mercoledì 28 novembre 2012

PRIMARIE ITALIA BENE COMUNE


Ci sembra doveroso riportare fedelmente e senza commenti, che invece ci auguriamo vengano dai lettori, i dati emersi dalle primarie del centrosinistra di domenica scorsa. Riportiamo anche il dato storico delle primarie che dal 2005 ad oggi si sono succedute in ambito PD/ Centrosinistra.

Dati in %
ITALIA
Bersani: 44,9  Renzi: 35,5  Vendola:15,6  Puppato: 2,6  Tabacci: 1,4

TOSCANA
Bersani: 35,4  Renzi: 52,2  Vendola:10,2  Puppato: 1,7 Tabacci: 0,5

PROVINCIA DI AREZZO
Bersani: 29,49  Renzi: 61,92  Vendola: 7,04  Puppato: 1,21  Tabacci: 0,34

CITTA' DI AREZZO
Bersani: 29,8  Renzi: 58,9  Vendola: 9,40  Puppato: 1,30  Tabacci: 0,4

VALDARNO
Bersani: 29,65  Renzi: 61,85  Vendola: 6,84  Puppato: 1,34  Tabacci: 0,32

TERRANUOVA BRACCIOLINI
Bersani: 26,67  Renzi: 66,25  Vendola: 6,09  Puppato: 1,34  Tabacci: 0,32

Elezioni primarie, dato storico:
Anno/ Carica/ Vincitore/ Votanti complessivi (DATI WIKIPEDIA)

2005 / Candidato Premier / Romano Prodi/ Votanti 4.311.000
2007 / Segretario PD / Walter Veltroni/ Votanti 3.554.169
2009 / Segretario PD / P.Luigi Bersani / Votanti 3.102.709
2012 / Candidato Premier/ ??????????/ Votanti 3.110.210 (Primo Turno)

La Redazione

23 commenti:

  1. Amerighi 26,67 Chienni 66,25...

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  2. Ragazzi, ma questi li conosciamo già!
    Ok, scherzo, ma proviamo a mettere insieme una analisi un po' approfondita? Ad esempio, i dati delle primarie confrontati con quelli delle amministrative? Mi spiego, votanti amministrative/popolazione, votanti primarie/abitante ecc. ecc. sino ad arrivare a csx amministrative e cdx primarie.
    Probabilmente i dati li avete....sù, lavorare!

    Ieri sera durante Porta a Porta ho provato a segnare le cose di Renzi che mi sono sembrate programmatiche e caratteristiche:
    1) Dirigenti pubblici con contratto a tempo
    2) Primarie per i deputati
    3) Se volete sapere dove tagliare seguite le indicazioni del Ministro Barca
    4) La sinistra è sinistra se dice che le tasse si abbassano
    5) Meno privilegi alla politica
    6) Rispetto alle leggi prima che ai genitori (Cucinelli dixit)
    7) Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti
    8) È più di sinistra aprire un asilo nido che pagare stipendi dovuti ad accordi (trasporto pubblico) di trenta anni fa
    9) Hanno fatto una privatizzazione farlocca e si è permesso (anche Vendola) troppo ai privati. I Riva non sono stati obbligati a bonificare
    10) Trasparenza. Trovate un'altro così
    11) Mi candido per rottamare questo modo di gestire la cosa pubblica
    12) Signora Patrizia, voti un'altro
    Io credo che il successo di Renzi in Toscana (Umbria e sostanzialmente Emilia) sia un segnale della insofferenza ad una società chiusa, fortemente controllata e iperburocratizzata.
    Ma facciamo un passo avanti nel ragionamento. Naturalmente se sei un fan dei Beatles allo specchio canti Imagine o Abbey Road. Certo non fischietti Iva Zanicchi.
    Non pensate che sia così?
    Se il voto è contro una facciata di sinistra e una pratica di burocrazia e inefficienza, il 60 e rotti per cento in Valdarno è anch'esso così.
    Ritroviamo nella pratica amministrativa dei comuni del Valdarno i 12 punti di Renzi? Fate quest'esercizio, provateci.
    A voi la sentenza.

