martedì 15 gennaio 2013

Trasparenza siti web: le "pagelle" del Ministero della P.A. ai comuni del Valdarno


Due settimane fa, il 2 gennaio, Valdarno Post ha offerto un esempio di ottimo giornalismo: non solo ha riportato la notizia che il Comune di San Giovanni Valdarno è stato premiato al primo Forum italiano della trasparenza, ma è andato anche a verificare i risultati degli altri Comuni valdarnesi sul sito del Ministero per la pubblica amministrazione e semplificazione (link all’articolo: http://valdarnopost.it/news/qualita-dei-siti-web-pubblici-e-trasparenza-san-giovanni-risulta-il-migliore-in-valdarno-male-tutti-gli-altri).
Ne è emersa una realtà desolante: mentre San Giovanni ha rispettato trentacinque dei quarantadue parametri previsti dal Ministero per i siti web, nessuna della altre amministrazioni è andata oltre gli undici. Terranuova si è fermata a otto. Incuriosito, ho fatto un passo ulteriore e ho controllato se gli indicatori sono stati raggiunti pienamente o solo parzialmente. Il confronto con San Giovanni è diventato ancora più impietoso. Nel sito della città del Marzocco, infatti, trentatre parametri rispettano contemporaneamente i requisiti semantici e sintattici, in quanto hanno sia la posizione che la denominazione previste dalle linee guida. In due casi vi è conformità sintattica ma non semantica, con la sezione o il link che si trova nella posizione dovuta ma ha una denominazione diversa da quella indicata nelle  linee guida. Terranuova invece consegue la duplice conformità, sintattica e semantica, solo con tre parametri. Tre contro trentatre, quasi che a separare le due città ci fosse un oceano e non un fiume. E purtroppo non è tutto. Il Ministero infatti non entra nel merito dell’ organizzazione dell’ Albo pretorio online, dando per scontato che esso contenga per intero la documentazione prevista dalla legge. È noto invece che a Terranuova non è così. Ed è altrettanto noto che ogniqualvolta su questo blog è stata sollevato il problema, gli amministratori non hanno risposto. Visto allora che chiedere è inutile, lascio affisse le mie considerazioni al più efficiente albo pretorio della Voce del Martedì.
-            Le indicazioni del Ministero su come organizzare il sito web di un Comune sono talmente chiare da non prestarsi a fraintendimenti. Discostarsene è più complicato che seguirle pedissequamente.
-            È legittimo allora pensare che se il sito di Terranuova è sgarrupato, è perché si vuole sia così.
-            Dunque i nostri amministratori preferiscono fare figure barbine che essere trasparenti.
-            Forse perché la trasparenza li imbarazza più delle figure barbine?
-            Sull’ argomento le opposizioni non sono state decise come avrebbero dovuto. Perché non ne hanno compreso la rilevanza o per solidarietà fra membri della stessa gilda?
-            Dal momento la seconda eventualità mi è stata più volte smentita dai diretti interessati, assumiamo pure che il problema sia la sottovalutazione del diritto dei cittadini alla trasparenza, alla accessibilità delle informazioni e alla rendicontazione.
-            E spostiamo allora il tiro della domanda. Perché i cittadini stessi non esigono dai loro rappresentanti il rispetto di questo diritto basilare?
-            Probabilmente perché oggi tempo ed energie vanno dedicati a far quadrare i bilanci familiari, un esercizio di gran lunga più urgente della tutela di garanzie che non portano cibo in tavola.
-            Forse però anche per un altro motivo. Mi trovo sempre più spesso a constatare come la perdita della cognizione dei propri diritti sia un fenomeno diffuso, che prescinde dalle fatiche e difficoltà personali. Decenni di liberismo, di individualismo e, da ultimo, di berlusconbriatorismo ci hanno assuefatto alle iniquità e condotto a una docile rassegnazione. “Questo povero grida e il Signore lo ascolta” recita il salmo, ma oggi la maggior parte dei poveri non ha né voce né parole, e neanche più chiede giustizia, tutto accettando e tutto ritenendo ineluttabile.
-            Gli amministratori terranuovesi, progressisti solo di nome, si muovono bene in questo scenario e in questa inerzia dai tratti tipicamente destrorsi. Nella poca partecipazione dei cittadini anzi confidano, per continuare a dirci che tutto va bene e a dirsi come sono bravi.
-            Al punto che – cito volutamente un fatto che non ha trovato alcuna eco – hanno avuto l’ impudenza di scrivere (o far scrivere), sul notiziario comunale pubblicato nello scorso mese di luglio, che il regolamento urbanistico sarebbe stato approvato entro il 2012. Fingendo di non sapere che porre un termine del genere significava far venir meno i tempi indispensabili a redigere con la dovuta accuratezza il nuovo strumento e, soprattutto, a consentire ai cittadini la partecipazione nei modi garantiti dalla legge. Ma cosa volete che contino una fesseria e un eventuale procedimento irregolare in più per chi cerca il consenso solo attraverso comunicati stampa e interviste televisive?
-            Considerazione conclusiva e chiusura del cerchio. Fra gli amministratori responsabili di un sito web così poco trasparente come quello di Terranuova vi è anche chi ha aderito al programma di Renzi, che propone invece una “trasparenza totale secondo il modello del Freedom of Information Act”. Mi sono allora detto: vado a vedere il punteggio di trasparenza del sito del Comune di Firenze, certamente altissimo, e sfrucuglio poi un po’ i renziani di casa nostra. Ho cliccato, navigato e ho avuto l’ ennesima conferma che nella politica – anzi, nell’ antipolitica – di questo sciagurato Belpaese non conta quello che si fa ma quello che si dice e come lo si dice. Il sito del Comune di Firenze, che dovrebbe essere il biglietto da visita di un sindaco paladino della trasparenza, è, né più né meno, come quello di Terranuova: rispetta solo otto dei quarantadue parametri indicati dal Ministero. Per una volta, forse, un commento con una raffica di male parole non sarebbe fuori luogo. Più alto di me però vola il poeta, e mi convince a prendere in prestito i suoi versi: “soltanto i pochi che si incazzarono dissero che era l’ usato passo, fatto dai soliti che ci marciavano, per poi rimetterlo sempre là in basso” (Francesco Guccini, Nostra signora dell’ ipocrisia).
Silvio Cazzante

