martedì 13 luglio 2010

VI cediamo la nostra panda Verde


Proveremo ad affrontare nelle prossime settimane gli effetti che il DL 78/2010 avrà sui bilanci e sui servizi dei comuni. Oggi serviamo comunque un gustoso antipasto pubblicando la lettera aperta di Domentico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano, indirizzata al Governo (link: http://www.domenicofiniguerra.it:80/?p=1723&sms_ss=facebook)

Cogliamo l’occasione per una precisazione: il 1° giugno pubblicammo un articolo dal titolo “Nel paese delle auto blu” dove indicavamo un numero spropositato (ed errato) delle auto blu presenti in Italia. Premesso che tuttoggi è sconosciuto il numero di suddette auto di servizio il concetto, ripreso anche dalla lettera di Finiguerra, non cambia. Correggeremo il numero delle auto blu quando saranno dissipate le nebbie sull’argomento. Facciamo gli auguri al Ministro Brunetta e al suo staff impegnato, tuttora, nell’opera di conteggio…

Egregi membri del Governo, perdonate questa mia informale lettera, che potrà apparire sarcastica, ma è in realtà molto meno irreale, molto più giusta e concreta e molto più vicina alle regole del buonsenso rispetto alle soluzioni per la crisi che state proponendo al paese.

Avete confezionato una manovra economica da 24 MLD di Euro. Ce lo chiede l’Europa. Ce lo chiede il mercato. Ce lo chiedono le banche.Ce lo chiedono le imprese. Ce lo chiedono tutti. Bene, bene…

Pare che gran parte dei tagli sarà riversata sugli enti locali, Regioni e Comuni. Questi ultimi, ve lo dico per esperienza ormai quasi decennale, sono già quasi al collasso.

Saranno lacrime e sangue. Servizi tagliati. Ticket sanitari. Tariffe in aumento. Blocco del rinnovo dei contratti per infermieri, insegnanti e tutti i dipendenti pubblici.

Nelle famiglie normali, quando si deve decidere cosa tagliare per arrivare a fine mese, per prima cosa si elimina il superfluo, e solo alla fine si arriva a ridurre da 80 a 50 grammi la porzione di pasta per ciascun componente.

Nelle famiglie normali, prima di tirare la cosiddetta cinghia e mettersi a dieta, per trovare 100 euro per una spesa di sopravvivenza, si metterebbe in vendita la seconda auto. E se fosse possibile andare a lavoro a piedi, in bici o con i mezzi pubblici, si metterebbe in vendita anche la prima. E se necessario si metterebbe in vendita pure il box…

Nelle famiglie normali. E in Italia? Nella grande famiglia di cui voi dovreste essere buoni padri di famiglia? I 24 MLD di euro necessari alla manovra, li state cercando tagliando anche le prime, le seconde, le terze…le millesime auto blu? No?

Alcuni giorni fa è circolata una notizia poi rivelatasi, pare, una bufala. Ovvero che l’entità della manovra che avete proposto e che tanto sta facendo dibattere il paese sarebbe stata quasi completamente coperta da un unico taglio: quello delle auto blu. In rete girava la notizia che le auto di rappresentanza sarebbero 629.120 e che ci costerebbero 21 MLD di euro all’anno. Spese dovute ad autisti, carburante, pedaggi autostradali, leasing e noleggio. In realtà, in questo calcolo erano computate tutte le auto di servizio, di tutti gli enti pubblici. Ambulanze e volanti comprese.

Ciononostante, credo che un sacrificio, anche solo simbolico, da parte vostra possa essere un buon modo per dare il classico esempio e dimostrare con i fatti che le facce tanto contrite, che si mostrano e ostentano in conferenza stampa quando si illustrano i tagli che dovranno subire gli italiani, sono sincere ed autentiche e che portano, appunto, anche ad… autolimitazioni.

La scorsa settimana, in occasione di una manifestazione pubblica contro la privatizzazione dell’acqua e la cementificazione del territorio, ho avuto modo di girare a piedi attorno ai palazzi della politica e sono rimasto davvero impressionato dalla quantità (e qualità!) di auto di rappresentanza. Centinaia di metri di carrozzerie lucide e vetri scuri. Centinaia di autisti con occhiali a specchio. E che sgommate!!!