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  3. COPIO E INCOLLO UN'ANALISI DELLA LUISS SULLA RISULTATO DELLE PRIMARIE
    IL DOCUMENTO COMPLETO E' ALL'INDIRIZZO:
    http://cise.luiss.it/cise/2012/11/28/primarie-2012-bersani-avanti-ma-costretto-al-ballottaggio-renzi-trionfa-in-toscana/

    1/2
    [...]
    Renzi ha una distribuzione territoriale inversa a quella di Bersani: male al Centro-Sud, dove deve affrontare anche la concorrenza agguerrita di Vendola. Al Nord, soprattutto in Piemonte, ed anche in Emilia Romagna ottiene ottime prestazioni, ma resta dietro a Bersani in tutte le Regioni. La sorpresa, per il sindaco fiorentino, sono le alte percentuali subappenniniche: in Toscana, Marche ed Umbria, è addirittura in testa. Nella sua Regione, addirittura con la maggioranza assoluta dei voti validi.
    Renzi è riuscito a prevalere su Bersani in 7 province settentrionali (Cuneo, Asti, Como, Lecco, Verona, Vicenza, Pordenone), oltre che a Perugia, in tre province marchigiane ed in ben 8 province toscane su 10 (Bersani si salva solo a Livorno e a Massa-Carrara). Vendola ha prevalso in tre province pugliesi (Bar, Brindisi e Lecce). Nel resto delle province ha prevalso Bersani.
    Il successo di Renzi nella parte meridionale della zona rossa è un dato estremamente significativo, che non può passare inosservato. In particolare, la vittoria toscana del sindaco è un vero e proprio trionfo, che va messo in relazione con il notevolissimo incremento della partecipazione che si è registrato in questa regione: 150.000 voti validi in più rispetto alle primarie del 2009, con un incremento del 52% dei voti validi registrati in tale tornata. Un dato impressionante, e assolutamente non comparabile con nessuna delle altre regioni italiane.
    Non può essere un caso che questo incremento straordinario si sia verificato nell’unica regione in cui Renzi ha ottenuto la maggioranza assoluta. In Toscana Renzi è riuscito a portare a votare persone che nel 2009 non si erano espresse. Questa operazione di mobilitazione gli è riuscita molto meno altrove. Non gli è riuscita al Sud, dove, in un contesto di partecipazione in calo, Bersani è riuscito a mantenere posizioni nettamente di vantaggio, anche grazie alle buone prestazioni di Vendola. Gli è riuscita solo parzialmente al Nord, dove ha ridotto ovunque il margine ma senza mai colmarlo interamente. Non gli è riuscita quasi affatto nella Regione di Bersani, l’Emilia Romagna, in un contesto culturalmente affine a quello toscano.
    [...]

