martedì 29 maggio 2012

DISCARICA PODERE ROTA: la lettera aperta di Catia Naldini a Vincenzo Ceccarelli


Lunedì 21 maggio Catia Naldini, membro dell'osservatorio sulla discarica di Podere Rota, ha indirizzato una lettera aperta a Vincenzo Ceccarelli, consigliere regionale eletto nella circoscrizione di Arezzo e presidente della sesta commissione - Territorio e ambiente.
La lettera di Catia Naldini, scritta a seguito della visita effettuata pochi giorni prima da Ceccarelli alla discarica e dopo alcune dichiarazioni rilasciate dallo stesso consigliere regionale, solleva questioni importanti di tipo ambientale ("Quanto impatta sul terriotorio l'ampliamento della discarica?") di tipo procedurale (Lei è al corrente sull'esito del monitoraggio? Sa perché è stato interrotto?") e di tipo politico ( "molti politici sono andati in visita alla discarica ma solo pochi sono venuti  a visitare le nostre abitazioni,  i nostri terreni   a visitare  NOI CITTADINI").
Il testo della lettera che vi proponiamo questa stettimana è stato ripreso e pubblicato da vari siti web locali (arezzonotizie.it, valdarnopost.it e retevalval.wordpress.com).
La Redazione

San Giovanni V.no, 21/05/2012
Carissimo Presidente Vincenzo Ceccarelli,
Sono Catia Naldini, membro dell’Osservatorio sulla discarica di Podere Rota.
Mi sono permessa varie volte di inviarle la posta riguardante le problematiche concernenti la discarica di Podere Rota e le segnalazioni di disagio dei cittadini, in modo che lei potesse farsi un’idea della situazione per venirci incontro Le chiedo cortesemente di dedicare un po’ di tempo per leggere queste mie osservazioni e di esprimere le sue riflessioni.
Stamani ho appreso dalla stampa della sua visita a Podere Rota ed ho proprio pensato che ci venisse incontro.
Ho poi ascoltato la sua intervista, e vorrei precisare alcune cose sulla discarica,riguardo alle sue dichiarazioni
Quando lei dichiara: “Sembra ci siano stati dei disagi durante la fase di ampliamento, e che ora si vadano attenuando” , non credo che sia un’espressione corretta.
Non è corretto dire che disagi sembrano esserci stati, perché i disagi ci sono stati effettivamente e appare evidente la consapevolezza del disagio, nei documenti che descrivono l’iter di approvazione dell’ampliamento (verbali della conferenza dei servizi, che posso anche fornirle). 
Non è corretto dire che i disagi si stanno attenuando perché adesso sono d’intensità maggiore.
Pensavo che i disagi odorigeni lamentati dalla popolazione residente, noti tanto al Gestore, quanto alle Autorità competenti, meritassero anche in virtù del principio di precauzione, l’adozione di strumenti di tutela sanitaria adeguati.
Le ricordo a rimarcare la delicatezza e l’entità dell’argomento, le considerazioni rese dall’ASL a suo tempo nella nota n°50776 del 22.09.2009 che riportava; ” il perdurare delle emissioni odorigene nel tempo può essere causa di disturbo e alterazione dello stato di benessere psico-fisico della popolazione interessata…”.
I disagi olfattivi per varie cause, sono stati sempre presenti e disturbanti, da quando è stato realizzato l’impianto di compostaggio (più di tre anni fa) a ora che il conferimento dei rifiuti è sul primo modulo dell’ampliamento.
Le chiedo:
Come a stato possibile autorizzare l’ampliamento “senza valutare la situazione di disagio olfattivo antecedente?"
-la valutazione ambientale non è stata fatta e si sono limitati a prevedere prescrizioni integrative di altri provvedimenti autorizzativi e a disporre campagne di rilevazione ….”per il futuro”.
Nella seduta del 30.12.2010 la Conferenza dei Servizi, prende atto dell’avvio di un programma sperimentale di monitoraggio delle emissioni odorigene mediante la partecipazione di ARPAT. USL, CSAI e TB come pure dei cittadini residenti e dispone l’avvio della prima campagna di rilevazione per lo 01.02.2011, “rinviando l’adozione di ulteriori prescrizioni e/o provvedimenti agli esiti del monitoraggio”!
Ebbene, sulla scorta di tali premesse e dunque in assenza degli esiti del futuro monitoraggio, la conferenza dei servizi HA COMUNQUE CONCLUSO IL PROCEDIMENTO CON PARERE FAVOREVOLE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE!
Le chiedo:
- la procedura di Via ha risposto alle finalità previste dalla legge?
-Non le sembra che si siano limitati solo una mera applicazione formale di norme che dovrebbero operare in chiave preventiva a tutela della salute e dell’ambiente? .
IL MONITORAGGIO NON POTEVA AVERE ALTRA UTILITÀ SE NON QUELLA DI ATTESTARE LA
PRESENZA DI UN IMPATTO ORMAI IRREVERSIBILMENTE PRODOTTO, FRUSTRANDO COSÌ’ LE FINALITÀ DI TUTELA PREVENTIVA PERSEGUITE DALLA PROCEDURA DI VIA.
-benché la prima fase del monitoraggio che si è svolta tra marzo e giugno 2011 si sia conclusa, gli esiti non sono mai stati resi noti, (forse non ancora elaborati i dati).,nonostante le numerose richieste rivolte agli Enti ufficiali da parte dell’Osservatorio, del Comitato Le vittime di Podere Rota, dei cittadini, , ( se vuole le mando copia anche di queste)
e c’è di più :
-la seconda fase della campagna di monitoraggio, prevista a settembre 2011 non é stata ancora attivata! “pertanto i profili relativi alle lamentate emissioni odorigene non risultano esaminati nè in via preventiva (VIA) nè in via successiva, essendo vuoti di senso e di portata, prima la procedura di VIA e poi la prevista campagna di monitoraggio.”
1) I fatti non lasciano dubbi circa l’origine delle immissioni odorigene e gli effetti di molestia subiti da noi cittadini, essendo costanti nel tempo e plurime le segnalazioni di odori sgradevoli riportati dalle note della ASL, della polizia municipale dai verbali di sopralluogo di ARPAT, dai membri dell’osservatorio, dal corpo forestale.
Le chiedo ora:
su quali basi lei dice: ” sembra ci siano stati dei disagi durante la fase di ampliamento, e che ora si vadano attenuando…”? Lei, è al corrente degli esiti del monitoraggio? Sa perché è stato interrotto?”
2) lei dice “la Provincia si è incontrata con i tecnici per suggerire ulteriori modifiche e
prescrivere ulteriori accorgimenti per mitigare ulteriormente il disagio
Le chiedo:
Tutto questo, non le dà la consapevolezza che il disagio esiste e che le prescrizioni della VIA non hanno mitigato il problema?
3) lei dice che di podere Rota :”si tratta di un impianto importante..”.
Le chiedo:
Lei ha stima di quanto impatta sul Territorio?
Non le sembra che l’impianto sia importante principalmente e propriamente per l’impatto importante che ha sul territorio?
Non dimentichiamo
-la svalutazione degli immobili e delle attività che ricadono sulla zona;
-il flusso dei mezzi pesanti
-il proliferare di mosche e moscerini, la presenza di flotte di gabbiani;
-il superamento dei limiti delle CSC delle falde acquifere!

