martedì 17 novembre 2009

OSTRUZIONISMO AL CONSIGLIO COMUNALE DI TERRANUOVA. Ma si può fare sempre?


Nessun giudizio politico, solo una questione tecnica.

Giovedì 12 Novembre, Consiglio Comunale di Terranuova Bracciolini:
La votazione per la mozione presentata dalla maggioranza sulla discarica viene rinviata a causa della mancanza del numero legale dei consiglieri.
La mozione presentata dal Centrosinistra prevedeva la costituzione di un Osservatorio Permanente sulla discarica come garanzia di trasparenza del funzionamento dell’impianto e un impegno sulla sostanziale risoluzione dei problemi legati agli odori in tempi rapidi.
Il Comitato di Riofi e Fossato avrebbe voluto anche la sospensione della procedura di ampliamento fino alla risoluzione del problema “odori” – secondo la maggioranza richiesta impossibile da accontentare non essendo nelle facoltà del Comune intervenire in questo senso - ma a rimandare una decisione in merito alla discarica è stata la scelta delle due opposizioni (PDL e Lista Pasquini) che hanno abbandonato l’aula prima del voto contribuendo al mancato raggiungimento del numero legale di consiglieri per validare la votazione del consiglio comunale.

Scriviamo “contribuendo” e non “causando il mancato raggiungimento del numero legale” perché è giusto ricordare che se anche tutti i consiglieri di opposizione non fossero in aula al momento di una votazione, la presenza di almeno 11 consiglieri (sui 20 che compongono il Consiglio), anche tutti di maggioranza (che ricordiamo sono 13), sarebbe sufficiente per validare l’operazione e quindi “decidere” (art. 36 commi 3-5 del regolamento del Consiglio Comunale di Terranuova B.ni).

Il giochetto dell’ostruzionismo tecnico messo in campo dall’opposizione quindi, per essere efficace, ha bisogno di un assist da parte della maggioranza. E chiaramente non si può fare sempre.
Nel caso specifico di giovedì scorso erano 3 i consiglieri della maggioranza che al momento del voto risultavano assenti, un numero sufficiente, quindi, per far funzionare la tattica ostruzionistica dell’opposizione.

Al di là di un giudizio sull’eleganza o meno dell’utilizzo della politica ostruzionistica ci premeva sottolineare questo “tecnicismo” fondamentale per permettere a tutti di poter valutare la situazione e i comportamenti delle parti in gioco.

La febbre sulla questione discarica sembra essere ancora piuttosto alta a Terranuova. Il nostro intento rimane quello di fornire piccole riflessioni tecniche sul funzionamento della nostra macchina democratica, senza lasciare che, anche in questo blog, tutte le discussioni cadano nel calderone della polemica politica.
LA REDAZIONE

12 commenti:

  1. Quindi se Chienni non abbandonava il Consiglio e magari si asteneva il PDL poteva anche andarsene ma il voto risultava valido e la mozione passava?

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  2. Solo una puntualizzazione: è vero che non è compito dell'Amministrazione Comunale di Terranuova sospendere l'autorizzazione all'ampliamento della discarica, ma è altrettanto vero che si stava votando un atto di indirizzo, ovvero un documento politico, che può comunque esprimere la volontà "politica" del Consiglio Comunale, che riconoscendo per vere le necessità dei cittadini del Comitato richiede alla Provincia e alla Conferenza dei Servizi, la sospensione dell'ampliamento. Poi la Provincia decide in piena autonomia.
    D'altro canto gli atti votati all'unanimità dai consigli comunali di San Giovanni Vno e Castelfranco di Sopra, indicanti appunto la sospensione, sono "aria fritta"?
    Leonardo Lucacci

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  3. La risposta che il gruppo di maggioranza dovrebbe fornire è a questo punto: i tre consiglieri assenti, erano assenti per motivi personali, per "scelta" personale o per decisione del gruppo intero? Non capisco: se io sono la maggioranza e presento una mozione non mi assicuro di avere almeno i numeri per approvarla? La risposta che le opposizioni dovrebbero dare è invece: se l'atto della maggioranza era un passo verso il dialogo (visto che prevedeva la costituzione dell' Osservatorio Permanente sulla discarica come richiesto dal comitato di Riofi) perché la scelta di invalidare la seduta lasciando il proprio posto in Consiglio? Immagino per sottolineare l'incapacità del gruppo di maggioranza di restare unito in una votazione tanto importante.. Mi domando di nuovo: non è dovere dei nostri rappresentanti adottare soluzioni per il benessere collettivo? Dei cittadini importa niente a nessuno?