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  4. Per il momento, è difficile dire che tipo di elettori siano quelli che Renzi è riuscito a mobilitare. Certamente il fatto che il fenomeno di cui stiamo parlando si sia verificato in Toscana in modo estremamente accentuato (il 20% del voto renziano è voto toscano, e in un Italia senza Toscana, Renzi avrebbe perso con quasi 14 punti di svantaggio) suggerisce alcune ipotesi interpretative. Una possibile causa potrebbe essere il particolare radicamento organizzativo che Renzi ha nella propria regione: ma questo fattore, per quanto certamente esistente, non sembra sufficiente. Pare difficile ipotizzare che, in un contesto molto campanilistico e con l’esplicita opposizione della stragrande maggioranza dei quadri locali del partito, il sindaco del capoluogo regionale sia riuscito nel compito di portare alle urne un tale quantitativo di votanti aggiuntivi, diffusi territorialmente in tutta la regione. Un’altra interpretazione possibile potrebbe essere quella contraria: il successo toscano di Renzi si spiegherebbe cioè proprio in contrapposizione alla classe dirigente locale, al potere da decenni. Contro il sistema di potere si sarebbe pertanto mobilitato un elettorato particolare, interessato principalmente, se non esclusivamente, a uno dei temi sui quali Renzi si è concentrato di più: quello del ricambio della classe dirigente. È evidente che ad un tema come questo sia molto più interessata una regione rossa rispetto alle altre. Per l’elettorato toscano Renzi avrebbe costituito una prospettiva di voto abbastanza allettante: costringere il partito a rinnovarsi senza dover cambiare partito. In questo senso, non è affatto detto che l’elettorato aggiuntivo mobilitato da Renzi sia un elettorato di destra: potrebbe anche essere un elettorato di sinistra ma non identificato.
    In Emilia Romagna la stessa cosa non si è verificata, forse perché in questo caso il candidato espressione della classe dirigente nazionale era anche espressione della classe dirigente locale, ed è stato pertanto sperimentato direttamente ed, evidentemente, ben valutato dai suoi concittadini.
    Ovviamente si tratta di ipotesi, derivanti semplicemente da una analisi superficiale della distribuzione territoriale dei dati aggregati: per avere un valore maggiore, esse andranno provate con dati di sondaggio che gettino una luce sulla natura dell’elettorato renziano. Quello che per ora possiamo dire è che il successo di Renzi, pur verificandosi anche in alcune zone del Nord, sembra trovare in Toscana una sua manifestazione particolarmente accentuata. Se è vera la chiave interpretativa qui esposta, esso potrebbe però dipendere da motivazioni prettamente locali e pertanto, in vista del ballottaggio, di difficile esportazione ad un livello territoriale nazionale.

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  5. Pongo una questione concreta. Nel suo programma Renzi si impegna a una “trasparenza totale secondo il modello del Freedom of Information Act”, specificando che “qualsiasi documento, anche non ufficiale, e qualsiasi informazione inerente a qualsiasi amministrazione pubblica (con la sola eccezione dei documenti secretati con apposito provvedimento motivato) deve essere accessibile a chiunque, senza necessità di una richiesta motivata” e che “nessun mandato di pagamento può essere efficace se non sarà disponibile on line, corredato da tutta la relativa documentazione”. Agli assessori renziani di Terranuova certamente non sfugge che il nostro Comune – Albo Pretorio in primis – ha una non-trasparenza simile al percolato della discarica di Podere Rota. Comincino allora a portare il problema all’ ordine del giorno della prossima giunta, se credono veramente in quello che il Sindaco di Firenze ha in agenda. In poco tempo tutto può essere messo a posto, sia sul fronte della trasparenza ‘proattiva’ (la scelta cioè delle tipologie di documenti da pubblicare), sia per quanto riguarda la trasparenza ‘reattiva’ (le risposte alle richieste di accesso alle informazioni non pubblicate). Renzi, ci scommetto uno scanner da regalare a Stumpo, inviterebbe a fare presto e bene con il suo “Adesso!”. Io, che non amo la retorica del punto esclamativo, preferisco dire, sulle orme di De Gregori, che è proprio da questi particolari che si giudica un assessore.
    Silvio Cazzante

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  6. Chi sono per curiosità gli assessori renziani?

