamo vivendo. Uno riguardava la fine del governo Berlusconi accompagnata dall’apice negativo degli indicatori della crisi come declassamento da parte dell’agenzia di rating, spread disastroso tra i nostri BTP e bond di riferimento emessi da paesi a basso rischio. Qui c’è stata l’attesa da parte della gente,l a condivisione dell’azione del Presidente della Repubblica, l’aspettativa che il governo del paese, affidato per un periodo ad esperti dotti nell’economia ma “indipendenti” dalla pressione partitica, potesse finalmente intraprendere un processo rigoroso, grave ma equo, atto ad avviare azioni che ci portassero fuori dalla crisi. Noi tutti siamo stati in quei momenti, consapevoli che sarebbero state emanate norme pesanti che avrebbero colpito il nostro stile di vita. Però c’era una sorta di unità, di comunione nel sacrificio, consapevoli ognuno di fare la nostra parte, anzi pronti a fare la nostra parte perché componente di un peso che sarebbe stato distribuito su tutta, ma proprio tutta la comunità, anche su coloro che da sempre avevano avuto privilegi mai attaccati dalla politica.
    Il secondo momento è stato dopo i provvedimenti di Monti. Da prima non abbiamo compreso bene, poi ci siamo resi conto del rigore e della pesantezza della manovra, quasi 3.000€ di media a famiglia per anno. L’azione varata è importante, il reperimento di risorse enorme ed adeguato a quanto richiesto dal mondo e dall’Europa per non contribuire a far saltare gli equilibri della moneta unica. Ma di unica cosa via via ci siamo resi conto, che per avere sicurezza di questo reperimento il denaro veniva preso da chi dava certezza di approvvigionamento, cioè dai soliti contribuenti, alzando imposte regressive e quindi maggiormente a carico dei ceti più poveri e aggredendo anche quello che è il ceto medio che da sempre ha onestamente e maggiormente contribuito ai conti pubblici. Poco è stato fatto per far contribuire tutti, pochissimo per andare contro l’evasione fiscale. Occorre ancora più coraggio. Le regole economiche e finanziarie sono cambiate, sono saltate anche alcune conoscenze classiche dei mercati, allora gli esperti, gli stessi che hanno inventato i derivati, i future, le vendite allo scoperto e le altre leve della speculazione, facendo leva sulla politica, adesso inventino norme nuove che non vadano sempre a carico della base sociale del mondo.
    Occorre, a mio avviso farlo urgentemente e se la politica non facesse passare questa innovazione, noi dobbiamo saperlo perché attraverso le elezioni (l’unico strumento che ci rimane) possiamo avere coscienza di chi può meritare veramente la responsabilità della nostra raprresentanza.

    RispondiElimina
  5. Tornare al voto senza aver cambiato la legge elettorale e soprattutto rinterzato il numero di parlamentari sarebbe come andare a Roma e non aver visto il Papa!

    RispondiElimina
  6. Ho letto da qualche parte che se la riforma delle pensioni in maniera seria fosse stata cominciata 12 ani fa non saremmo costretti adesso a dover intervenire così pesantemente. Mi dice qualcuno che cavolo hanno fatto finora i parlamentari vari che è un ventennio che vanno nei salotti buoni televisivi a pontificare (D'Alema, Bersani, Fini, BErlusconi, Gasparri, Rutelli, Veltroni, La Russa etc....) sindacalisti compresi

    RispondiElimina
  7. Sono molto d'accordo con l'ultimo anonimo. Siamo sull'orlo del burrone e dobbiamo sapere che ci siamo arrivati perchè ci siamo baloccati, tutti. I partiti, anonimo, sono come noi. Furbetti, poco attenti a rispettare le regole, egoisti, superficiali. Cicale e non formiche.
    Questo ci a portato sull'orlo del burrone. Questo è il nocciolo dei problemi, il resto sono chiacchere. Non ha senso la polemica sulla legittimità del governo. La Costituzione dice che il presidente del consiglio è nominato dal Presidente della Repubblica e il governo è votato dal Parlamento. Così è stato. Così è stata evidente l'impotenza e la crisi di questo sistema di partiti. Tutti ne usciranno diversi da come ci sono entrati.
    Che fare? Metterci la faccia, scegliere di cambiare, capire che questa situazione va gestita per gli spazi che offre, pochi, e principalmente costruire il futuro. Con toni e pratiche diverse. A tutti i livelli, a Roma come a Firenze come a Terranuova.

    RispondiElimina
  8. Più che metterci la faccia (mi riferisco all'ultimo post), bisognerebbe cambiarle....le faccie! Questa manovra fa schifo. Premia le banche (da ora in poi si pagherà tutto con le carte di credito,) le stesse che hanno causato questa crisi, premierà Berlusconi con il regalino delle frequenze gratis, premierà i grandi evasori, premierà la casta politica, la casta dei giornali ecc.. Ci rimetteranno sempre i soliti. E' ora di incazzarsi! Se aspettiamo il che lo facciano al posto nostro i politici, stiamo lustri! Loro (i politici a tutti i livelli) o sono già in pensione, o avranno il vitalizio, o verranno reciclati, o torneranno (dopo le loro non entusiasmanti esperienze politiche) a lavorare nelle banche, nelle università o in uno degli altri posticini "al caldo" dai quali provengono.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.