Detto questo, lo confesso! Anche il Comune di Cassinetta di Lugagnano ha la sua Auto Blu. E’ una Panda Verde. La utilizziamo e guidiamo personalmente in tre. Io, il capo dell’ufficio tecnico e il messo comunale.

Però, e quì viene la nostra proposta, abbiamo deciso di metterla a vostra disposizione. Noi andremo in bici, a piedi, con i mezzi pubblici o con i nostri mezzi. Non è un grosso sacrificio. Anzi, le prime tre soluzioni fanno anche bene alla salute fisica o mentale.

Con grande dispiacere, ma vi cediamo la nostra Panda Verde. Per me è come una sorella! Ma ad un patto. Che voi rinunciate ad almeno una Lancia Thema con A/C e Frigobar.

Facciamolo. Un bel patto. Ma per una volta non lo chiamiamo con il nome di una pietanza, come spesso accade quando siglate accordi e alleanze varie di cui vi rendete protagonisti. Potremmo chiamarlo il Patto della Sobrietà. Suggellato da una NON CENA.

Sarà per noi un onore vedere al TG1 la nostra verde ammiraglia da 900cc, con la scritta COMUNE DI CASSINETTA DI LUGAGNANO, giungere a Palazzo Chigi. Fermarsi davanti al portone. Aprire le sue porte anteriori (ci sono solo quelle), ribaltare il sedile lato passeggero e far sgusciare fuori con un gesto sobrio ma elegante un sorridente Ministro del Governo o ancor meglio un supersorridente Presidente del Consiglio.

Sarebbe davvero un onore per tutti i cittadini italiani vedere finalmente i loro rappresentanti nelle istituzioni dare il buon esempio. Con speranza, saluto

Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano

P.S. Se la nostra (vostra) Panda Verde non dovesse partire al primo colpo, basta bisbigliargli all’orecchio sinistro, vicino al cruscotto, due semplici parole: Basta Cemento! Certi vizi ambientalisti sono duri a morire...

15 commenti:

  1. Leonardo Migliorini ( capogruppo Centrosinistra per Terranuova )martedì, 13 luglio, 2010

    Purtroppo devo condividere a pieno i pensieri e le parole di questo sindaco. La manovra che si sta profilando all'orizzonte è quanto di più iniquo si potesse realizzare. Berlusconi si vanta di non aver messo le mani nelle tasche dei cittadini... ma in realtà costringerà gli enti locali a farlo oppure a tagliare i servizi sociali e previdenziali, nonchè a bloccare appalti ed investimenti!!!
    La minaccia dei sindaci, durante le proteste davanti a Montecitorio, di rimettere le proprie competenze allo stato è l'ennesimo e l'estremo grido di allarme e di protesta contro una manovra che rischia di distruggere gli enti locali.
    Non a caso molti governatori di centrodestra criticano la manovra e ne chiedono un radicale cambiamento.
    Questa manovra, insieme al Patto di Stabilità sta strangolando i comuni virtuosi che hanno invistito sul loro territorio, mentre invece a comuni come Roma e Catania che hanno debiti astronomici si danno deroghe e milioni di finanziamenti.
    Questa è una manovra che non tocca assolutamente i redditi alti e altissimi o le rendite fondiarie o i benefit dei politici. Berlusconi aveva promesso di tagliare le provincie, dov'è questo taglio, dove le sue promesse di equità.
    Le persone iniziano a risparmiare su ciò che mangiano, il comune ha sempre più richieste di aiuti alimentari. Aiuti che in maggioranza provengono da cittadini italiani e non da extracomunitari come la Lega vorrebbe far credere.
    Secondo noi del Gruppo Centrosinistra per Terranuova la lotta contro una manovra fatta in questo modo dovrebbe essere trasversale a tutti i gruppi del consiglio comunale.
    Più volte abbiamo invitato, e continueremo a invitarli, i nostri colleghi consiglieri della PDL a protestare contro leggi di questo genere (decreto Ronchi, Patto di Stabilità) anche se fatte da un governo che ha i loro colori politici ! Purtroppo finora la loro risposta è sempre stata negativa, ci auspichiamo che almeno vogliano condividere la protesta contro questa manovra.

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  2. La PDL ha sempre i soliti metodi, critica, denigra controlla i media e fa apparire una realtà diversa da quella che è .... ma non durerà a lungo ..... berlusconiani state affossando questo paese, smettetela !!!!