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  7. La politica che stiamo vivendo ci presenta solo un panorama di macerie. E’ tangibile la perdita di credibilità di tutte le persone che hanno invaso il potere da 20/25 anni a questa parte.
    I partiti stanno “svanendo”, le inchieste giudiziarie alimentano ancora di più l’indifferenza dei cittadini.
    La destra sembra ormai una “armata Brancaleone” e Berlusconi assomiglia sempre più, malinconicamente e tristemente al vecchio attore con trucco pesante che tenta ancora di calcare platee fischianti. Il centro, sembra la caramelle Polo “un buco con Monti intorno”. Appare ormai capace solo evocare ossessionato (come una procedura rituale sacrificale) il dio Monti e la sua ormai famosa e feticistica “agenda”.
    Il PD, nonostante tutto, gli infiniti difetti che ha, sembra sopravvivere. Mostra ancora una rete e un dibattito interno. Le primarie, comunque la si pensi, ritengo, rappresentino un evento significativo. Allo stato attuale Renzi e Bersani (possano piacere o meno) finiscono per esser i migliori politici in circolazione.
    Solo il PD, nella sua innata forza autodistruttiva, può creare le condizioni per indebolirsi ulteriormente. Per esempio l’’idea grottesca che per accedere al secondo turno di votazione si debba portare la “giustificazione” e tutto sia valutato da un “comitato Provinciale” fatto di funzionari di partito (i segretari Prov. di PD, SEL, PSI) sta a metà fra la farsa, la procedura stalinista. Io, l’ho già detto, sto con Renzi e spero che proprio questa prassi faccia capire, anche a coloro che hanno votato Bersani o Vendola e gli altri, quanto occorra cambiare questo “apparato”. Si rischia grosso. Si rischia il sentimento che è chi escluso dal ballottaggio, rifiuterà di votare PD o centrosinistra alle elezioni vere.
    Infine un saluto a Silvio (Cazzante), che ne la sua grande esperienza con l’apparato pubblico, sa molto meglio di me(e professionalmente in maniera più competente) come sia difficile, con gli “apparati” e la “nomenclatura” attuare cambiamenti. A Terranuova, comunque la si pensi, questo cambiamento, molto prima di Renzi è iniziato e tentanto. Prima con l’introduzione di Katia Faleppi, piccola ma determinata voce spesso dissidente all’interno di un apparato granitico. Poi con Sergio Chienni segretario di Partito. Poi con tutta la giunta rinnovata, lo stesso Chienni assessore, con Di Ponte e compagnia cantante, con molti consiglieri giovani e nuovi Migliorini, Bonaccini, Matteini, Barbuti ecc, e con altri incarichi come quello di Enrico Gori. La proposta che fai deve trovare immediato accoglimento in queste persone perché è già patrimonio di certe concretezze. Non a caso, questo per la domanda dell’anonimo, che in tutti questi le idee di Renzi hanno trovato terreno fertile.
    Un saluto
    Nedo

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  8. Risulta che in Prov. di Arezzo siano arrivate ben 2500 nuove domande di iscrizione al ballottaggio. Ne sono state accolte 6 (sei). Pazzesco. Non so cosa sia accaduto nel resto d'Italia.Riflettano su questo coloro che hanno votato la scorsa settimana. Anche per questo occorre cambiare con il voto di domani. Altrimenti le cose cambieranno da sole e la macchina enorme che l'apparato ha mosso per far vincere Bersani potrebbe avere un costo altissimo.
    Nedo

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  9. Illusi, non si ferma il vento con le mani. Se non è domani sarà domani l'altro. Ma sarà peggio

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  10. Non si ferma il vento con le mani. Se non è domani, sarà domani l'altro. Ma sarà peggio.