18 commenti:

  1. Questi vanno cacciati a pedate, altro che candidati in parlamento.

    http://www.youtube.com/watch?v=XhpT7tATjVg&noredirect=1

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  2. Silvio continua ad arrabbiarsi nel silenzio più totale. Allora credo che bisogna essere franchi e realisti.
    Si può cambiare solo cambiando. Cambiando etica e cultura. Significa una rottura con le persone che sino a qui hanno fatto l'amministrazione, significa ricostruire un apparato politico-amministrativo.
    Non è una questione di partiti o liste, queste sono fatte da persone. Appunto occorre cambiare le persone perchè occorre cambiare le politiche, e le politiche sono etica e cultura.

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  3. C'è aria di guerre interne dentro al PD?
    Le voci di dimissioni del segretario Bronzi sono vere o no?
    Perché continuano ad essere divisi tra bersaniani e comitato Renzi? Era un sostegno ai candidati nazionali rimanendo comunque uniti o c'è un regolamento di conti?
    Io sono di sinistra e voto PD ma non mi sono mai piaciuti gli arrivisti che usano il partito per emergere personalmente.

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  4. La trasparenza a Terranuova non c'è perché al sindaco ormai non gliene importa più niente e non vede l'ora di arrivare alla prossima primavera.
    Poi dopo Casamonti cosa vuoi parlare di trasparenza?

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  5. Ha ragione ettoreciancico a dire che bisogna cambiare.
    Bisogna votare Trabucco? Ma ettore non è uno del PD? Ha fatto l'assessore PD e ora da che parte sta?

