Voce del Martedì: Si è recentemente conclusa la prima esperienza di bilancio partecipativo promossa dall’ Amministrazione di Terranuova Bracciolini. Chiediamo all’ assessore Alessio Magini, che l’ ha fortemente voluta, di illustrarcene i risultati.
Magini: È stata un’ iniziativa con cui il nostro Comune ha sviluppato le indicazioni della Regione Toscana per promuovere la partecipazione dei cittadini alla elaborazione delle politiche locali. Abbiamo dato ai residenti del capoluogo e della zona di Podere Rota la possibilità di decidere come spendere una parte delle risorse economiche, destinandola a interventi riguardanti i settori delle opere pubbliche, delle manutenzioni e della qualità urbana, per complessivi 250.000 euro. Al termine di un cammino di discussione avvenuto in gruppi, ciascuno moderato e guidato da un facilitatore, sono state formulate più proposte. Fra queste sono stati poi scelti, con una votazione, gli interventi da realizzare: un concorso a idee e le conseguenti opere di manutenzione e riqualificazione del parco pubblico attrezzato del capoluogo (200.000 euro complessivi) e la progettazione della pista ciclabile che collegherà la Badiola con San Giovanni Valdarno (50.000 euro). Quest’ ultima opera sarà poi finanziata e realizzata con risorse del Comune di San Giovanni Valdarno, già disponibili in bilancio. Entrambi gli interventi, in quanto caratterizzati da una fruibilità pubblica e volti a un miglioramento della qualità della vita, riflettono un forte spirito di comunità. A questo proposito è da rimarcare che un aspetto importante del progetto è stato proprio la qualità della partecipazione. All’ interno dei gruppi la discussione si è concentrata subito su interventi che avessero una ripercussione sull’ intera comunità, invece di focalizzarsi su richieste legate a problematiche individuali dei proponenti. Questo approccio ha trovato conferma anche nelle proposte che non sono state poi scelte: è il caso del progetto ‘Piedibus’, che ha ottenuto comunque un alto numero di voti, e della richiesta di installazione di fontanelli per la distribuzione di acqua pubblica. Sono idee da cui sicuramente prenderemo spunto nella definizione degli interventi da finanziare con il prossimo Bilancio comunale.
Un ultimo aspetto da sottolineare è dato dalla forte presenza e dal vivo interesse che l’ iter partecipativo ha suscitato nei giovani. Lo si è potuto verificare sia negli incontri preliminari e nella fase propositiva che nelle votazioni. Vedere i ragazzi che 'convincevano' i genitori ad andare a votare è un dato che – valutato nell’ Italia di oggi e nella crisi di fiducia che c' è nel rapporto tra la politica, le istituzioni e i cittadini – fa sinceramente piacere e dà importanza al processo attivato.
VDM: Quali sono stati i costi dell’ iniziativa?
M.: La stima dei costi dell’ intera procedura è di 30.000 euro, ripartiti fra Regione (21.000 euro) e Comune (9.000 euro). Parlo di stima perchè ancora siamo in fase di consuntivo. Probabilmente le cifre finali saranno un po’ più basse.
VDM: Quanti sono stati i partecipanti?
M.: Hanno partecipato 138 cittadini.
VDM: Volti già conosciuti o protagonisti nuovi nella vita pubblica terranuovese?
M.: Nell’ organizzare l’ iniziativa abbiamo cercato di favorire la maggiore partecipazione possibile. Gli incontri si sono svolti nella fascia oraria che va dalle 18 alle 22, abbiamo messo a disposizione un servizio di babysitting ed offerto una piccola cena a buffet. Quanto di più diverso dagli orari e dalle consuetudini dei tradizionali appuntamenti politici. Possiamo dire di essere stati ripagati. Dal questionario finale, che ben 130 dei 138 partecipanti hanno restituito, rileviamo che solo 21 di essi sono coinvolti nelle attività di un partito o di un sindacato. Gli altri sono cittadini il cui impegno sociale si espleta in forme diverse da quelle ‘militanti’ (p.e. in associazioni o comitati) o addirittura non aveva trovato fino ad ora alcuna modalità di espressione (la risposta ‘non partecipo’ è stata indicata per 42 volte).
VDM: Altre considerazioni significative che emergono dai questionari?