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  3. Tale Domenico Finiguerra (fino a qualche giorno fa a me perfetto sconosciuto) si dichiara politico e amministratore indipendente "di orientamento progressista"(se andate sul sito del comune di Cassinetta di Lugagnano scoprirete chi è questo giovane sindaco http://www.comune.cassinettadilugagnano.mi.it/template.php?pag=3).
    Questo per dire che la lettera, sebbene esplicitamente indirizzata al governo sembra piuttosto puntare il dito certamente verso una manovra economica poco "equilibrata" ma anche, e forse soprattutto, verso una politica che ha perso il senso del pudore e della realtà.
    Il passaggio sul PATTO DI SOBRIETA' è semplicemente geniale e coglie nel segno il vicolo cieco che hanno imboccato i nostri politici.
    Il vaso è colmo? Speriamo.. Una cosa è certa: se si legge i titoli di giornali di questi giorni scappa da piangere..

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  4. Il punto è proprio questo, ha ragione Francesco, che forse dicendo che nella lettera si punta il dito contro una politica che ha perso sempre più il senso del pudore e della realtà dimentica di dire che tale politica sta subendo un distacco sempre maggiore dalla gente. Secondo me la manovra, seppur necessaria, è iniqua e severa solo con alcune categorie di cittadini. Ma siamo proprio sicuri che i nostri enti locali abbiano fatto un passo importante verso quel senso di sobrietà che gli viene richiesto e che anche se non gli fosse richiesto dovrebbe seguire?. Un esempio per non dilungarmi troppo: possibile che nel parlamentino regionale siedano 55 consiglieri, più della metà dei Senatori degli Stati Uniti d’America (100)? Una drastica riduzione degli stessi non sarebbe stato un bell’esempio di sobrietà? Per me lo sarebbe stato. La situazione non è per tutti la stessa, alcuni comuni erano già all'osso prima della manovra che gli toglie anche quello. Parlavo con alcuni amministratori di comuni piccoli, mi dicevano che è frustrante ricoprire quel ruolo, non c'è spazio per investimenti, non si riesce a dare risposte ai bisogni dei cittadini. Il vaso caro Francesco credo sia colmo, ma di tracimare ancora non se ne parla.
    Paolo Bizzarri