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  6. Lo so di cosa mi accuserà il mio amico Silvio del quale leggo solo ora, per mia colpa e mi scuso con lui, il lungo articolo afferente l’ennesimo appunto sulla comunicazione del nostro Comune.
    Mi accuserà di tentare una difesa di qualcosa che appare indifendibile. Allora Silvio, come ti dissi qualche tempo fa, hai ragione a ricordare sempre e costantemente le mancanze. E’ compito, dovere e diritto di noi cittadini far leva sulle cose che non vanno. Nel campo del sito Web, nonostante i tuoi solleciti (che ti giuro sono divenuti anche i miei) non ce l’abbiamo ancora fatta a far tenere il passo dell’aggiornamento e delle relativa trasparenza ai nostri amministratori.
    Però consentimi, una volta di più di invitarti ad una rappresentazione, per così dire, più “aperta” del problema, un po’ meno populista e anche finemente demagogica di come la stai proponendo tu.
    Ti prego premetti a tutto quello che dirò, il mio pensiero che è lo stesso medesimo tuo: trasparenza assoluta. Detto questo ognuno può andare nel sito del Ministero della P.A. e semplificazione nell’operazione “Bussola della Trasparenza” il cui intento è questo: “…Il principale obiettivo è di accompagnare le amministrazioni, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, nel miglioramento continuo della qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali.”
    Quindi ben vengano le critiche costruttive e i forti richiami, ma mi sembra oltremodo strumentale non rappresentare nell’interezza il quadro in cui si inserisce questa normativa.
    Terranuova pecca sicuramente però si colloca al 35 posto in Italia, tra Teano e Terricciola, insieme a 421 comuni tra i quali Varese, Vercelli, Rieti, Padova, lucca, Mantova, Como, Firenze, Ferrara. La precedono 1644 comuni, ma seguono il nostro comune in fatto di mancanza di trasparenza ben 4225 con comuni che sono stati valutati e altri 1770 che hanno ottenuto punteggio “zero”.
    Terranuova precede nella trasparenza i siti web il Ministero dell’Agricoltura, l’Agenzia delle Entrate, dell’INPS, delle Regioni Campania e Emilia Romagna.
    Cosa voglio dire con tutto questo, Silvio, che Terranuova sconta, ma in una posizione ben migliore di altri, un’arretratezza del nostro Paese in tema di utilizzo della rete. Pensa alla carenza della Banda Larga che mi sembra non si possa addossare ai nostri amministratori locali.
    Ben vengano le critiche anche forti, ma ti prego non ti prestare, almeno tu, a facili posizioni da “capopopolo”, dove è ancor più facile dire “tutti colpevoli tutti uguali”.
    Vedi come anche negli interventi che seguono al tuo, divenga comodo fare del populismo gratuito che poi sfocia in ancor più facili (troppo facili) valutazioni.
    Indubbiamente bravi gli operatori di San Giovanni per il WEB; per ora a me riesce ancor’oggi a fra più leva un’IMU e un’addizionale IRPEF ad aliquote assai più ridotte ed eque dei nostri cugini della riva sinistra dell’Arno e sollecitare, come ci invita il Ministero, i nostri amministratori a operare anche sulla trasparenza della comunicazione. Infine a Simone…nel PD locale non ci sono “guerre” ce solo la rappresentazione di un forte desiderio di democrazia e rinnovamento che porta a la gente a parlare o a tentare, con tutti i limiti e gli sbagli che si può avere come umili esseri umani, anche un nuovo modo di fare la politica. Questo a volte vuol dire parlare, qualche volta alzare la voce e anche scontrarsi, conservando la buona fede e il rispetto delle persone.
    Un saluto Nedo