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  11. Ciao a tutti, mi chiamo Riccardo Parmini, sono un elettore di centro/sinistra ed ho votato Renzi alle primarie.
    Credo che non ci siano dubbi, il successo di Renzi dipende dal fatto, come detto nei precedenti interventi, che abbia offerto la possibilità agli elettori del PD di esprimere l’esigenza di vedere rinnovata l’attuale classe dirigente (soprattutto nelle regioni rosse dove è al potere da decenni) senza, per questo, dover rinunciare ai valori che il PD rappresenta in termini di solidarietà e giustizia sociale, riconoscimento dei diritti civili di TUTTI, rispetto per l’ambiente, ecc….
    Purtroppo negli ultimi anni questi valori sono stati semplicemente “dimenticati” anche se riconosco l’oggettiva difficoltà per chiunque abbia avuto la responsabilità di rappresentare un partito come il PD e per un periodo anche la responsabilità di governare l’Italia di far convivere questi valori con una situazione sociale ed economica così in difficoltà.
    A maggior ragione però il PD avrebbe dovuto e dovrà dimostrare la propria “diversità” almeno al proprio interno garantendo trasparenza, ricambio, assenza di conflitti di interesse, ecc. Per esempio, non c’è bisogno di una legge per stabilire quali sono i confini per i propri candidati per l’ineleggibilità, l’incompatibilità e/o il cumulo di più incarichi come non c’è legge che ti obbliga a prendere i rimborsi per le spese elettorali anche se il loro ammontare è palesemente esagerato.
    Io non credo nei personalismi, quello che mi interessa è che questa esigenza di rinnovamento interno sia stata evidenziata in modo netto e chiaro. Tra l’altro sono sicuro che su questo punto in particolare la pensano allo stesso modo anche la stragrande maggioranza di coloro che hanno votato Bersani, eccezion fatta per i famosi dinosauri oggetto di rottamazione.
    Naturalmente queste primarie dovrebbero rappresentare solo l’inizio di un processo di rinnovamento a prescindere da chi sarà il vincitore.
    Un’ultima questione.
    Preferirei non “confondere” le primarie nazionali politiche con questioni locali. Gli elettori sono stati invitati a scegliere tra cinque candidati nazionali che dovranno candidarsi alla guida del Paese e non mi piace che qualcuno usi questi voti per dei conteggi interni locali. Purtroppo la bandiera del rinnovamento è in questo momento il cavallo vincente per chi ha intenzione di fare carriera in politica e come succede spesso ci sono sempre i soliti che si autonominano rappresentanti di questa o quella corrente. Non è un buon inizio per chi vorrebbe rappresentare il rinnovamento a meno che non si confonda il rinnovamento con il semplice ricambio generazionale. Questo naturalmente vale sia a livello nazionale che locale.
    Scusate lo sfogo, la mia critica non è rivolta alle singole persone in quanto tali, ma ho il timore che, come è successo in passato, alla fine del percorso non ci sarà stato nessun serio approfondimento su cosa significa rinnovamento e ci ritroveremo con persone semi-nuove che portano avanti il solito, vecchio, ottuso, personale e interessato modo di fare politica.
    Ciao

    Riccardo Parmini

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  13. Credo anche io che la questione "giustificazioni" sia stata gestita veramente male. Su repubblica.it c'è scritto che il 90% delle richieste a partecipare sono state respinte. Ad Arezzo, da quanto ci dice Nedo, sono stati evidentemente ancor più restrittivi.
    Premesso che votare alle primarie non rappresenta un "diritto" e il PD fa bene a mettersi delle regole, il non esser chiari, aperti e trasparenti rischia di ritorcersi contro.
    Dietro a questa regola che chiude le porte a chi non ha votato al primo turno passa l'idea di un partito impaurito, che vuole comunque non avere grosse sorprese. Per chi fa le regole, evidentemente, non è indifferente se vince un candidato o se vince un altro. Se fosse indifferente non ci sarebbero preoccupazioni.
    E comunque sia quei 2.494 elettori aretini che ieri hanno presentato domanda e se la sono vista respingere chissà come l'hanno presa. Perché infondo è come dire: "Tu no, sei di destra!"
    Lo sanno al PD che 3.100.000 voti NON BASTANO per vincere le prossime elezioni???
    Di voti ne serviranno almeno il quadruplo. Io eviterei di chiudere la porta in faccia a chi vuole scegliere tra Bersani e Renzi. Sono o non sono due candidati dello stesso partito? Per un partito dovrebbe essere indifferente se vince uno o l'altro. Si dovrebbe pensare piuttosto a farlo vincere col maggior numero di voti possibile, da renderlo più forte.
    Cos'è che fa pensare che sia meglio che votino meno persone dell'altra volta?
    Fuori da quei tre milioni che hanno votato la scorsa settimana ci sono tantissimi altri voti da prendere. Questo Stumpo e Berlinguer lo sanno?