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  5. Pur rispettando il grido di allarme del Sindaco di Cassinetta di Lugagnano, credo che dovremmo fare un po' di chiarezza sulla manovra e lo farò prendendo spunto da un'analisi fatta dal sito “lavoce.info” del prof. Tito Boeri che non è certo di cdx.
    1- la manovra è di € 24.965.000.000 che impatterà per € 12.036.000.000 nel 2011 e per € 12.929.000.000 nel 2011.
    2- non è una manovra incentrata sui tagli, infatti il 40% è costituita da maggiori entrate, soprattutto lotta all'evasione fiscale.
    3- il taglio ai comuni sarà di € 4.000.000.000 mentre quello per le regioni di € 8.500.000.000, le provincie saranno intaccate per soli € 800.000.000.
    La cifra che interessa le regioni è pari circa al 4% del totale della spesa e nell'accordo che è stato trovato la settimana scorsa con il governo, sia le regioni che gli enti locali potranno risparmiare in ogni capitolo di spesa e non esclusivamente in quello in cui si verificheranno i mancati trasferimenti. Questo vuol dire che essi potranno tagliare le spese effettivamente inutili, come ad esempio le cosiddette sedi "diplomatiche".
    E' una manovra difficile e dura. Ma è necessaria.
    L'alternativa proposta dal PD prevede semplicemente l'aumento dell'imposizione.
    Si poteva fare di meglio. Sicuramente. Il taglio delle provincie, di cui sono fermamente convinto, poteva essere un'alternativa, ma non è di facile attuazione in quanto prevede tra l'altro, anche una modifica costituzionale.
    E' chiaro però, e mi dispiace dirlo per il nostro simpatico Sindaco di Cassinetta di Lugagnano, che comuni come il suo, che sono di piccolissime dimensioni vantando appena 900 abitanti e trovandosi immerso nell'hinterland milanese, nel nuovo scenario economico-finanziario in cui si trovano ad operare, non possono che intraprendere una strada, cioè quella dell'unificazione con altri comuni limitrofi.
    Spostando così l'attenzione ad un comune che conosciamo bene, caro collega Migliorini, cosa si dovrebbe dire? Protestare insieme per cosa? Perchè questa manovra limiterà la spesa del tuo sindaco?
    Ben vengano di queste manovre, che tra l'altro includono per i comuni come il nostro anche la cessione di tutte le partecipazioni sulle società create ad hoc per superare l'ostacolo del patto di stabilità, come la Patrimonio srl.
    Gli interventi del mio gruppo consiliare che sono stati fatti durante la discussione del bilancio preventivo 2010, che il tuo gruppo ha approvato senza colpo ferire, sono chiari nel dire che la protesta va fatta semmai nei vostri confronti. L'aumento della TIA del 24% per le famiglie e per le imprese non deriva certo dalla manovra, che è venuta dopo!
    Così come l'aumento del costo degli oneri di urbanizzazione del 20%, oppure come l'aumento delle tariffe delle rette dell'asilo nido, della mensa comunale e del trasporto scolastico.
    Tutti questi aumenti derivano dalla scellerata scelta del tuo sindaco che ha aumentato il costo del personale di oltre € 1.400.000 dal 2005 ad oggi appesantendo di misura la struttura organizzativa del comune di dirigenti.
    Non contenti avete anche approvato un atto di indirizzo per fare accendere un mutuo di € 10.000.000 alla Patrimonio srl, che è di proprietà 100% Comune di Terranuova Bni, per appesantire la già disastrata finanza del comune con una rata annua di circa € 800.000! Rata che sarà sicuramente pagata con nuovi aumenti impositivi comunali!
    Ma per fortuna c'è questa manovra finanziaria che vi fermerà.
    Molto probabilmente il Sindaco di Cassinetta di Lugugnano se informato di questi fatti, ti scriverebbe per fare a cambio della sua Panda con le nostre due o tre Fiat Idea nuove di zecca!
    Leonardo Lucacci
    Consigliere Comunale PDL Terranuova Bni

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  6. Il Comune di Terranuova è di sicuro in una situazione privilegiata rispetto ad altri comuni che non hanno le stesse entrate straordinarie che arrivano da altre fonti, questo non vuol dire che questa manovra non possa creare difficoltà anche al nostro comune e che si debbano ripensare anche alcune scelte valide finora, tra le quali il sistema organizzativo che il Comune si è dato.
    I dati che Leonardo Lucacci snocciola e che riprende dall’autorevole sito la voce.info, meritano un paio di considerazioni. Innanzitutto il rapporto tagli alla spesa/maggiori entrate. Mi sembra che la lotta all’evasione fiscale è una voce che viene tirata fuori dal cilindro, dal governo di turno (destra, sinistra, centro che sia), quando si vuol fare qualcosa ma non si sa come, una voce di bilancio da allungare o accorciare a proprio piacimento- La lotta all’evasione fiscale è come la ragazza dalle belle ciglia..tutti la vogliono e nessuno la piglia!, la si tira fuori all’occorrenza ma nessuno ci crede. Scrivono Tito Boeri e Massimo Bordignon in un articolo pubblicato sul sito sopracitato in cui commentano i numeri della manovra “Che ci sia tanto da recuperare su questo fronte è indubbio. Il problema è che è impossibile stimare con precisione il valore delle misure di contrasto, tant’è che nella passata legislatura il governo aveva avuto la buona creanza di non inserire le stime nella manovra, considerandole semmai, a consuntivo, come sorprese positive. I numeri su cui conta questa manovra sono, invece, imponenti”. E’ chiaro che la lotta all’evasione è un obiettivo da perseguire con forza, ma non mi sembra opportuno basarci una bella fetta di una manovra così importante. Ma a parte tutte le considerazioni del caso, del fatto ad esempio che le Regioni con la riforma Bassanini si sono viste attribuire delle funzioni e poi si sono viste togliere le risorse necessarie ad adempierle (poco importa se potranno spalmare i tagli anche in altri settori), la conclusione che fanno nello stesso articolo i due economisti è quella che mi lascia più "pensieroso", recita infatti: “chi paga davvero sono i giovani, colpiti dal taglio dei contratti a tempo determinato e dal blocco delle assunzioni e delle carriere nel pubblico impiego (che penalizza soprattutto chi è entrato con salari molti bassi contando sugli scatti di anzianità) oltre che dall’ennesimo rinvio della riforma degli ammortizzatori sociali. Non una, ma due mani, vengono messe nella tasche dei giovani”.
    Capisco le intenzioni del governo e di tutti gli altri governi europei, ma non vorrei che avessimo ancora una volta perso un treno con una manovra pesante ma dai caratteri troppo “eccezionali”, mentre altri ci siano saliti, in corsa ma lo abbiano preso questo treno. Sottolineo però, ancora una volta il richiamo che il Sindaco Finiguerra fa nel suo articolo al Patto di Sobrietà che mi sembrerebbe veramente una buona base di partenza.
    Paolo Bizzarri