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  4. I cittadini chiedevano non solo l'Osservatorio, ma anche e soprattutto la richiesta della sospensione dell'ampliamento della discarica, oltre alle dimissioni del Presidente della CSA Impianti.
    La maggioranza aveva presentato una mozione con solamente l'Osservatorio, le opposizioni, accogliendo in toto le richieste del comitato, tutte e tre le cose. La maggioranza concedeva solo quello che aveva proposto. Il comitato, cioè i cittadini, doveva lasciare due cose, di cui una importantissima e irrinunciabile. Le opposizioni hanno accolto appieno le esigenze dei cittadini, ovvero del Comitato. La maggioranza e l'Amministrazione Comunale NO!
    Quindi le opposizioni hanno lavorato per tutelare gli interessi dei cittadini e del Comitato, impedendo l'approvazione della mozione della maggioranza.
    Pongo ora una domanda: perchè un consigliere comunale e assessore all'Urbanistica, proprio durante la seduta e poco prima delle votazioni se ne va via facendo perdere il numero legale? La maggioranza ha bisogno delle opposizioni per far funzionare il Consiglio Comunale? E se è così è maggioranza?
    Saluti
    Leonardo Lucacci

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  5. Ringrazio a nome della redazione il consigliere Lucacci per gli ulteriori chiarimenti, sempre utili a capire le posizioni e a ricostruire gli eventi. Quindi possiamo ulteriormente analizzare i fatti in maniera "cruda": giovedì al momento della votazione della mozione presentata dalla maggioranza che concede "solo" l'Osservatorio, il gruppo di centro-sinistra, per qualche motivo, non è unito. Il consigliere Chienni (assessore all'Urbanistica) si alza, qualcuno nell'opposizione fa due conti e si accorge che se anche i gruppi guidati da Trabucco e Pasquini lasciano il proprio posto, viene a mancare il numero legale. Un'occasione troppo ghiotta per poter essere mancata. A questo punto, non essendo presente la metà più uno dei consiglieri, la mozione del centro-sinistra non può essere votata. Le opposizioni ritengono di aver tutelato gli interessi del Comitato di Riofi che voleva oltre all'Osservatorio le dimissioni del Presidente della CSA Impianti e la rinuncia all'ampliamento della discarica. La maggioranza invece ritiene quello delle opposizioni un ostruzionismo sterile, che rallenta un processo che già poteva iniziare. Punto e a capo. Chiedo: che succede adesso? Se la maggioranza ritrova la sintonia verrà ri-presentata e votata la stessa proposta? C'è una cosa che il governo Berlusconi dovrebbe avere insegnato in questi anni: nel momento della lotta politica a suon di voti, mai tirarsi indietro (neanche nell'approvazione di leggi quantomeno discutibili) qualcuno nel centro-sinistra non ha ancora imparato la lezione..

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  6. Vorrei sapere come mai erano assenti tre consiglieri comunali? Qualche conflitto di interessi? allora significa che quando si parla di discarica il consiglio comunale non puo' decidere nulla?? Siamo alla frutta.....

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  7. Per estrema correttezza esplicativa: la mozione che si doveva votare giovedì in Consiglio era un atto di indirizzo politico, una "presa di posizione rispetto a..", non un atto che avrebbe potuto sospendere o meno l'ampliamento della discarica.