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  7. Caro Anonimo (tanto per cambiare), mi fa piacere risponderti. Io penso che i partiti siano importanti non per se stessi ma perchè sono una comunità, sono un luogo di incontro, mediazione, proposizione di scelte culturali ed etiche, valori, comuni.
    Sono organizzazioni composte da uomini, e naturalmente una cosa è un partito nazionale un'altra un partito locale. Qui data la dimensione il fattore umano pesa ancora di più. A Terranuova, (ma forse come in tantissimi piccoli comuni) il partito si è adeguato, è venuto dopo l'amministrazione, questa è sempre stata la mia valutazione anche pubblica. Ma questo non ha fatto bene nè al partito nè alla amministrazione. Poco dibattito politico, piccoli cerchi politico-amministrativi, confusione di ruoli.
    Ho letto proprio ieri un artico sul Fatto Quotidiano sulla vicenda scavi Tav a Firenze/Lorenzin, che non conoscevo. Mi sembra una emblematica storia di quello che non deve essere la politica. Ruoli confusi tra politici e imprese, per giunta ovviamente cooperative, tra controllori e controllati, con una conseguente manciata di favori a mariti o congiunti, a detta degli inquirenti.
    Quando un partito nazionale non risponde più ai propri ideali e valori, se ne vota un'altro. Quando è il partito locale che male rappresenta questi ideali e valori, si guarda agli uomini, si cerca di cambiare. Appunto.
    Dispiace e stupisce (ingenuo?) che nonostante tutto quello che è successo in questi ultimi anni, nonostante sia stato portato all'attenzione, i livelli superiori del partito abbiano deciso di non decidere, di lasciare tutto com'è, con molta attenzione al proprio ombelico piuttosto che ai cittadini.
    Cambiare. Mi si dice: ma abbiamo cambiato molto, ci sono i giovani... Io vedo però un conformismo imperante, una logica correntizia esasperata, un dibattito tutto interno e tutto su equilibri interni. Mi sembra, sinora, che si sia cercato di cambiare per non cambiare.
    Recentemente, un po' scherzando ma un po' seriamente, ho risposto al biglietto di auguri di Mauro Bronzi composto da una foto di Moro e da una di Berlinguer, ricordando come un partito socialista europeo, forse doveva avere anche altri numi tutelari nella propria galleria (Labriola, Nenni, Placido Rizzotto, Fernando Santi, Pertini...), mi sembrava monca, e a me come foto sembrava più appropriato il Quarto Stato, di Pelizza da Volpedo.
    Ok, sono un po' rompicoglioni.
    Come vedi Anonimo, il buon Luca Trabucco non c'entra nulla, tra l'altro mi sembra abbia i suoi buoni problemi di collocazione, ideale e politica.
    Siamo noi, ognuno di noi, che deve guardarsi allo specchio e in tutta onestà dirsi se si può continuare così.
    Come in Quinto Potere io mi affaccio alla finestra e urlo: Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più.
    È questo che sto facendo. Come vedi, ad oggi poche altre finestre si aprono. Ma non importa, l'importante è potersi guardare allo specchio la mattina.

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  8. Continuate pure a ciarlare, arriva lo Tsunami, e vi si manda tutti a casa.

    http://www.beppegrillo.it

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    1. PRIMA PARTE
      Chiedo trasparenza e mi ritrovo ‘capopopolo’. Cerco di approfondire un problema, pongo delle domande e per questo divento ‘sottilmente demagogico’ e ‘populista’. Eppure i dati che ho citato sono dati. E il silenzio degli amministratori è silenzio. Mi tocca allora ripetere, caro Nedo, quanto già dissi allorché tu pensasti che io fossi alla ricerca di una poltrona: non ho ambizioni né di potere né di prebende. Ancora più esplicitamente: alle prossime amministrative non mi troverai in alcun elenco di candidati e dopo non mi vedrai su poltrone, sedie, strapuntini.
      Le mie considerazioni su quanto hai scritto.
      Uno. Le carenze della banda larga non c’ entrano con l’ organizzazione del sito web. Se nell’ Albo pretorio non si trovano informazioni fondamentali, il problema non è della banda larga. Sarebbe come dire che un sindaco lascia marcire la propria città nell’ immondizia solo perché non è servita dall’ autostrada.
      Due. Tu ritieni che in fondo Terranuova non sia messa malissimo, perché nella graduatoria del Ministero si colloca al 35° posto, preceduta da 1644 comuni. Meglio scrivere allora che è al 1645° posto, non trovi? Metti che alla fine del campionato la Fiorentina sia preceduta da tre squadre che avranno concluso a pari punti al primo posto: sarebbe bello dire di essere arrivati secondi e pregustare così la musichetta e le notti Champions, ma la realtà è che verremo considerati quarti. Tu fai rilevare che dietro Terranuova ci sono quasi 6000 comuni. È la giustificazione dello studente mediocre – e tu naturalmente non lo sei – che, invitato dal professore a prendere ad esempio il Bianchi che ha tutti otto, risponde ‘chissenefrega, ci sono il Rossi e il Neri che vanno peggio di me’. È la politica del mal comune mezzo gaudio, dell’ Italia che non prova neanche a uscire dal fango e si consola dicendo che dopo tutto stare nel fango è meglio che stare nel letame.
      Tre. A guardare troppo alle classifiche si finisce per dimenticare il dato assoluto. Lo ricordo allora: su quarantacinque parametri di trasparenza indicati dal Ministero, Terranuova registra solo in tre casi una conformità piena e in cinque una conformità parziale. Continuando con il paragone calcistico: tre vittorie, cinque pareggi, trentasette sconfitte. Più letame che fango, a quanto pare.