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  14. Scusi Riccardo, io ho fatto menzione di nome e cognomi per una semplice considerazione sulla esortazione fatta dall'amico Silvio Cazzante e per dire, tranquillamente, a chi non si firma, che non c'è problema a dire chi sostiene l'uno o l'altro, è un fattore di libertà di pensiero e Democrazia. Se facendo così Lei pensa che si "confonda" tutto per qualche oscura ragione di ulteriore esercizio di potere, mi spiace, ma si sbaglia e se avessi dato tale impressione non era ciò che volevo esprimere come senzo di rinnovamento.
    Un saluto
    Nedo

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  15. UN CERVELLO PICCOLO COSI'!
    Stamani mi sono recato a votare per il ballottaggio delle primarie per il csx tra Bersani e Renzi.
    ANTEFATTO: In una conferenza dei capogruppo avevo manifestato l'intenzione, se possibile, di votare alle primarie perchè mi trovo d'accordo con Renzi e lo ritengo l'unica "salvezza" politica per il nostro Paese. I colleghi del PD mi avevano detto che avrei potuto votare.
    La settimana prima delle primarie ricevo una telefonata da un membro del comitato elettorale delle primarie in cui mi dice invece che io, in qualità di esponente in Consiglio Comunale dell'opposizione, non avrei potuto votare. E io mi adeguo, visto che sono "ospite in casa altrui".
    La domenica delle primarie vengo poi contattato da altri membri del comitato elettorale (tra cui la presidente) e mi viene detto che INVECE posso votare.
    Ricordo che io non ho nessuna tessera elettorale, sono stato eletto nel gruppo consiliare del PDL ma ne sono uscito assieme ad altri tre colleghi (Trabucco e Francalanci) formando un gruppo consiliare civico d'opposizione al Centrosinistra per Terranuova.
    IL FATTO- Così mi reco a votare anche nel giorno del ballottaggio, ma qui al seggio n°1 nell'Aula del Consiglio Comunale, la figlia (o nipote) di un esponente del PD terranuovese "bercia" a tutta sala: "il Lucacci è venuto a votare le primarie del csx! il Lucacci non è più di cdx"!
    Io allibito gli dico che oggi il tema non è più dire se sei di cdx o csx, ma semplicemente riconoscere quello che c'è di buono ed essere intelligente da cambiare idea. Ma lei no! Insiste e continua a berciare.
    Io voto e me ne vado.
    Ricordo a quella giovane ed "imperiale" signora che nell'appello che ho firmato per partecipare alla primarie "per l'Italia Bene Comune" io mi riconosco in primis in Renzi e successivamente nel "progetto di società di pace, libertà, eguaglianza, laicità, giustizia, progresso e solidarietà". Io vorrei "contribuire al cambiamento dell'Italia, alla ricostruzione delle Istituzioni, ad un'Europa federale e democratica." Credo nel "valore del lavoro, nello spirito solidaristico e nel riconoscimento del merito". Voglio (e l'ho fatto due anni fa) "archiviare la lunga stagione berlusconiana".
    Voglio che "i ns rappresentanti siano scelti per le loro capacità e per la loro onestà". Per tutti questi motivi ho aderito all'appello che ha fatto il csx.
    Io come tanti che come me che fino a due o meno anni fa erano convinti di stare nel cdx. Ora il cdx di fatto non c'è più, il csx ha avuto l'intelligenza di rendere democratica la partecipazione alle primarie (almeno all'inizio, meno nel ballottagio).
    Io finirò il mio mandato di consigliere comunale di opposizione all'attuale maggioranza di Centrosinistra di Terranuova.
    Credo però che atteggiamenti come quelli che ho subito io stamani al seggio elettorale delle primarie contribuiscano a rendere più difficile il cambiamento e a rendere più "imperiale" la presenza dei soliti in ruoli in cui lo stesso Renzi combatte. E la signora continua a berciare....
    Leonardo Lucacci