Le chiedo:
Lei sa che, nonostante la piena consapevolezza, da parte del gestore e degli Enti, del superamento di numerose CSC, (testimoniate dai verbali arpat e della relazione del tecnico di parte professor Beretta) sia nella falda collinare, che in quella di fondovalle , non si è pensato minimamente di procedere alla bonifica del sito contaminato?
Lo sa , che LA BONIFICA è stata del tutto pretermessa?
La bonifica avrebbe potuto rallentare o bloccare l’imminente realizzazione dell’ampliamento della discarica?.
Non vorrei annoiarla ,ma avrei da dirle ancora tante cose, comprovate da tanti dati, (che se le interessano sarei felice di fornire).
Mi rammarica trovare la conferma nelle sue affermazioni che “fino ad ora il Valdarno si è fatto carico dello smaltimento dei rifiuti del territorio” , e poi nello stesso apprendere ancora dalle sue affermazioni che realizzerete una nuova discarica proprio nel valdarno, che “fino ad ora il Valdarno si è fatto carico dello smaltimento dei rifiuti del territorio.
Lei dove abita? Non pensa che gli abitanti che vivono il disagio delle discariche da decine di anni abbiano il diritto ad una pausa nella loro vita? o di potersene andare da questo territorio?
Nei vostri piani cosa è previsto per compensare ( brutta parola) il disagio subito dalle popolazioni che
vivono le discariche? Mi sa dire lei qualche opera fatta a beneficio della popolazione che subisce i disagi della discarica?
Lei è al corrente che un’ampia zona intorno a Podere Rota non è servita dal servizio idrico? lo sa che molti pozzi sono inquinati?
Mi sa dire i quale opera fè stata fatta a beneficio della popolazione che subisce i disagi della discarica?
4) Quando dice ” il nostro obiettivo e il nostro ruolo sarà puntuale affinchè tutti i territori possono vivere di un’autosufficienza il trattamento dei rifiuti affinchè non siano sempre gli stessi a doversene far carico come sta succedendo adesso qui nel Valdarno!"
Il vostro Obiettivo sarà puntuale anche nella costruzione di le Borra?
Lo sa che il territorio del Valdarno “ gode” nell’arco di pochi km della presenza ben 4 discariche costruite nell’arco di 25 anni, sempre ma una per volta?
Di chi è il ruolo, di protegge il nostro territorio diventato terra di discariche?,di chi quello d la tutela dei CITTADINI DEL VALDARNO?