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  9. SECONDA PARTE
    Quattro. Dimenticano anche, i patiti delle graduatorie, che i giudizi vanno dati in relazione ai mezzi di ciascuna squadra. Un quinto posto del Pescara è un trionfo, lo stesso piazzamento dell’ Inter è una delusione. Nel caso di Terranuova, un’ Amministrazione che nel 2012 ha speso 41.000 euro per la comunicazione esterna (come da delibera di Giunta e tacendo le ulteriori spese decise con determine) ha certo la possibilità – e quindi il dovere – di tenere in ordine quello strumento primario di comunicazione e trasparenza che è il proprio sito web. Senza se, senza ma e senza sofismi.
    Cinque. La diversità di imposizione fra San Giovanni e Terranuova. Come la banda larga, non c’ entra con la buona organizzazione del sito. Visto però che l’ abbiamo tirata in ballo, dovremmo anche dire che Terranuova, a differenza di San Giovanni, ha la risorsa ‘territorio’, con gli utili che ne derivano (la discarica, gli oneri di urbanizzazione, le cave), e può tenere IMU e addizionale IRPEF più basse di altri Comuni del Valdarno. All’ opposto, San Giovanni ha dei valori aggiunti – ferrovia e centro storico – che, nonostante un’ imposizione più alta, la rendono comunque attrattiva. Non mi risulta infatti che i suoi abitanti si stiano trasferendo a Terranuova, dove pure c’ è una Città Giardino pronta ad accoglierli, calda e croccante.
    Sei. Su Repubblica.it si trovava ieri l’ altro un articolo intitolato “Sì del governo al ‘Freedoom act’ italiano. Trasparenza online per tutti gli enti pubblici”. Ne riporto, ‘demagogicamente’ e ‘populisticamente’, alcuni estratti.

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  10. TERZA PARTE
    “Tutto dovrà essere pubblicato online: conti, entrate, uscite e persino la situazione patrimoniale di chi ricopre incarichi politici o dirigenziali a livello statale, regionale e locale. La svolta sul diritto all'informazione ha la forma di uno schema di decreto legislativo che il Consiglio dei ministri ha appena varato.
    Trasparenza. Viene data una definizione del principio generale di trasparenza: accessibilità totale delle informazioni che riguardano l'organizzazione e l'attività delle PA, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. Il provvedimento ha infatti lo scopo di consentire ai cittadini un controllo democratico sull'attività delle amministrazioni e sul rispetto, tra gli altri, dei principi costituzionali di eguaglianza, imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza dell'azione pubblica.
    Pubblicazione dei dati sui siti istituzionali. La pubblicazione dei dati e delle informazioni sui siti istituzionali diventa lo snodo centrale per consentire un'effettiva conoscenza dell'azione delle PA e per sollecitare e agevolare la partecipazione dei cittadini. Per pubblicazione si intende la diffusione sui siti istituzionali di dati e documenti pubblici e la diretta accessibilità alle informazioni che contengono da parte degli utenti.
    Totale accessibilità. Si stabilisce il principio della totale accessibilità delle informazioni. Il modello di ispirazione è quello del Freedom of Information Act statunitense, che garantisce l'accessibilità di chiunque lo richieda a qualsiasi documento o dato in possesso delle PA, salvo i casi in cui la legge lo esclude espressamente (es. per motivi di sicurezza).
    Diritto di accesso civico. Viene introdotto un nuovo istituto: il diritto di accesso civico. Questa nuova forma di accesso mira ad alimentare il rapporto di fiducia tra cittadini e PA e a promuovere il principio di legalità (e prevenzione della corruzione). In sostanza, tutti i cittadini hanno diritto di chiedere e ottenere che le PA pubblichino atti, documenti e informazioni che detengono e che, per qualsiasi motivo, non hanno ancora divulgato.
    Qualità e chiarezza delle informazioni. Si disciplina la qualità delle informazioni diffuse dalle PA attraverso i siti istituzionali. Tutti i dati formati o trattati da una PA devono essere integri, e cioè pubblicati in modalità tali da garantire che il documento venga conservato senza manipolazioni o contraffazioni; devono inoltre essere aggiornati e completi, di semplice consultazione, devono indicare la provenienza ed essere riutilizzabili (senza limiti di copyright o brevetto)”.
    Saluto te e tutti i lettori.
    Silvio Cazzante

