Caro Babbo Natale,
dato che in questi giorni sarai sommerso di lettere e impegnatissimo a selezionare regali da mettere nel sacco per la tua notte brava da corriere espresso con slitta (stavolta tra l'altro ti troverai benissimo, è caduta un bel po' di neve e le tue renne andranno alla grande) non voglio appesantirti ulteriormente il lavoro. Quindi, piuttosto che scriverti le cose chi mi piacerebbe ricevere, ho deciso di inviarti l'elenco di quello che non vorrei più..
A cominciare da questa strana moda di chiamare le cose con un nome diverso: uno che cambia idea perché riceve qualcosa in cambio non può definirsi responsabile (ma venduto), uno che picchia un poliziotto non è uno studente che manifesta (ma un violento), uno che versa una somma di denaro nelle tasche di una donna in cambio di prestazioni sessuali non è un affascinante conquistatore (ma un puttaniere, ops! scusa..) e la ragazza in questione non è di certo un' escort.
Ma dai Babbo, ora che è di dominio pubblico il fatto che certi personaggi vanno a puttane (ops! scusa di nuovo..), abbiamo inventato un nome elegante di chiamarle. Ci manca di ribattezzare l'assassinio in "gentile invito a un'esistenza ultraterrena anticipata"..
Uno che si siede in parlamento senza essere scelto dal popolo non è un eletto (ma un nominato). Una cifra di denaro che paghi sistematicamente tutti gli anni senza avere la possibilità di scegliere se farlo o meno, non è un abbonamento (ma una tassa). Uno che risponde a un solo capo, obbedisce a un solo padrone, difende a prescindere le posizioni di una sola persona alla quale deve una casa, una macchina, uno stipendio o una carriera non è un giornalista, né un conduttore o un parlamentare, né un senatore o un amministratore pubblico (ma un lacché). Un gay non è una persona diversa (ma uguale a me, a te, pure a quella befana della Befana). Uno straniero non è un delinquente (ma un uomo nato in un altro Paese).
Caro Babbo.. Non vorrei più sentire parlare di toghe rosse, di comunisti, di fascisti, di intercettazioni, di arresti preventivi, di notti al gelo sull'A1, di paralisi delle FS, di emergenze gestite male, di crolli di palazzine, di esplosioni e incidenti su lavoro, di immunità, di case a Montecarlo e di mignotte in Sardegna (ops! scusa.. e tre!). Ma di aiuti a chi oggi non riesce a vivere, di posti di lavoro, di fiducia nelle nuove generazioni, di mutui più agevoli per le famiglie, di assistenza agli anziani, d'impegno politico, di responsabilità civile, di senso dello stato.
Caro Babbo.. Non vorrei sentire più parlare di arresti preventivi, al limite di dimissioni preventive dell'attuale classe politica, incapace di cogliere la natura delle reali esigenze del Paese. Non vorrei più vedere drammi personali sbattuti per mesi sulle prime pagine dei giornali, pronti poi a essere dimenticati alla successiva tragedia familiare.
Caro Babbo.. Ti ringrazio perché so quanto sei buono e qualsiasi dono metterai sotto il mio albero, mi andrà bene.
Però se stavi pensando a "Il cuore e la spada" ti prego almeno per quest'anno di rivedere i tuoi progetti.
O il cuore.. O la spada.. Perché tutti e due insieme proprio non riesco a mandarli giù!
Buona notte di Natale..
Emmanuele
Lo spassosissimo articolo di oggi tocca anche una questione che avevo sollevato in un commento alla discussione della scorsa settimana. Continuo qui il discorso provando a rispondere ad Alessandro:
RispondiEliminaMi inorridivano (e mi inorridiscono ancora) le parole di Gasparri di questi giorni, in quanto ci leggevo una volontà di imbavagliare il dissenso ed Alessandro sottolineava il fatto che le parole del ministro erano inserite in un contesto che non avevo citato e che io, nel mio commento, non avevo preso le distanze dalle violenze di piazza.
1) Il contesto credo sia noto: un governo traballante e impaurito dal dissenso (e più in generale, una politica distante da chi cerca risposte)
2) Che la violenza sia da scongiurare penso sia del tutto scontato in una società civile (alla quale apparteniamo). Non ritengo necessario riportare ogni volta una lista infinita di premesse prima di esprimere un'opinione e di atti dai quali prendo le distanza. Spero tu mi creda: non sono un violento… Lo davo davvero per scontato. Pensavo davvero di potermi permettere di tralasciare certe premesse ed essere un po’ più diretto visto che non sono ne premier, ne ministro ne parlamentare e non è che faccio dichiarazioni pubbliche a milioni di persone… al massimo le leggono un centinaio di amici del blog.
Due provocazioni:
a) Perché quando ci sono un milione di persone pacifiche che manifestano il proprio dissenso la politica “strumentalizza” dicendo che son comunque una minoranza e altri 59 milioni erano a casa?
b) Perché quando vengono raccolte 3 milioni e mezzo di firme per il referendum sull’acqua pubblica queste manifestazioni democratiche cadono inesorabilmente nel dimenticatoio?
Ditemi come si fa, in Italia, ad esprimere la propria opinione e ad essere ascoltati.