M.: Diverse, fra cui una che giudico della massima importanza. Alla domanda su quanto ciascuno sia interessato alla politica, 75 persone su 130 hanno risposto indicando, in una scala da 1 a 10, i numeri 5, 6 e 7. Dunque un interesse che può essere definito ‘sufficiente’ ma non particolarmente vivace. Per contro, alla domanda “ritiene che in generale i cittadini debbano essere più coinvolti nelle decisioni pubbliche?”, ben 118 su 130 hanno risposto con volti alti, da 7 a 10. Ecco allora il dato fondamentale: un numero rilevante di terranuovesi non impegnati nella politica tradizionale e, in generale, non particolarmente interessati ad essa, chiede fortemente di essere più coinvolto nelle decisioni pubbliche.
VDM: Ti ricordo che non più di due anni fa il Sindaco e il Consiglio comunale bocciarono i tentativi di partecipazione dei cittadini a un miglioramento della progettazione della Città Giardino. Venne rifiutata perfino la richiesta minimale di rivedere la dislocazione del verde pubblico, lasciando impregiudicati volumi, tempi e procedure. Tu pensi che il Pd e il centrosinistra a Terranuova siano pronti ad accogliere la domanda di coinvolgimento emersa dal bilancio partecipativo?
M.: Tanto il Pd quanto il centrosinistra si devono aprire alle nuove sensibilità che vanno delineandosi. Con l’ esperienza appena conclusa abbiamo dimostrato che quando la politica si propone in modo positivo i cittadini rispondono con segnali forti e molti chiedono di partecipare. Si tratta per lo più di persone motivate, che intendono contribuire ai processi decisionali senza eccessive intermediazioni. Spesso purtroppo la politica guarda con fastidio a questi soggetti: tende infatti a lasciare fuori dal proprio ambito le posizioni critiche ed a conservare la base acritica, quella che comunque garantisce voti e consensi senza sollevare troppi problemi. Così, allargando lo sguardo alla scena nazionale, non mi stupisco che oggi ci sia chi, nello stesso Pd, mette in discussione lo strumento delle primarie. L’ obiettivo di una partecipazione estesa alle scelte politiche e amministrative è la strada che più di ogni altra dovrà segnare il futuro del nostro partito e del centro sinistra, anche se per far questo c’ è bisogno di iniziare da subito a ripensare i ruoli attuali della politica. Mettere in discussione il 'Potere di scelta' e far partecipare la cittadinanza a questo processo è un elemento essenziale e qualificante di una forza politica che vuole essere moderna ed in linea con la società.
VDM: Possiamo allora ritenere che l’ esperienza del bilancio partecipativo sia destinata a ripetersi negli anni?
M.: Vorrei che si ripetesse e che si riuscisse ad implementarne i contenuti. Cercheremo di fare in modo che le opzioni non rimangano limitate alla realizzazione o alla manutenzione di opere pubbliche ma che la forma del bilancio partecipativo possa arrivare a comprendere anche la scelta di parte dei servizi erogati dall’ Ente. È intenzione inoltre dell’ Amministrazione utilizzare percorsi e processi partecipativi in altri settori, come ad esempio l’ urbanistica e la pianificazione territoriale.
VDM: Un’ ultima domanda, pressoché obbligata. Riusciremo prima o poi a vedere Terranuova entrare a far parte del novero dei comuni virtuosi?
M.: L'Associazione dei Comuni Virtuosi è una bella esperienza fatta di persone capaci e contenuti validi. Ho la fortuna di conoscere persone che mi hanno avvicinato a queste esperienze ed ho la fortuna di poter condividere e seguire alcuni progetti grazie alle scelte dell’ Amministrazione. Credo che sia importante lavorare sui temi e condividere i progetti e le esperienze virtuose che tanti altri comuni in Italia stanno promuovendo e sviluppando. Intraprendere politiche partecipative va in questa direzione. Ugualmente si può dire per altri interventi su tematiche ambientali. In questo cammino è però importante coinvolgere i cittadini e trasferire loro i contenuti, evitando di mettere in piedi proposte e iniziative fini a se stesse che poi in fondo non lasciano traccia. Andare avanti in questo percorso è ciò che secondo me è più importante, al di là dell’ adesione formale o meno all’ Associazione dei Comuni Virtuosi.