Famosi erano i fornaciai, o fornacini, dell’Impruneta che nel 1500 inventarono il piatto povero per eccellenza: il peposo alla fornacina. In quest’occasione si scrive dell’Istituzione Le Fornaci eppure la piccantentezza del tema mi sembra pari a quella del rinomato piatto tanto declamato anche dal Brunelleschi. Ad un primo sguardo si nota come Le Fornaci sia un’istituzione fortemente voluta dalla prima giunta Amerighi, un cordone ombelicale che la lega a questa amministrazione e ne ha caratterizzato il cammino durante questi sei anni di governo. Tuttavia, sebbene sia già iniziato il secondo mandato, ancora non è chiara la sua collocazione nello scacchiere politico amministrativo. Le nebbie sono molte e con l’andar del tempo invece di diradarsi sembrano peggiorare ulteriormente la visibilità. La fonte giuridica è l’art. 114 del Tuel (L'istituzione è organismo strumentale dell'ente locale per l'esercizio di servizi sociali, dotato di autonomia gestionale) come recepito dall’Art. 66 dello Statuto del Comune di Terranuova B.ni (L'Istituzione costituisce organismo di gestione di Servizi sociali, dotato di autonomia gestionale, operante in settori quali la sicurezza sociale, sport, cultura, pubblica istruzione). Di diritto Le Fornaci è un organismo di gestione e non di rappresentanza. In parole povere questa Istituzione non rappresenta ma gestisce. Gli organi dell’Istituzione sono il Consiglio d’amministrazione, il Presidente e il Direttore. L’elencazione, che segue un ordine d’importanza crescente, può aiutare a capire come vengono strutturati i lavori al proprio interno (Statuto del Comune, Art. 66 Il Consiglio di amministrazione è composto da un numero di Consiglieri non superiore a sette, compreso il Presidente, definito dal Regolamento per il funzionamento e la gestione. Il Direttore dell'Istituzione è l'organo al quale compete la direzione gestionale dell'Istituzione, con la conseguente responsabilità E' nominato dal
Tommaso
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Avevamo chiesto ad alcuni rappresentanti della Maggioranza e delle due opposizioni di darci un contributo di riflessione sull'argomento. Non siamo riusciti a raccogliere tutti i punti di vista e ce ne scusiamo.Nelle prossime ore contiamo comunque di aggiornare questo articolo con i contributi di tutte le parti politiche. Intanto pubblichiamo quello gentilmente e tempestivamente inviato da Lucia Francalanci, reppresentante del PDL di Terranuova in Consiglio Comunale.
Secondo Lucia Francalanci...
"L'Istituzione nasce con l'intento di dare autonomia gestionale al settore dei servizi alla persona secondo i criteri di efficacia, efficienza ed economicità. Si tratta cioè di un “distaccamento” di un intero ambito, e del bilancio ad esso legato, dalle funzioni dirette dell'Amministrazione. E' chiaro che la vera necessità a cui risponde è quella di uscire dal patto di stabilità e non certo l'efficienza. Comporta inoltre conseguenze importanti dal punto di vista amministrativo e politico perché un intero settore, che equivale a circa ¼ del bilancio comunale, viene tolto dal controllo diretto del Consiglio Comunale. Nel concreto non ci risulta che i cittadini siano agevolati dalla gestione “Le Fornaci” rispetto a quella comunale; piuttosto la macchina comunale si è con essa complicata e appesantita. Queste sono perplessità di carattere generale. La situazione attuale ci appare inoltre particolarmente critica perché:
1.Il CdA nominato nel mese di Agosto non include rappresentanti delle minoranze. Essendo l'istituzione un organismo strumentale al Comune sarebbe stato auspicabile che le componenti del Consiglio Comunale fossero totalmente rispecchiate nel CdA (come nel primo mandato). Ma, appurato che l'Istituzione è diventata di fatto il 7° assessorato (a dispetto di quanto previsto dal Tuel), e dato che noi per ora siamo all'opposizione, non abbiamo velleità di entrare a far parte della giunta e di renderci corresponsabili dei guasti di questa Amministrazione.
2.Ad oggi non sono state illustrate in Consiglio Comunale le attività dell'istituzione (cosa prevista entro il 15 settembre) né abbiamo ricevuto il piano programma per il prossimo anno (che dovrebbe essere stato approvato entro il 15/10) e questo ci lascia perplessi sia sulla volontà di tenere al corrente il Consiglio Comunale sia sulla efficienza del CdA
3.Ci risulta che il CdA, a parte il presidente, sia dimissionario a meno di 3 mesi dal suo insediamento. E' un fatto grave che, oltre a contraddire le dichiarazioni pubbliche della maggioranza in merito a Le Fornaci, denota una situazione critica e di stallo che inficia l'operatività dell'Istituzione
Per quanto riguarda il settore cultura riconosciamo che le iniziative nel nostro paese sono tante e di vario genere (musica, letteratura, spettacolo...) D'altra parte la stragrande maggioranza delle iniziative sembrano far capo sempre ai soliti gruppi, autori, categorie senza dare merito alla totalità delle proposte presenti sul “mercato” della cultura.
Il rapporto cultura-scuola a mio avviso richiederebbe ancora maggiori investimenti, anche a scapito di altre iniziative in ambito culturale. Ovviamente si tratta di scelte e chi amministra ha il diritto/dovere di dettare gli indirizzi. Personalmente io punterei a potenziare fortemente le attività di sostegno alla genitorialità per tutte le fasce di età e in collaborazione con tutti gli ordini di scuola. Sono attività già presenti nella fascia del nido perché accompagnano “naturalmente” il servizio comunale dell'asilo. Queste dovrebbero proseguire con regolarità anche negli stadi successivi, dove la necessità è forse maggiore. Oltre a soddisfare un'esigenza reale, queste attività avrebbero un riscontro molto positivo con ritorni importanti anche sulla partecipazione della cittadinanza ad altri tipi di iniziative."
Lucia Francalanci - Consigliere Comunale Pdl Terranuova