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  11. ...ahi ahi Silvio, non mi sembrava di avere detto cose che "scatenavano" questa ira....ma si vede che ho sfiorato un nervetto scoperto....Silvio rilassati e stai tranquillo. Io sono un cittadino semplice, semplice. Come me altri hanno sufficiente (...e molto di più di me) intelligenza perchè a te non "tocchi" spiegarci le cose. Mi spiace che tu ti debba confrontare con il mio basso livello (mediocre), ma purtroppo non sono fra coloro che come te sono stati dotati di "superiore" e alta visione della società. Sono tra coloro invece che credono semplicemente che la via per affrontare le questioni sia la sana discussione con gli altri e non l'imposizione della propria visione. Lo pensavo anche di te (ma guarda un po’) ma vedo che l'inquietudine dei tempi moderni prende le menti migliori. Di alcune cose ti prego: non mi mettere in bocca cosa che no ho detto e non penso (questo non te lo consento) e non interpretare "pro domo" tuo aspetti che ho detto e descritto in maniera totalmente diversa. Non dare poi elementi forvianti, guarda che l'immigrazione verso Terranuova è cosa documentata. Terranuova che ti piaccia o no continua a vivere,le aziende vi si insediano, i servizi sociali funzionano (compatibilmente con i soldi a disposizione), la vita nel centro è un fermento di iniziative e di giovani che vengono da tutto il Valdarno e oltre. Io ho solo cercato di alimentare la tua osservazione con rispetto e con un pò di ironia (altre volte ci eravamo un po’ presi in giro da veri amici di penna). Guarda che sono stato il solo che abbia approfondito nei contenuti i tuoi richiami, peraltro (ma accecato da un risentimento che non comprendo, non l’hai forse notato) ti ho anche dato completa ragione. Per altri (in verità assai pochi) hai fatto da capopopolo, ispirando azioni diverse (populiste e demagogiche)...o forse non te ne sei accorto? tutto qui...sono quindi un "allievo mediocre", e in questo hai ragione, ma nel senso della derivazione latina "mediocris"...nella media…nulla di più, ma che continuerà a ragionare con la sua mediocre testolina. Io rimango qui a leggere e leggerti…quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo….
    Un saluto cordiale
    Nedo