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  7. Il blog di Finiguerra merita di essere scandagliato con cura. Vi si trovano buone idee e pratiche virtuose, come quella dello stop al consumo di territorio. Trovo rimarchevole che questo sindaco sia stato eletto per due volte con una lista civica di centrosinistra in un comune che alle elezioni politiche vota al 65% per il Pdl e la Lega. Ancora più rimarchevole mi sembra poi il percorso politico di Finiguerra: nel 1994, a 23 anni, viene eletto consigliere comunale ad Abbiategrasso per il PDS e va a ricoprire la carica di capogruppo consiliare. Dopo sei mesi si dimette, leggo, a causa di insanabili divergenze sulla politica urbanistica e ambientale. Oggi non è iscritto a nessun partito. Nello scorso mese di aprile, quando in un comune del bresciano alcuni bambini, figli di immigrati non in regola con il pagamento della refezione, vengono lasciati a pane e acqua, scrive una forte lettera aperta, pubblicata dal Fatto Quotidiano, per ricordare che esiste anche un’ altra Italia, che sta dalla parte dei piccoli e dei deboli. Propongo di invitarlo a Terranuova (o di andare a trovarlo a Cassinetta) per conoscerlo e parlare con lui.
    Silvio Cazzante

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  8. finché il paese sarà comandato da 70enni rinvigoriti dal viagra, dei giovani non importerà mai niente a nessuno. il nostro presidente è l'emblema di una razza che sta attaccata alla poltrona infilandoci dentro le unghie a più non posso: capelli lunghi nuovi di zecca, pelle liscia come il culetto di un bebè, fidanzate 18enni bionde, more e rosse.. riluttanza di fronte all'invecchiamento! nemmeno le donne sono disposti a lasciare ai giovani uomini di oggi! figurarsi la possibilità di costruirsi un futuro. i tentativi fatti dai politici di farci digerire come necessaria e sofferta questa manovra scellerata, hanno suscitato in me un misto di rabbia e stupore. esiste altro che questa classe dirigente deve fare per dimostrarci una volta in più la sua inettitudine e non-curanza verso il futuro nostro e dei nostri figli? è un pezzo che gli esecutivi decretano d'urgenza norme ad personam, ad casaccium, et ad casum. non c'è bisogno di mettersi a fare i conti per capire che chi ci governa è disonesto. e ancora stiamo qui a discutere.. uprising!

