martedì 23 febbraio 2010

Politica e Pettegolezzo.

La seconda Repubblica fin dall'inizio si è presentata come uno smodato campo di gioco in cui ingiurie, accuse, offese sono all'ordine del giorno e a detta di chi ne abusa servono a ripulire la politica dalla corruzione. Ci sono riusciti? Niente affatto. Piuttosto il risultato ottenuto è lo svuotamento dal dibattito pubblico della politica sostituita dal più frivolo pettegolezzo. E non è irrilevante! Se democrazia significa anche rispetto e riflessione su cose alte riguardanti il bene della collettività e il funzionamento della società, il clima populista che organi di stampa, politici e apolitici, comici e giornalisti alimentano inducono piuttosto al risentimento generale se non peggio al rancore e all'odio, fine a se stesso, alla persona deplorata e non al sistema in sé per sé. Un grave errore questo di personalizzare le vicende, perchè se è giusto identificare le responsabilità, e questo spetta al potere dei giudici, in un paese normale non si indagherebbe morbosamente la vita privata, come se la casa del grande fratello fosse l'Italia, in maniera vendicativa e giustizialista. Piuttosto si cercherebbe di individuare le cause che hanno determinato le storture del sistema e le dubbie convivenze di questo con interessi privati. Con un pò di malizia mi verrebbe da pensare che chi attacca sul personale in realtà vuole solo far fuori il nemico per rimpiazzarlo. Allora il killeraggio e lo sciacallaggio, sempre di più sono all'ordine del giorno, la pubblicazione delle intercettazioni, di discussioni spesso troppo personali, al limite dello squallore, cosa sono se non manifestazioni del disagio del proprio Io che si trasformano in una rivolta di suddito o cortigiano al Re o all'aristocratico di turno? Una ribellione tutta interna al solito sistema, personalistica. Temo che anche questa volta in troppi seguiranno il paladino della giustizia rinunciando al proprio protagonismo sociale. La tempesta che si sta scatenando attorno agli appalti e che coinvolge istituzioni, politici e Bertolaso, si potrebbe risolvere con i soliti slogan giustizialisti ed antipolitici che riducono una questione seria a pubblicità per spettacoli o ad acronimi di improperi ed inducono nelle coscienze dei singoli solo astio e lassismo che sfocia in ribellismo individualistico privo di progetti. Chi troppo spesso si arroga l'esclusività di difendere la Costituzione la maggior parte delle volte, con questo modo di fare, ne distrugge le basi. Le vicende legate a Bertolaso dovrebbero richiamare, invece dei suoi massaggi, una riflessione sulla nostra democrazia. Sul fatto che la politica dell'emergenza della protezione civile ha svuotato di poteri l'azione di controllo delle istituzioni democratiche. Sul fatto che il decisionismo, adulato fino a poco tempo fa da certa sinistra, esclude il parlamento dal dibattito politico e la cittadinanza da quello pubblico. La risposta personalistica ad un assetto di questo tipo non può altro che rafforzarlo sia perché la critica è superficiale passa con la persona, sia perché non affronta alla base i principi che regolano il sistema. Qui si scontrano due correnti di pensiero, o si attaccano le questioni politiche o quelle personali, o si fa politica o pettegolezzo e populismo. Purtroppo troppo spesso le persone decidono di rinnunciare alla propria cittadinanza, alla libertà di criticare il potere in modo costruttivo preferendo seguire chi gli promette di distruggerlo ma in cuor suo vuole solo appropriarsene.

martedì 16 febbraio 2010

Lettera a M..


Questa settimana una riflessione sui nostri giorni sotto forma di lettera a una bambina appena nata, figlia di un'amica, che mi ha fornito un'occasione per un approfondimento. Buona lettura..

Benvenuta M..

la tua presenza ci regala una speranza che in questi giorni, cosparsi di odio, violenza e corruzione, avevamo quasi dimenticato di poter sognare.

Tu sei il respiro che dona felicità a chi accanto a te vive i tuoi primi attimi nel mondo, sei il sorriso che rende spensierati i giorni di chi lavorerà duramente per regalarti un futuro all'altezza dei tuoi sogni, sei la voce che scalda il cuore di una madre innamorata di te da prima che tu nascessi, sei il pianto che rende vulnerabile l'animo forte di un padre che ti ha dato la vita.

Tu crescerai, andrai a scuola, uscirai con le amiche, ti piaceranno i ragazzi, li bacerai, li amerai e loro ameranno te. Imparerai a conoscere il mondo, con le sue meraviglie e le sue ingiustizie, vedrai uomini essere padroni della propria vita, ne vedrai altri in balìa delle onde, sbattuti come barche senza vela nella più furiosa tempesta del mare.

Conoscerai l'orgoglio e l'umiliazione. Ferirai e sarai ferita: dalle parole di un'amica, dai gesti di un uomo, dal pessimo umorismo di un collega, dalle offese di una realtà che tanto può donarti ma che troppo chiede come riscatto, per un posto d'onore nello spettacolo della vita.

