Due amici mi sollecitano in direzioni
opposte. L’ uno suggerisce di ampliare l’ orizzonte ecologico del post della
scorsa settimana, mi ricorda che tra ‘preservare’ e ‘conservare’ corre grande
differenza e mi rimanda agli scritti di dom Salvatore Frigerio a commento del
Codice Forestale Camaldolese. Ne trovo alcuni in rete, raccolti in una pubblicazione
dal titolo ‘Vivere la montagna, vivere di montagna’. La cultura ambientale di
Camaldoli, spiega dom Salvatore, “ha preservato ambienti vitali perché non li ha
considerati musei da conservare in base a strani quanto deleteri archeologismi
naturalistici, ma perché li ha considerati ‘compagni di viaggio’
esistenzialmente dinamici come dinamica è la storia dell’ uomo loro ‘custode e
coltivatore’, […] custode proprio perché coltivatore; custode della vita
appunto perché servitore di vita” (p. 69). L’ uomo è dunque chiamato, come
nella parabola dei talenti, a una responsabilità maggiore della mera
conservazione. Anzi, è chiamato alla responsabilità più alta, in quanto custode-coltivatore
dell’ intero creato e custode-servitore della vita. Mi paiono argomenti
meritevoli di uno scambio di opinioni. In particolare penso possa essere
fecondo riflettere sulle differenze tra la prospettiva di Camaldoli, che rimane
comunque antropocentrica, e il modello di Gaia, di un pianeta cioè considerato come
un unico superorganismo vivente, del quale l’ uomo è solo una parte, non
privilegiata e, a detta di molti, neanche necessaria.
Il secondo amico, invece, è andato giù di
sciabola. Parlavamo della politica locale e gli ribadivo la necessità di
trasparenza e accessibilità delle informazioni. Mi ha obiettato – sintetizzo ma
credo di non tradire il suo pensiero – che si tratta di questioni elitarie e
che ben più importante è scegliere quale progetto si vuole per il futuro di Terranuova.
Ha poi aggiunto, a corollario, che il nostro blog è sostanzialmente morto. Non
ho avuto la prontezza di replicare che un passaggio da ‘La Voce del Martedì’ a ‘La
Voce dei morti viventi’ potrebbe essere persino intrigante. Gli ho però detto
che vanno garantiti, e di corsa, strumenti di partecipazione alternativi al
locale bacio della pantofola, il cerimoniale che vede i cittadini fermare in
piazza gli amministratori, omaggiarli e quindi interpellarli con richieste,
segnalazioni e quant’ altro. Sarò cocciuto, ma anche di questo ritengo valga la
pena dibattere.
Silvio Cazzante
Beh, credo che se la redazione la avvia, una riflessione sul format, sull'adeguatezza della proposta editoriale possa essere molto interessante. La cadenza settimanale, la monotematicità, la asincronocità, sono tutti elementi che meritano approfondimenti.
RispondiEliminaQuello che mi pare chiaro è che ogni momento di dibattito, approfondimento, confronto che si spegne è una perdita che non ci possiamo permettere.
Tenete duro o voi della voce del Martedì, siete l'unico blog che parla di politica a Terranuova. Il prossimo anno ci saranno le elezioni e se ne vedranno delle belle! Ci saranno "magheggi" dovuti ai molti interessi che gravitano sul nostro paese. Gente vecchia che si spaccia per nuova, gente nuova che si spaccia per vecchia,ecc.Dovete dare a ciascuno (anche gli anonimi) una voce in capitolo! Dopodichè, come i dinosauri, la VDM si potrà anche estinguere! Prima, spero, il paese si sarà dotato di una classe diriginte all'altezza dei compiti (quella attule può benissimo dedicarsi alla pesca, al tiro alla fune, ai corsi di cucina, ecc.).
RispondiEliminaTenete duro o voi della voce del Martedì, siete l'unico blog che parla di politica a Terranuova. Il prossimo anno ci saranno le elezioni e se ne vedranno delle belle! Ci saranno "magheggi" dovuti ai molti interessi che gravitano sul nostro paese. Gente vecchia che si spaccia per nuova, gente nuova che si spaccia per vecchia,ecc.Dovete dare a ciascuno (anche gli anonimi) una voce in capitolo! Dopodichè, come i dinosauri, la VDM si potrà anche estinguere! Prima, spero, il paese si sarà dotato di una classe diriginte all'altezza dei compiti (quella attule può benissimo dedicarsi alla pesca, al tiro alla fune, ai corsi di cucina, ecc.).
RispondiEliminaLa voce del martedì è viva, e lotta insieme a noi.