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    1. Salve, sono Roberto Magini, lavoro in comune e fra i miei incarichi e responsabilità c'è anche quella della tenuta del sito internet. Mi sono affacciato a questo blog perchè mi hanno detto che c'era una discussione che in qualche modo mi riguardava.
      Il sito internet del comune di Terranuova, che io ritengo tutto sommato un buon sito (rispetto a quello che offre il mercato) per le dimensioni del nostro comune e per essere in gran parte aggiornato quotidianamente ha un po' come tutti degli aspetti da sistemare.
      La discussione che si è svilupatta sui risultati della bussola che evidenzia i siti e le posizioni con i contenuti in regola con le disposizioni di legge, che vi sta molto appassionando, credetemi alla verifica dei fatti è una bufala pazzesca perchè vi posso garantire che il 90% dei comuni che hanno ottenuto il soddisfacimento dei criteri se andate a visitarli vi accorgerete che si sono limitati a rinnuovare il proprio sito internet ed a inserire il percorso che la bussola individua per la "trasparenza" seguendo le impostazioni delle varie normative, senza avere al proprio interno neanche un dato, in alcuni casi ci sono addirittura foto. Il nostro sito invece, anche se per il momento non rispecchia la formae quindi la ricerca da esito negativo individuandone solo 8, e su questo ci adopereremo quanto prima, già oggi contiene n. 20 requisiti richiesti dalla normativa con contenuti completi, fra l'altro bisogna anche tenere conto di qunto in questi ultimi due anni sono cambiate le varie normative. Vi posso garantire che l'obiettivo che abbiamo ricevuto dal Sindaco e dalla Giunta è quello di marciare più speditamente possibile lungo la strada, complicata, della trasparenza e molto presto sul nostro sito si vedranno i primi risultati. Grazie a tutti

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  12. Grazie a Roberto Magini per le informazioni dirette, corrette e competenti. C'è sempre da imparare.

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  13. Visto gli interventi "istituzionali" sull'argomento, come cons comunale evidenzio:
    1- in effetti il sito ultimamente è stato aggiornato e ora tutte le persone della giunta, consiglio e partecipate sono correttamente indicate;
    2- non credo per la volontà dell'ufficio, negli atti online del consiglio comunale mancano due strumenti utili per valutare politicamente gli eletti (cosa dice, se ogni tanto interviene, etc), ovvero il VERBALE del cons comunale e le INTERROGAZIONI. Nel primo troveresti anche le mozioni presentate e bocciate dalla maggioranza, mentre invece ora si vede solo quelle approvate.
    3- per una maggiore trasparenza dell'attività amministrativa dovrebbe essere creata una sezione in home page per il bilancio: di previsione, consuntivo, variazioni e peg.
    Una cosa non attinente all'argomento ma collegata è il fatto che il tanto sbandierato wii-fii nell'aula del cons comunale non funzona.
    Leonardo Lucacci
    consigliere comunale Terranuova per la Libertà

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  14. Mi sembra che le giuste osservazioni di Leonardo Lucacci come consigliere comunale, insieme alle considerazioni oltremodo competenti di Roberto Magini sulla migliorabilità del sito, vadano nella direzione dell’offerta di un servizio di informazione sempre più ampio e migliore. Sono tutti elementi, critici ma costruttivi, che vanno incontro a tutti gli appartenenti alla nostra comunità senza distinzione circa la diversa visione politica…se gli aspetti vengono, anche con un forte contradditorio, affrontati per risolvere i problemi e non solo per distruggere forse si fa un servizio per tutti, altrimenti si rischia di cadere (anche in buona fede) in un'inutile strumentalizzazione.
    Di nuovo saluti
    Nedo
    Nedo

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  15. Lucacci Cazzante Bronzi Magini

    Arriva lo TSUNAMI

    e voi ve ne andate a casa!

    www.beppegrillo.it

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  16. E bravo "l'anonimo", bell'esempio di coraggio al confronto di coloro che, come sempre, si celano da cecchini vigliacchi colpendo obiettivi che non hanno nessun timore a metterci la faccia per poi dire enormi caz...te. Guarda che chi citi primo sono semplici cittadini senza alcun posto dai quali tu o altri possa mandar via, secondo a casa ci sono e ci siamo già ed é la casa di tutti giorni quella della libertá e della democrazia, terzo ...cosa vorresti fare: negarci la parola, il pensiero, tapparci la bocca, o peggio....annientare le persone? Forse la vicinanza alle idee di Casa Pound ti ha dato alla testa....il Movimento a 5 stelle ha nel proprio programma l'annullamento della libertà di parola? Io ho molti amici tra i sostenitori di Grillo, spero e mi auguro che rifiutino solo la vicinanza a orientamenti che neghino la libertà e fomentino la distruzione della men che minima componente della Democrazia...quella con la D maiuscola che non ha né colore né parte e che appartiene a tutti, alle persone di buona volontà e che permette anche agli stolti di esprimersi senza vincolo alcuno.

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