E non rispondetemi “attraverso elezioni democratiche” perché quelle, come giustamente fa intendere oggi emmanuele, sono nomine partitiche con liste bloccate. Chi voti voti, chi va in Parlamento si sa già..
E’ per questo che le manifestazioni (pacifiche, chiaramente!) dovrebbero essere COCCOLATE e ASCOLTATE da chi fa politica e non CRIMINALIZZATE.
Gasparri, a mio avviso, fa il furbo. Non vuole nessuno che manifesta. Non vuole nessuno che dica la sua. Non vuole nessuno. E a me non è piaciuto.
STREPITOSO!
RispondiEliminaComplimenti davvero a Meme...
e siamo messi di nulla un capisce nemmeno icché fa!
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=Xt2nSsyV-70&feature=related
Mi piace, molto. Bel pezzo Meme.
RispondiEliminaCaro Babbo Natale è tanto che non ti scrivo ma spero ti ricorderai di me. Vorrei che tu mi portassi un paese dove:
RispondiEliminachi deve ricevere una raccomandata non deve inseguire il postino e fare 1,15 ore di coda solo per presentare reclamo (contro di lui)
chi legge i giornali capisca qualcosa di quello che succede
chi imbocca l'autostrada sia sicuro di essere in un territorio controllato e non debba pensare di essere nel Sahara
chi pensa che la politica sia contribuire al bene pubblico non debba dire ma chi me lo fa fare
chi fa la raccolta differenziata possa dire così la mia discarica non puzza e non sversa
chi si addormenta possa sognare speriamo che nevichi senza che sia un incubo
chi si guarda attorno non debba dire ma perchè non sono nato in Svizzera, in Germania, in Inghilterra, in Francia, negli Stati Uniti e qui mi fermo ma potrei andare avanti
chi pensa al governo del Paese non debba poi andare a confessarsi
chi ha voglia ce la può fare, perchè la voglia e la grinta e la passione vengono valorizzate
Babbo Natale non mi dire che ho pretese assurde, non ti chiedo il sol dell'avvenire, vorrei solo un po' di progresso, responsabilità, partecipazione.
Il pdl di Terranuova si è sciolto come neve al sole?
RispondiEliminasi grazie al Sindaco che va a zappare in piazza...
RispondiEliminaLucacci lo aveva accennato nel suo testo di novembre sulla crisi economica... Qualcuno lo capì, altri pensarono ad un post autoreferenziale ma era chiaro che questi ultimi avessero la vista corta...
RispondiEliminaGrande Emmanuele, vuoi sapere le risate di Babbo Natale sulla slitta con le renne quando leggerà la lettera. Mi piace l’idea di scrivere a Babbo natale, tra l’altro con Anna e Irene piccole siamo nella fase giusta, quella dove si dicono le bugie più grandi alle più fantasiose domande sull’argomento .
RispondiEliminaPartecipo volentieri e allego qualche richiesta, condividendo le tue e quelle di Ettore del quale mi permetto di allungare l’elenco del paese che vorrei:
Bene….. mi piacerebbe avere un paese:
dove quando si discute delle cose non si guardi al come se ne parla ma al perché è utile parlarne;
dove sui problemi da affrontare non si attivi lo scarica barile ma ci si rigirino le maniche per fare;
dove quando ci raccontano di statistiche non ci venga da pensare meno male ci sono Grecia e Portogallo;
dove non essere orgogliosi se nelle classifica sulla corruzione mondiale siamo 67esimi dopo il Ruanda e prima della Georgia;
dove se uno si vuol fare un’idea su un fatto avvenuto non sia costretto a fare la sintesi di sette telegiornali;
dove uno la domenica sera non vada a letto schifato/incazzato per aver visto e ascoltato le cose che accadono in Italia su un programma di Rai Tre e si addormenti con l’idea che tanto non cambierà mai niente.
Per quest’anno fermiamoci qua, non vorrei sembrarti esoso…però, caro Babbo Natale, non fare il furbo e non rifilare a me “Il cuore e la spada” che pensavi di regalare a Emmanuele e visto che ci sei fai vincere lo scudetto alla nostra Fiorentina …ma lì siamo nel settore miracoli e quello a cui chiedere non sei tu.
Ci vediamo il 24 notte e non ci rompere la tazza di latte che Anna e Irene ti prepareranno come facesti lo scorso anno.
Paolo B
Complimenti per la letterina e per i buoni intenti in essa contenuti. Mi associo volentieri agli apprezzamenti ed ai contributi di Ettore e Paolo.
RispondiEliminaIl tono spiritoso, piacevole e divertente consente anche di riflettere con serenità su come sarebbe bello discutere sulle cose con rispetto reciproco contribuendo molto più a costruire la realtà in cui viviamo mentre molto spesso preferiamo propendere a demolirla.
Grazie Emmanuele e tanti Auguri di Buon Natale a tutti.
P.S. Babbo Natale “il cuore e la spada” che hai tolto dal camino di Emmanuele e Paolo non ti venga in mente di portarlo verso la Cicogna. Ti ringrazio per l’attenzione e invece del solito bicchiere di latte ti faccio trovare un bel cappuccino caldo.
Nedo Bronzi
Alla fine questo cerino (il cuore e la spada) rimarra' in mano a qualcuno? Buon Natale a tutti, PB
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