Lei parla di autonomia del territorio ma NEL PIANO interprovinciale di gestione rifiuti questa non c’è,
AVETE PREVISTO UN INCENERITORE (costruito per giunta sul bacino di espansione di un fiume) LE CUI CENERI DOVREBBERO ANDARE A PODRE ROTA. ( altro territorio di diversa competenza e provincia)?
Siamo così amareggiati e sconfortati che spesso siamo portati a pensare male, ma me lo dica lei:
Pensiamo male ,quando siamo convinti che chi ci doveva proteggere e tutelare ha guardato in primis di portare avanti i piani programmati, senza fermarsi neanche di fronte a tante denunce e emergenze ambientali?
Cosa vi aspettate da noi, i cittadini del valdarno? Comprensione gratitudine? Dal vostro approccio non si evince: ci saltate direttamente a piè pari, parlate del Valdarno del territorio… non rammentate mai i cittadini.. siamo tanti e abbiamo tutti un volto e una storia.
Lo sa che molti politici sono andati in visita alla discarica ma solo pochi sono venuti a visitare le nostre abitazioni, i nostri terreni a visitare NOI CITTADINI, a incontrarci nella sede del comitato, o chiedere chiarimenti ai rappresentanti dei cittadini nell’ Osservatorio che si è costituito per la discarica di Podere Rota?
Perché? Perché NON CI CHIEDETE SE STIAMO MEGLIO O PEGGIO, SE ABBIAMO BISOGNO DI QUALCOSA, O SEMPLICEMENTE SE VOGLIAMO SCAPPARE DA QUESTO POSTO?
Perché non venite a toccare con mano e a vivere il disagio anche solo per un giorno?
Perché non rispondete ai nostri appelli? non credete alla nostra situazione? Non credete alle nostre denunce?
Se Voi non credete in Noi, NOI come facciamo ad aver fiducia in VOI?
Pregandola sentitamente di rispondere a queste mie riflessioni
La saluto cordialmente
Catia Naldini

6 commenti:

  1. Catia, brava!
    Ma ti ha risposto?

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  2. Bella lettera con domande pertinenti e puntuali. Sinceramente non so se Ceccarelli sarà in grado di rispondere a tutte le domande di Catia. Spero vivamente però che trovi il tempo per rispondere almeno ad alcune.
    Entrando con difficoltà nelle logiche burocratiche e legali della questione discarica, la parte che più mi ha colpito della lettera di Catia è la denuncia riguardo al fatto di non essere ascoltati come cittadini vittime di un disagio comunque riconosciuto anche dalle autorità competenti. Eppure tra i principi cardine dei governi di centro-sinistra dovrebbe esserci l'uguaglianza di tutti i cittadini sul piano economico e sociale. Da quì che nacque il socialismo. Oggi invece questo principio appare troppo spesso violato. E sembrano esserci cittadini sacrificabili per la serie B... sostituiti, forse, da poteri più forti degli ideali che qualcuno intende rappresentare.

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  3. Le domande pootrebbero essere tranquillamente girate agli amministratori valdarnesi.

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  4. Sulla questione ci deve essere meno ipocrisia dell amministrazione ma anche delle opposizioni che per convenienza politica si dimenticano quanto è necessaria la discarica. Ormai siamo entrati in un circolo vizioso che senza entrate si andrebbe a gambe all'aria, vero? E allora è inutile dire che va chiusa e non va allargata perchè se lì c'è posto il buon senso e il buon governo la ampliano. Che fai un altra discarica da un altra parte? Sarebbero solo costi/sprechi! Se poi puzza è quasi normale... Ci buttano il sudicio... Come fa a non puzzare? Da tutelare eventualmente è la salute. Quella sì! Il comune dovrebbe acquistare i terreni, mandare via chi vuole andarsene e vendere alla aziende quelle zone con benefici fiscali. Ci fanno un po' di cspannoni e chi sta lì si trasferisce.. D'altra parte ormai la discarica è lì. Troppo facile essere dalla parte di chi non deve fare i conti con l impegno di dover mantenere la discarica. So di essere crudo ma è così. Chiedete alla provincjia di farci la loro sede e il loro deposito di autoblu. O di comprare per adibire a zona industriale a tariffe vantaggiose.

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  5. Comunque tra la gestione della discarica di Peccioli e quella di Terranuova ci corre come tra il giorno e la notte.
    Si vede saremo bischeri noi...

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  6. nuovo assessore Enea Barbagli: grande PD valorizziamoli questi giovani....

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