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  16. Un doppio ringraziamento, caro Nedo: per il tuo invito alla trasparenza, che ha molta più probabilità del mio di essere accolto dagli amministratori, e per le notizie delle vicende interne del Pd terranuovese che ci proponi periodicamente. Sono notizie preziose per integrare o contraddire le opinioni che si forma chi è all’ esterno: tu parli per esempio di un ricambio del vecchio apparato che è stato iniziato e, sembra di capire, è tuttora in corso; a me pareva invece che, in termini di potere decisionale, i più giovani avessero ormai prevalso. Quanto alla trasparenza, penso che se i nostri amministratori la tenessero nella dovuta considerazione si sarebbero già mossi, viste le tante sollecitazioni venute da questo blog. Temo vada a finire come quando, due anni fa, lamentai che nel sito del Pd di Terranuova non vi fosse traccia del programma che il Centrosinistra aveva redatto per le comunali del 2009 e tu segnalasti la mancanza ai responsabili. Fiducioso seguitai a cercare – e lo feci per molto tempo –, continuando però a non trovare nulla. Fino a quando anche cercare divenne impossibile, perché l’ intero sito scomparve dalla rete. E a me apparve in sogno Cetto La Qualunque che, eletto sindaco di Terranuova, proclamava festante: “’ntu culo la trasparenza, ‘ntu culo la democrazia e ‘ntu culo quello scassaminchia di Cazzante!” (punto esclamativo, qui ci vuole).
    Un saluto a tutti.
    Silvio

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  17. Troppo comodo per questi amministratori c.d. "Renziani" scaricare il Sindaco per costruirsi un avvenire. Tre anni fa queste persone sampevano benissimo dove si stavano imbarcando. Se ora vogliono prendere le distanze da un sindaco poco amato è solo per garantirsi un futuro. Mi sembra un atteggiamento da opportunista. Per me il Sindaco, gli assessori e i consiglieri di maggioranza sono un'unica entità che hanno determinato, nel bene e nel male, il governo dei Terranuova negli ultimi anni.

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  18. Troppo comodo per questi amministratori c.d. "Renziani" scaricare il Sindaco per costruirsi un avvenire. Tre anni fa queste persone sampevano benissimo dove si stavano imbarcando. Se ora vogliono prendere le distanze da un sindaco poco amato è solo per garantirsi un futuro. Mi sembra un atteggiamento da opportunista. Per me il Sindaco, gli assessori e i consiglieri di maggioranza sono un'unica entità che hanno determinato, nel bene e nel male, il governo dei Terranuova negli ultimi anni.

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  19. Silvio carissimo,
    che dire, hai perfettamente ragione, io stesso (ben appoggiato da chi mi è vicino)ho perorato la tua (che era anche di tutti) causa, ma....come potrei esprimermi...per dirla alla Matteo Renzi che ho sostenuto fino all'ultimo...non siamo riusciti a convincere ne a portare fino in fondo il percorso faticosamente (credimei) avviato.
    Per questo io ritenevo fosse giusto fare un cambiamento più grande...quello di un intero quadro dirigente.
    Silvio, io sono poca cosa. Mi spiace.
    Mi rincuora il fatto che esiste chi è ancora meno di me, per esempio l'Anomino qui sopra, che va perdonato perchè non sabene cosa dice...e per questo lo ricorderò nelle preghierine della sera.
    Ciao "scassaminchia"

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  20. Le primarie terranuovesi sono state uno strumento per contarsi!

