martedì 12 marzo 2013

L'attesa


Impossibile distogliere l'attenzione da quello che offre in questi giorni il palcoscenico nazionale. LA nostra lente di ingrandimento si sposta su Roma; è la settimana del conclave e venerdì si insedia il nuovo parlamento. Cosa accadrà?
Cosa augurarsi? Quale ruolo devono avere le maggiori forze politiche? Come si sono mosse fino ad oggi? Cosa farà il Presidente della Repubblica? 
Rimaniamo in attesa... di scoprire il destino del nostro Paese invitando tutti a lasciare il proprio commento sulla questione.
Buona settimana
La redazione

6 commenti:

  1. Visto che la discussione langue e vista la decisione del Movimento 5 Stelle di votare i propri candidati alla presidenza della Camera e del Senato senza scendere a compromessi con gli altri partiti, ripropongo il commento che avevo inserito, con una lentezza da bradipo, nella discussione postelettorale di due settimane fa.

    Se sul palco della politica potesse presentarsi, accanto al Principe di Machiavelli, anche il Candido di Voltaire, direbbe che il risultato delle elezioni è stato il migliore possibile e che abbiamo tutti i motivi per essere fiduciosi. Incurante dei brusii, argomenterebbe così. Ci sono due partiti, Pd e Pdl, che si sono alternati alla guida del Paese negli ultimi venti anni. Nonostante le differenze ideologiche, le loro azioni e soprattutto le non-azioni di governo si sono rivelate piuttosto simili e sono state giudicate negativamente dagli elettori. Ora entrambi hanno l’ occasione di rimediare. E sono costretti a farlo insieme, visto che nessuno dei due ha i numeri per governare da solo. Possono perciò mettere da parte molti dei motivi di contrasto e concentrarsi sulle urgenze e sul bene comune. Basterebbe che si accordassero immediatamente su tre questioni di forte valenza come il dimezzamento dei parlamentari, l’ abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e una nuova legge elettorale, per ricevere fiducia dai cittadini, dagli altri Paesi europei e dai mercati internazionali. E nulla vieterebbe alla Grosse Koalition così varata di navigare per l’ intera legislatura con un consenso diffuso. A patto ovviamente di mantenere ferma la rotta e di non cedere alla tentazione di qualche ‘inchino’ per compiacere vecchi comandanti. Tanto più che in Parlamento è presente un Movimento 5 Stelle non incline all’ indulgenza, portatore di un progetto radicalmente alternativo a Pd/Pdl e voce di quella generazione definita ‘perduta’ da un cinico e incauto Monti. Dal canto suo questo nuovo soggetto, palesemente non ancora pronto ad assumere una responsabilità di governo, può fare tesoro della possibilità di formarsi culturalmente e temprarsi politicamente sui banchi dell’ opposizione, dove è relativamente più semplice porre rimedio a titubanze e inadeguatezze.
    Così parlerebbe Candido. Consapevole, peraltro, che verrebbe subito ribattezzato ‘Bischero’.
    Silvio Cazzante

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  2. ma il parcheggio dei socialisti?

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  3. Eletta la presidente della camera.....alle sette quello del senato. Bersani sta continuando a fare finta di aver vinto le elezioni, ma qualcuno che gli vuol bene glielo potrebbe dire che invece le ha perse?
    Berlusconi che dopo un attacco forte di uveite oggi torna a Roma? i grillini ancora non hanno capito se sono in gita o se stanno facendo sul serio?
    Monti in preda ad una carichite scoppiettante si propone di fare il presidente del senato e fa incazzare Napolitano. Intano Ingroia e Ferrero stanno organizzando un torneo a briscola e 21 con gli altri tromabati. Nella parte bassa del tabellone favoritissimi la coppia fini-bocchino.
    Signore e signori ...rien vas plus, le jeux sont fait!

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  4. Grasso e Boldrini. Mica cincirinella! Si viene dall'accoppiata Fini-Schifani, non ce lo scordiamo. Meno male che l'ha spuntata Bersani. E se l'avesse spunatata il M5 Stelle? Ci sarebbe stato un macellaio apprendista di Incisa alla Camera e un programmatore free lance disoccupato di Pordenone al Senato. E se ci fosse stato Renzi? Un'amico undicenne boy scout alla Camera e Giorgio Armani (ma con l'indennità devoluta all'Unicef) al Senato.....tanto per fare un pò di scena!

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  5. Grasso e Boldrini. Mica cincirinella! Si viene dall'accoppiata Fini-Schifani, non ce lo scordiamo. Meno male che l'ha spuntata Bersani. E se l'avesse spunatata il M5 Stelle? Ci sarebbe stato un macellaio apprendista di Incisa alla Camera e un programmatore free lance disoccupato di Pordenone al Senato. E se ci fosse stato Renzi? Un'amico undicenne boy scout alla Camera e Giorgio Armani (ma con l'indennità devoluta all'Unicef) al Senato.....tanto per fare un pò di scena!

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    Risposte
    1. Se non ci fosse stato il M5 Stelle avremmo avuto Franceschini alla Camera e la Finocchiaro al Senato, altro che Boldrini e Grasso...il PD e Bersani non sono capaci di un vero rinnovamento.Alessandra

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