    LA REDAZIONE

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  8. Cari redattori quello che è successo al C.C. di Terranuova nella seduta di Giovedì 12 è tecnicamente contorto. Nessun giudizio politico solo una questione tecnica, come premettete nell’articolo sul blog. Due domande: chi e come ha constatato formalmente l’assenza del numero legale? inoltre al prossimo C..C. si ripartirà dalla discussione delle due mozioni oppure no? (l’ art. 36 del Reg. C.C. al comma 5 prevede che “il presidente effettuati gli opportuni richiami, rinvia i lavori consiliari ad altra data”). Erano in votazione due mozioni: una di maggioranza e l’altra di minoranza (tralasciamo i contenuti). Dopo la lettura delle mozioni il Presidente del C.C mette in votazione la mozione che per prima era stata presentata, quella di maggioranza. In quel momento c’era il numero legale, altrimenti come scritto anche all’art.36 del Reg. C.C. la seduta non avrebbe nemmeno dovuto cominciare. Lo stesso art. 36 al comma 4 dice anche che “una volta raggiunto il numero legale, questo si da per presunto per tutto il corso della seduta, fatta salva la facoltà di ciascun Consigliere di chiederne la verifica” e al comma 5 “la votazione comporta automaticamente la verifica del numero legale”. Mi sembra, ma nella concitazione del momento pur essendo presente non capii molto anche perché ero in piedi in fondo alla sala con gente che avanti a me sbraitava e commentava, che la minoranza consiliare non abbia chiesto nessuna verifica, ma al momento in cui doveva votare, dopo che la maggioranza lo aveva fatto, si è alzata e se ne è andata. Allo stesso tempo non c’è stata da parte del Presidente del C.C la proclamazione del risultato della votazione, in quel momento sarebbe emersa la mancanza del numero legale visto che ci sarebbero stati 11 votanti tra cui il Sindaco che però non può essere computato nel conteggio del numero legale. Quindi come è stato verificato il numero legale? Ritengo che le opposizioni non hanno impedito l’approvazione della mozione, o meglio l’hanno fatto, ma solo temporaneamente, visto che al prossimo consiglio il Presidente del C.C. dovrebbe riproporlo all’o.d.g. (quantomeno lo prevede il regolamento del consiglio)
    Far mancare il numero legale in determinati atti (un bilancio o un suo assestamento, piuttosto che un regolamento o un piano strutturale etc…) esprima una forte presa di posizione politica. Anche le mozioni presentate contenevano (o, secondo i Consiglieri di minoranza- come ha chiarito il Cons. Lucacci-, avrebbero dovuto contenere) dei chiari risvolti politici, quindi chi ha fatto mancare il numero legale aveva, penso, l’intenzione di mostrarsi politicamente contrario alla presa di posizione di maggioranza. Non si è trattato quindi, secondo la mia interpretazione, di ostruzione vera e propria come siamo abituati ad intenderla nelle sedi parlamentari (mettere in campo strumenti ostruzionistici per far si che si dilazionino i tempi per far "scadere" un atto), ma di un modo per esternare una presa di posizione politica. A presto, Paolo Bizzarri

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  9. Mi dispiace aver visto questa discussione solo adesso ma provo comunque a dire la mia. Lucacci, come oramai ci ha abituato, è un po' troppo manicheo, si trova bene con la clava, mentre certe volte (forse sempre) servono umiltà e disponibilità di ascolto. L'Amministrazione ha fatto nei confronti del Comitato e dei cittadini, sul tema degli odori eccessivi dell'impianto di compostaggio, è questo il tema vero?, un lavoro attento e ancora poco compreso. Permettetemi di provare a spiegarlo. L'Osservatorio che si è ideato e proposto non è banale, ad oggi non ci sono precedenti del genere, che io sappia. Brevemente: rappresentanti nominati di istituzioni, Arpat, Ato, aziende gestori, Comitato e cittadini si siedono stabilmente attorno ad un tavolo con l'obiettivo della minimizzazione dei disagi derivati dagli impianti condividendo e verificando scelte, modalità, condizioni, procedure. L'Osservatorio autoregola il proprio lavoro nei tempi e nelle modalità. I membri dell'Osservatorio hanno completa libertà di accesso all'impianto. Io credo che sia chiaro a tutti il passo avanti che si vorrebbe fare, è innegabile. Avere un tavolo di condivisione e trasparenza, dove confrontarsi su temi sensibili con assoluta libertà, mi sembra non sia poca cosa e qualsiasi persona intelligente ne comprende la valenza. Veniamo alla altra questione che sembra essere diventata centrale (curioso però che trovata una soluzione si dica sempre: va be' ma il problema vero è un'altro...). Qui siamo difronte ad una scelta programmatoria di pianificazione regionale e provinciale approvata da tutti i comuni. Il momento autorizzatorio, ripeto: di una decisione già presa e approvata da tutti i comuni, sta nella Provincia che ne verifica le condizioni e da le necessarie prescrizioni all'azienda.
    Abbiamo cioè due processi paralleli che hanno tempi, attori, procedure diverse. Da una parte la discarica, il suo essere parte di una processo generale di piano di gestione dei rifiuti. Dall'altra l'impianto di compostaggio con i disagi che ha creato e che, intervento dopo intervento, verifica dopo verifica, monitoraggio dopo monitoraggio, devono essere risolti.
    Mescolare le due cose è solo strumentale, politique politicienne, non serve ai cittadini.
    Dopo avervi annoiato con queste cose, non voglio però scansare il punto da cui era partita la vostra discussione tecnica.
    Chi ha le competenze e la responsabilità dirà quale articolo e comma debba essere adottato e in che tempi durante i lavori del Consiglio. Ma questo è importante? La mia opinione è che non c'entrino in questo caso i consiglieri assenti, ma piuttosto cosa vogliamo raggiungere, quale obiettivo abbiamo. Qualcuno ha scritto: ok avete fatto mancare il numero legale, adesso cosa succede, la maggioranza ripresenta la sua mozione e la vota? E allora a cosa è servito tutto questo?
    Mi sembra una domanda legittima, politica.
    Ed io aggiungo: ma alla fine chi ci guadagna davvero? Cui prodest?
    Mi dispiace quindi non poter dare soddisfazione al vostro tema di questo martedì, perchè sono convinto che prioritari siano il merito dei problemi e le scelte politiche. I regolamenti sono solo un occasionale strumento.