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  9. Dopo aver letto con interesse quanto scritto da chi mi ha preceduto non posso fare a meno di sottoporre alla vostra attenzione una riflessione che (anche per motivi di lavoro)ho potuto fare grazie all'osservatorio privilegiato offertomi dalla mia professione.
    In tutto il Paese si fa un gran dibattere sulla manovra finanziaria,sugli effetti che questa avrà a livello nazionale e a livello locale, tralasciando spesso di inserire quest'ultima in un contesto che è quello del quadro economico globale.
    Purtroppo mi rendo conto, sempre più spesso, di quanto non siano stati e non siano tuttora adeguatamente compresi i rischi ai quali siamo stati esposti e saremo esposti nei prossimi trimestri sia a livello nazionale e non solo. Stati Uniti, Spagna, Portogallo, Irlanda, Francia,Inghilterra e la stessa Germania,le cui banche hanno nei loro portafogli 52 mld di debito greco, per non parlare di altri tipi di assets non stanno meglio di noi.
    E che dire dell'impressionante debito pubblico che sarà il fardello più pesante che noi lasceremo ai nostri figli.
    Debito pubblico che non è figlio di n.n. ma che ha padri e madri, il 90% delle leggi di spesa è stato votato da chi era al governo e da chi era all''opposizione.
    I paesi che ancora oggi gran parte dell’ opinione pubblica ritiene essere i Paesi avanzati sono schiacciati da impressionanti deficit di bilancio, mentre quelli che erano, ripeto, erano considerati i paesi emergenti sono definitivamente emersi e hanno surplus di bilancio con i quali attraverso i loro fondi sovrani si comprano o salvano(comprandone pezzi) le aziende dei Paesi "avanzati".
    Tutto questo non è accaduto a caso ma è accaduto in modo diverso da paese a paese parchè la politica, quella con la P maiuscola ha abdicato a interessi che non erano più gli interessi generali, di lungo periodo dei vari paesi.
    La legge che ha consentito alle banche americane di combinare quello che hanno combinato non è di un governo e di un presidente Repubblicano ma Democratico: Bill Clinton (seguendo il solco tracciato del suo predecessore).Il quale attraverso quella legge ha consentito alle banche d'investimento di avere una leva impressionante creando una crescita economica virtuale basata sul debito. Questo è andato bene a tutti poiché ha creato, nel breve-medio periodo, del consenso.
    In Italia qualcuno telefonava ad un collega di partito dicendogli "abbiamo una Banca" ma si dimenticava di riflettere sul fatto che pur essendo l'Italia il paese più sindacalizzato d'Europa è anche il paese dove gli operai guadagnano meno, e forse i sindacalisti di più( quantomeno quando cessano di farlo un posto in una municipalizzata,all'INPS,in un ente gli viene subito trovato).
    Il problema è che la differenza tra politica e business è sempre più sottile, i conflitti di interesse non sono solo nell'informazione ,dove sono sotto gli occhi di tutti, ma nelle banche,negli organi di controllo, nelle autorità di vigilanza.
    I nostri politici si comportano in modo simile alla gran parte dei risparmiatori italiani quando investono in borsa , i quali vorrebbero un rendimento da azionario in un trimestre con le stesse garanzie di un B.O.T.
    Il risultato immediato, il consenso immediato per il potere.
    Tutto ciò trova riscontro nella politica nazionale e locale senza distinzione di partito.
    Ritengo che sia in uno schieramento che nell'altro ci siano persone di valore, buon senso, provata onestà, ma forse queste non sono le doti richieste per emergere e mettersi a disposizione del proprio Paese.
    Il resto non è altro che la conseguenza di quanto sopra descritto, senza un colpo di reni che ci consenta di rialzare la testa accettando anche dei sacrifici non da poco il futuro di questo paese e di altri è meno roseo di quanto i media cerchino di far credere .
    Ringraziandovi per aver ospitato il mio pensiero un saluto,
    Vincenzo Favilli.

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  10. Quello che mi preoccupa caro leonardo (del PDL) è la mancanza di metodo del governo quando si parla di tagli. Cioè che ci siano spechi in tutte le amministrazioni, nazionale regionale provinciale e comunale è fuori discussione, ma non viene indicato dove sono.
    Perchè questi tagli non ci sono per i ministeri a roma? rappresentanze dei ministri,voli di stato a non finire,cene di gala con il sottosegratio "alle patate della nigeria" ( con tutto il rispetto del lui) , fatidiche auto blu ecc......Allora se di manovra equa si vuole parlare, facciamola veramente e così si potrebbe risparmiare 80 miliardi...ma la nostra classe politica (dx e sx) non ne è capace per ora.
    Sono fiducioso in una veloce RIVOLUZIONE !!!

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  11. Buongiorno Vincenzo, quanto hai scritto è fonte – almeno per me – di informazioni preziose. Approfitto allora del tuo osservatorio professionale per chiederti se è vero o no che una quota anomalmente alta del nostro debito pubblico è in mano alla Francia. Se veramente così fosse, comincerei a capire perchè ci tocca comprare la loro tecnologia nucleare ormai in crisi. Un ringraziamento e un saluto.
    Silvio Cazzante