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  21. A differenza dell'anonimo sopra non penso sia possibile ricondurre il voto per le primarie ad una dimensione locale in cui le forze possano "contarsi".
    Chi è andato a votare lo ha fatto per scegliere il candidato a guidare la coalizione per il governo dell'Italia e penso che nessuno degli elettori sia così limitato da non guardare oltre i confini di Terranuova. Insomma, il mondo non finisce a Poggilupi e chi è andato a votare penso proprio che ne sia ben consapevole.
    Io non sono andato a votare né al primo né (ovviamente) al secondo turno. E sinceramente mi sono sorpreso della buona affluenza non tanto del primo turno (che in relatà proprio altissima non è stata!) ma soprattutto del secondo turno. Immaginavo ci fosse un calo molto più forte, per più di un motivo. Invece mi sbagliavo. Nonostante l'esito fosse praticamente scontato quasi tutti sono tornati a votare.
    Chiudo con una riflessione generale: Queste primarie sono state un evento estremamente positivo, che ha ridato credibilità al centrosinistra in primis ma più in generale a tutta la discussione.
    Questo grazie soprattutto a Renzi che, a dispetto di un apparato ancora troppo chiuso ed impaurito, ha provato a "sfidare" il candidato designato.
    Se sono state primarie vere e appassionanti è stato merito del Sindaco di Firenze, comunque la si pensi su di lui e su Bersani.
    Se a sfidarle Bersani fosse stato Franceschini che primarie sarebbero state?
    Molto, molto, molto "maturi" (e quindi positivi) anche i commenti dopo la vittoria da parte di Bersani e soprattutto le dichiarazioni di Renzi dopo la sconfitta.
    Ha perso nettamente e ha ammesso senza se e senza ma che il popolo di centro sinistra ha voluto Bersani. Senza alludere a nessun tipo di scusa. Una sincerità (lui la chiama serietà) così rara da farla apparire signorile e sorprendente.
    Molto deludenti, ma personalmente non avevo grandi dubbi, le dichiarazioni di D'Alema e di Rosy Bindi.
    Le primarie però non sono una partita di calcio dove chi vince prende tre punti e chi perde ne prende zero.
    Gli equilibri interni al PD dovranno cambiare... e le istanze di Renzi dovranno trovare rappresentanza.

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  22. Se quello che ha scritto Lucacci corrisponde a verità è davvero gravissimo e spero che il PD di Terranuova prenda dei provvedimenti nei confronti della Signora in questione. Fossero anche solo simbolici. E' una questione di civiltà e un comportamento come quello della signora che urlava nei confronti di Lucacci è decisamente incivile.

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  23. Mi convince Ceccanti quando dice: il problema non è cosa farà Renzi ma cosa frà l'elettorato renziano che è gassoso.
    Aggiungerei un elemento. Non tutto quell'elettorato è stato raggiunto. Una parte è rimasta comunque fuori perchè poco (seppur tanto!) è venuto fuori che si trattava di una occasione vera, di una possibilità vera per costruire qualcosa di diverso a sinistra.
    Se vedo le prime dichiarazioni a caldo mi demoralizzo. La vedo in maniera diametralmente opposta a chi dice: il Pd deve includere. No, non è questo il modo, questo è vecchio, è la cooptazione. Il Pd deve fare una proposta politica al paese che tenga conto dell'opinione del 40% del suo elettorato più vicino. Altrimenti staremo a ragionare di flussi elettorali in uscita....
    Sta succedendo? No e si. No se ascolto l'inascoltabile Bindi. Basta davvero! E Fioroni, noi siamo i cattolico-democratici che hanno fatto vincere Bersani non i liberal democratici come Renzi, Bersani deve trattare con noi.
    No se ascolto Vendola, adesso si chiude una era Monti.
    No se leggo gli anonimi che dicono il 40% se lo può scordare. Vecchia, ammuffita, minoritaria arroganza.
    No se ascolto il silenzio di linea politica e di ricaduta politica valdarnese. La politica è battaglia, è confronto, è costruzione e viso aperto, non è un trenino.
    No se ascolto Bersani che dice nel governo voglio Vendola e Casini, e naturalmente Casini risponde no grazie.
    Si se ascolto Bersani che dice a Vendola sulle cose fondamentali si vota a maggioranza nel gruppo parlamentare.
    E allora dico. Ma quelli di Vendola in giro per il territorio, ci stanno?
    Poi ricordo che anche Di Pietro doveva fare un un'unico gruppo parlamentare, ma poi, forse anche quando ha ragionato bene sui rimborsi, ne ha fatto uno autonomo.
    E tutti a fare conti sul governo senza mettere in conto il centro-destra, in un paese dove con le vecchie proposte, mai, mai, siamo stati maggioranza.
    Come diceva con aria serissima uno della mia gioventù: compagni, nuvole nere si addensano all'orizzonte.

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