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  10. Caro assessore Ciancico, forse dovrebbe esserle chiaro che ai cittadini non interessano le mielose e contorte divagazioni che ci forbisce in Consiglio Comunale e non solo. Nella seduta di giovedi mi pare che sono stati abbastanza chiari nell'esprimerle il consenso.
    Ma lo sa perchè?
    Perchè sono stufi di chi usa la clava per davvero e non, come lei mi accusa di fare nel dibattito politico. Le dicevo usa la clava per imporre ai cittadini ciò che vuole il potere forte, che anche lei, suo malgrado, rappresenta.
    Obiettivamente lei, carissimo assessore, non so se entrerebbe nel club del bianco e del nero, perchè per fare questo bisogna avere l'onestà intellettuale di riconoscere la verità e da buon politico perseguirla anche se va contro gli interessi di chi rappresenta.
    E la verità è un'altra!
    L'Osservatorio non è una vostra invenzione, ma è stata proposta e votata all'unanimità già dai consigli comunali di San Giovanni Vno e Castelfranco di Sopra (do you now?)
    La procedura di ampliamento è sottoposta al parere della Valutazione di Impatto Ambientale presso la Conferenza dei Servizi in Provincia. Da mesi il Dirigente del Servizio Ecologia sta rimandando l'autorizzazione e sa perchè? Perchè anche lui come i cittadini non si fida di lei e della sua amministrazione e richiede ulteriori ed ennesime verifiche comprovanti l'effettiva soluzione dei problemi all'ARPAT e all'USL 8.
    E un atto di indirizzo, atto politico, votato dal consiglio comunale del comune socio di maggioranza relativa della CSAI che richiede la sospensione dell'ampliamento condizionato all'effettiva soluzione dei problemi, le assicuro che darebbe un chiaro segnale alla Conferenza dei Servizi.
    Questa non è polemica strumentale, questi sono fatti!
    Io le posso dire che parlando con i nostri cittadini di Riofi e Fossato, oltre che ascoltando anche quelli degli altri comuni, mi sono convinto che hanno ragione da vendere ed è giusto che non si fidino di chi come lei rappresenta un Ente che fino a pochi mesi fa manco li riconosceva formalmente. Se poi ora è riuscito a creare una breccia nel Comitato, ritengo che non le sarà sufficiente per continuare a intontire i cittadini con le sue omelie.
    Per fortuna i cittadini, come le dicevo, non si fidano più ed aspettano risultati concreti!
    Allora, al prox consiglio comunale, votate l'atto politico di sospensione dell'ampliamento e vedrà come tutti i cittadini poseranno la CLAVA!
    Leonardo Lucacci

    ps: non ha detto perchè l'Assessore e consigliere Chienni non ha partecipato alle votazioni ... e un consiglio, la prossima volta, se volete continuare ad amministrare il comune, fate venire tutti i consiglieri in modo che si assumano la responsabilità del voto.

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  11. William Bernardonimartedì, 24 novembre, 2009

    io mi chiedo come è possibile ancora promettere promettere promettere e consentire denunce da parte del capo della csa nei confronti dei cittadini che veramente subiscono il problema (uno è anche andato all'ospedale, denunciato per diffamazione nonstante avesse un certificato del pronto soccorso che amemtte che si è sentito male per il puzzo).
    è l'ora di finirla con le promessa, è l'ora di fare e di chiudere quella macchina infernale che però produce tanti soldini. il nostro territorio ha già dato il suo, sta dando il suo da 25 anni, ora tocca agli altri!

    questione votazioni in C.C.: non mi sembra scandaloso quello che è successo, è una cosa normale e il numero non sufficiente è stato constatato dal Segretario comunale; mi sembrano più singolari altre due cose:
    - che gente di maggioranza che sta nella zona della discarica e subisce il puzzo alla fine voti (controvoglia sembrava) per una mozione che non fa cambiare niente;
    - che i cittadini ancora non si siano incazzati di brutto (anzi, continuano a votare chi li condanna di continuo a questi disagi)

    Saluti da uno che non è entrato in consiglio comunale nelle ultime elezioni, ma che se ci entrava, avrebbe votato un documento che chiedeva la chiusura della discarica una volta esaurita la sua vita di 25 anni.

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  12. ...siamo al paradosso il patetico sig. Ciancico che afferma: "servono umiltà e disponibilità di ascolto" !!! ma da quale pulpito viene la predica?? con quale coraggio? Il signor B l'italia non la rimette a posto ma purtroppo questi pseudopolitici locali non sono affatto migliori. Saluti

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