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  12. Gent.mo Silvio (mi permetto di darti del tu)il dato indicato nel tuo scritto è riscontrabile nel sito della Banca dei Regolamenti Internazionali, come del resto le interconnessioni relative alla quota di debito USA detenute dalla Cina e da altri paesi non più emergenti (India per prima).
    Purtroppo tutto questo fa parte di quanto ho cercato di far emergere nel mio scritto precedente.
    La Cina che fino ad oggi ha accettato di finanziare il deficit americano, sottoscrivendone i titoli di stato, ha ricevuto come contropartita l'acquisto delle sue produzioni a basso costo finanziando cosi la propria crescita, trovandosi oggi con uno stock di debito Usa enorme.
    Stock di debito di un paese “quasi insolvente” salvo che non stampi moneta a più non posso.
    L' Italia con la sua sconsiderata spesa pubblica ha bisogno che qualcuno che la finanzi attraverso la sottoscrizione del proprio debito.
    Le considerazioni e gli esempi che possono essere fatti in merito sono moltissimi e non vorrei tediare i lettori del blog con troppi tecnicismi, quello che mi premerebbe è riuscire a trasmettere almeno in parte la percezione di quella che è la situazione reale.
    Questo perché il rischio è che l'attenzione delle persone venga distolta dai problemi che realmente potranno incidere su quello che sarà il loro benessere e quello dei loro figli attraverso diversivi che semmai creano consenso ma non risolvono i problemi.
    Le feroci manovre per rientrare dai deficit pubblici messe in atto dai governi europei non sono altro che la socializzazione delle perdite accumulate da un sistema finanziario che ha consentito alle ultime generazioni della classe politica europea di prosperare,generazioni che provenivano da schieramenti diversi.
    L'esempio più lampante è la Spagna.
    Il buon senso richiederebbe che in una situazione del genere un paese facesse quadrato cercando di dare fondo alle migliori risorse che possiede ,cercando di trasformare la minaccia di questa crisi, che speriamo di no potrebbe anche acuirsi nei prossimi mesi,in una opportunità ristrutturandosi e acquistando così più forza non tanto per noi quanto per i nostri figli, che altrimenti diventeranno i prossimi prestatori di manodopera o di cervelli a basso costo.
    Un saluto,
    Vincenzo Favilli.

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  13. Devo dire che ci sono diversi commenti ben stimolanti...
    La cosa sicura che credo si evinca è il fatto che questa manovra (seppur necessaria) così come è stata fatta sarà un disastro. Nei ministeri, nelle auto blu, nei privilegi della politica "del capo" solo piccole voci di tagli... Quando l'anno prossimo però, il nostro comune, per mantenere gli alti standard dei suoi servizi, oppure anche solo per poterli fare, sarà costretto a tagliare e tagliare, allora l'attenzione della gente non sarà più tanto distolta; sempre che non sia iniziato un altro Grande Fratello o Isola dei Famosi, e che la prima notizia del telegiornale sia che la Canalis non bacia Clooney... Il nostro comune ha alzato alcune aliquote certo, ma è anche vero che assiste molte persone e famiglie in difficoltà, perchè hanno perso il lavoro, perchè non possono pagare l'affitto, perchè non possono mandare i bambini a scuola o non si possono permettere nemmeno una pizza. Questa non è colpa del nostro comune, che è il comune con il maggior numero di occupati, che ha aziende che continuano ad assumere... Dobbiamo veramente farci un esame di coscienza e smettere di dire che quello ch fa una parte è sbagliato per forza...
    "Il capo" si difende da solo, e con una leggina, e con un lodino, e con una manovra che all'inizio porterà tantissimi soldi nelle casse dello stato, ma dopo qualche mese, quando tutto sarà paralizzato............
    Oltre che difendersi da solo ci dice che siamo tutti intercettati, che i megistrati sono tutti contro, che sugli appalti in Sardegna non c'entra niente... Non ci dice il perchè i terremotati sono stati caricati dalla polizia, non ci va ora a l'Aquila a vedere come vanno i lavori... non ha bloccato il ponte di Messina che costa quanto la manovra....