RispondiEliminaMagari redattori e lettori sono a spaparanzarsi al mare. Anche i politici. E quelli farebbero bene a rimanerci, al mare.
ma siccome purtroppo ritorneranno, dopo le ferie dovreste fargli qualche domanda, le elezioni si avvicinano e siamo curiosi di sapere cosa faranno i capifazione.
Vogliamo scommettere che ora che aboliscono le province Puopolo si candida sindaco? Ma non con il PD, ma contro, con le opposizioni unite?
RispondiEliminaE’ ovvio che il titolo della discussione di questa settimana mi stimoli a commentare. E’ morta la voce del martedì?
RispondiEliminaLe 208 discussioni aperte in poco più di quattro anni starebbero in realtà a dimostrare una certa vivacità di questo piccolo blog. 208 non è solo un numero elevato in termini assoluti ma rappresenta un dato importante in termini di regolarità delle pubblicazioni. Dal 12 giugno 2009 (giorno della pubblicazione del primo post su la voce del martedì) sono passate 216 settimane. 208 su 216 è davvero un’ottima media e sulla frequenza delle discussioni proposte abbiamo davvero poco da rimproverarci.
La flessione dei contatti c’è ma appare quasi impercettibile (-3,7% rispetto alla media di due anni fa). Ed il dato può anche essere letto positivamente se si considera che nel frattempo ha preso piede un sito d’informazione ben fatto ed aggiornatissimo su tutto quello che accade in valdarno come valdarnopost.
Sui commenti penso ci sia un ulteriore elemento che esclude la “morte cerebrale” di questo blog: il numero dei commenti complessivi pubblicati dal blog sono esattamente 2551, anzi 2552 con questo.
2552 diviso 208 fa poco più di 12 commenti di media a discussione. Ed anche negli ultimi mesi/settimane la media non è poi calata molto. Ovvio che l’interesse di una discussione, sia in termini di contatti che di commenti è mosso prevalentemente dal tema proposto ed ha una costante: se si tratta di un tema “locale” l’interesse ed i numeri salgono notevolmente.
Difficile però, se non impossibile, trovare temi a carattere locale una volta ogni sette giorni soprattutto se si rinuncia, come ha fatto la Voce del Martedì, al mero copia incolla dei fatti e misfatti di cronaca valdarnese (c’è valdarnopost!) e si evita di pubblicare comunicati e manifesti politici che pure molti ci continuano ad inviare con puntualità e preghiere varie di pubblicazione. La nostra idea è da sempre stata quella di creare una piattaforma di discussione locale che provi ad essere costruttiva.
Ma i numeri e le buone intenzioni non bastano a dimostrare un buono stato di salute di un blog come questo.
La domanda da farsi non è “la VDM è morta?” ma dovrebbe essere “Perché la Voce del Martedì viene considerata morta?” Perché “se la conosci la eviti”?
A mio avviso, quello che spesso viene vissuto come un ostacolo al dibattito è la FORMA di questo blog. Quasi tutti riconoscono al blog il merito di creare vivacità e confronto, ma a molti non piace il tipo di contraddittorio che vi si crea.
1) E’ un confronto incontrollabile perché a distanza. Scrivo una cosa, la firmo ed esco dal blog. Gli altri leggono, magari fraintendono quello che ho scritto (anche volutamente) e si crea un vortice di polemiche difficile da gestire. Non funziona. Macchinoso.
2) Troppo aperto e il troppo, come sempre, stroppia. Chi me lo fa fare di mettere la testa dentro al cappio sapendo che chiunque, anonimi e meno anonimi, possono riprendere, rinfacciare e stroncare le mie idee non solo adesso, ma anche dopo mesi e mesi? Scripta manent e a volte è un difetto..
3) Troppo polemico. Un po’ a causa dell’opzione “commento anonimo”, un po’ perché scrivendo senza avere l’interlocutore davanti si tende naturalmente ad essere meno formali e più provocatori, e poi internet è così ed in più siamo toscani, e al toscano gli piace la polemica. Sempre.
Se il problema è la FORMA del confronto ci si può fare poco. Questa è la rete! Qualche piccolo correttivo con una presenza dei moderatori più importante si potrebbe fare, però ci sarebbero altre controindicazioni.
Il fatto è che questo blog può essere UNO degli strumenti di confronto politico a Terranuova non certo l’unico!
Ma se oltre alla forma il vero problema fosse LA SOSTANZA cioè la volontà di confrontarsi, di aprirsi, di coinvolgere... beh, non sarebbe più un problema di comunicazione 2.0, sarebbe un problema politico, anzi Politico.