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  14. Caro Andrea (del PD) sottoscrivo quello che hai scritto. Ma perchè non si comincia a tagliare da Roma? La domanda è lecita. Spero che il buonsenso, di dx o sx, convinca qualche responsabile politico a metterci mano.
    Ripeto,nel peggio la manovra approvata dal Senato, è comunque un segnale di inversione di tendenza. Costringerà lo stato centrale, per mezzo della pressione degli enti locali, a spingere sull'acceleratore del federalismo fiscale.
    Vincenzo: le tue osservazioni sono interessantissime!
    Leonardo Lucacci

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  15. salve,
    commento la nota con estremo piacere.
    Ho avuto occasione di incontrare e conoscere Domenico qualche mese fa.
    Da un pò di tempo seguo l'attività di Finiguerra e di altri amministratori (Marco Boschini assessore al comune di Colorno, Alessio Ciacci assessore al comune di Capannori, giusto per citarne due che conosco) e l'ottimo lavoro che stanno facendo.
    I 3 sono tra i fondatori dell'associazione 'Comuni Virtuosi' (www.comunivirtuosi.org), sono molto presenti in rete e partecipano a molte iniziative, incontri e convegni.
    Alla base dell'associazione c'è la condivisione di progetti e buone pratiche amministrative attuate da tanti Comuni, di tutte le dimensioni ed aree geografiche che ci sono in Italia.
    Quest'anno all'interno della manifestazione 'Fà la cosa giusta' che si è svolta a Milano , nel mese di marzo, hanno organizzato il primo incontro della 'Scuola di altra amministrazione' due giorni di incontri, aperti ad amministratori e non, in cui venivano illustrati alcuni dei progetti realizzati per condividere le esperienze e promuoverne le realizzazioni.
    Trovare sul vostro blog una nota di Domenico Finiguerra mi fa piacere perchè vuol dire entrare in contatto con delle persone che stanno provando a cambiare davvero la politica, (e tutti sappiamo quanto ce n'è bisogno) dal basso, con azioni anche piccole ma significative, ognuno per quanto gli è possibile, partendo dai comuni e cercando di stimolare i livelli amministrativi superiori... mettendo in discussione i tanti dinosauri ancora al potere ed una classe politica vecchia (non solo anagraficamente) che sta rovinando l'Italia e soprattutto i giovani negandogli opportunità e speranze.
    Vi invito ad informarvi delle attività promosse dall'associazione ed a creare dibattiti e discussioni che siano di stimolo anche per noi, amministratori di Terranuova, che spesso ci concentriamo troppo sul presente e dedichiamo poco spazio al futuro.
    Troppo spesso attività di questo tipo sono etichettate come 'idealismi minoritari ed elitari' troppo spesso il dibattito politico, anche quello di Terranuova è concentrato sugli investimenti e sulle OPERE, quasi mai si parla di come si può fare a cambiare rotta ed a cambiare gli stili di vita attuali che hanno creato una società oramai malata.
    Un esempio, in questi giorni a Terranuova le cronache sono piene, di interventi sulla discarica di Casa Rota (da qualche giorno ho assunto la delega di assessore all'ambiente), Il problema dei rifiuti è importante, non voglio entrare nel merito adesso ma prendo la cosa come spunto per dire che oltre ad interessarsi dello smaltimento si dovrebbe iniziare a discutere anche di altro: 1) produrre meno rifiuti; 2) attuare una raccolta differenziata porta a porta spinta; questioni che riguardano lo stile di vita e implicano dei cambiamenti difficili ma doverosi.
    Scusate se sono andato fuori tema... si parlava di manovra finanziaria (sono anche assessore al bilancio) ma davvero credo che sia importante iniziare un confronto sui nuovi stili di vita e conoscendo buona parte dei ragazzi del blog trovo interessante il 'contatto' con Finiguerra.
    Sulla manovra vorrei solo dire due cose visto che buona parte del mio pensiero è già stato rappresentato da altri, sono preoccupato per i tagli ai trasferimenti degli enti perchè i Comuni oltre ai tagli diretti da parte dello stato subiranno tagli ai trasferimenti dalle regioni (buona parte dei contributi destinati a spese sociali) e dalle province ancora non quantificabili; ci dovrebbe essere un impegno vero a contrastare gli sprechi ed il patto di stabilità dovrebbe essere rivisto sbloccando i residui come richiesto tra l'altro dall'Anci, per consentire ai comuni di realizzare cose già previste, già finanziate e per permettere di pagare lavori già eseguiti.
    Non voglio essere polemico ed invito Leonardo Lucacci a visionare il parco auto del comune di Terranuova... magari ci andiamo insieme una mattina che ci troviamo in piazza.
    Un saluto

    Alessio Magini

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