Sarai vittima dei tuoi stessi sogni, prigioniera dei tuoi più profondi desideri, vedrai la luce in fondo al tunnel e una volta uscita ne imboccherai subito un altro, perché il mondo non ti lascia mai un attimo di pace, ma pretende sempre il massimo da te. Dovrai mettere da parte la superbia e l'arroganza che a volte sarai costretta a usare come armi di difesa, e ricominciare ogni giorno dal principio, con la consapevolezza che vedere il sole sorgere ogni mattina è il dono più bello che tua madre e tuo padre ti hanno fatto: vivi e rendi il mondo un posto migliore, per te.. per chi ti sta accanto.

Non lasciarti scoraggiare dalla corruzione che vedrai, diffida di certi uomini e certe donne. Non ascoltarli quando ti diranno che non sei bella abbastanza, che sei troppo alta o troppo magra, che la tua voce non va bene. Non ascoltarli quando ti diranno che sei perfetta, che quello è il tuo posto, che nessuno è alla tua altezza. Non ascoltarli quando ti diranno che stanno facendo tutto per te, che non hanno nessun interesse, che non vogliono niente in cambio. Non ti arrendere quando vedrai le menzogne diventare realtà, l'assurdo diventare possibile e il giusto surreale. Non lasciarti contagiare da un mondo che gira in maniera vorticosa su sé stesso, fino a svilire i tuoi sensi e a svuotare il tuo cuore, ricordati che le cose che ti ha insegnato tua madre sono i soli pilastri sui quali puoi costruire la casa nella quale vorrai vivere la tua vita e crescere la tua famiglia.

Se sei triste, ascolta musica..

Se ti senti umiliata, guardati allo specchio..

Se ti scopri sporca, vai a far visita ai nonni..

Se la rabbia ti fa bruciare gli occhi, esci e corri..

Se l'ansia ti stringe il cuore, mangia la cioccolata..

Se il dolore ti lacera l'anima, tira i pugni sul letto..

Se la disperazione prende il sopravvento, piangi sotto la doccia..

Quando invece la vita ti sorride, tu sorridile di rimando e ricordati che anche se un giorno tutto è destinato a finire, la fine è soltanto il momento in cui le cose smettono di esistere nella forma in cui le conosciamo..

Un nuovo inizio è già pronto a svelarsi l'attimo seguente.

Emmanuele


lunedì 8 febbraio 2010

Chi è a favore alzi la mano!

Sulla questione riguardante la ripubblicizzazione dell'acqua intesa come bene comune è stato scritto e detto molto, tuttavia, oltre ai calorosi e generosi proponimenti, non sempre sono seguiti atti ufficiali netti e vincolanti. A ben vedere questa dissociazione comporta un annebbiamento tra le idee delle varie posizioni politiche poiché rende meno chiaro ed evidente chi sia realmente contro la privatizzazione dei servizi idrici. Per citare un famoso adagio: non mi fanno paura i nemici veri, bensì gli amici falsi. Inoltre, troppo spesso accade che gli attori politici si nascondano dietro inesistenti paletti presumibilmente posti da livelli istituzionali superiori senza tener conto dell'art. 2, Protocollo n. 26 del Trattato di Lisbona che riserva ai singoli Stati membri il potere di fornire, commissariare e organizzare servizi di interesse generale. Del resto, ciò che sta avvenendo nel riassestamento dei servizi nel Comune di Parigi è la cartina di tornasole: dopo una lunga esperienza di privatizzazione stanno procedendo con la ripubblicizzazione del servizio idrico. Alla luce di quanto riportato il Comune di Terranuova potrebbe accogliere questa proposta di integrazione dello Statuto Comunale. Potrebbe. Ma cosa ne pensano le forze politiche?

Proposta concernente il diritto all’acqua e definizione del SII come privo di rilevanza economica

Proposta di modifica/integrazione dello Statuto Comunale/Provinciale

Art. ......

Il Comune / La Provincia di ................... dichiara di:

riconoscere il Diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;

confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;

riconoscere che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d. lgas n. 267/2000.



martedì 2 febbraio 2010

Nessun aiuto agli studenti: un paese senza futuro.


Oggi 2 febbraio, nel corso della sessione pomeridiana della Commissione Finanze della Camera, verrà discussa la proposta di legge (portata avanti dall’associazione 360 vicina ad Enrico Letta) relativa allo scudo fiscale per il rientro dei lavoratori in Italia – elaborata nell’ambito di “Controesodo. Talenti in movimento”.

Il problema è serio e a mio avviso bisognerebbe guardare al futuro. Agli studenti di oggi, per non farli scappare domani, o peggio ancora non dare loro neanche la possibilità di diventare “talenti in movimento”.

In altri paesi europei gli studenti universitari, oltre ad avere una migliore organizzazione della didattica che gli permette di finire in tempo gli studi e strutture più funzionali allo scopo (che è quello di prepararsi alla conoscenza) hanno tutta una serie di benefit che in Italia nemmeno abbiamo la forza di immaginare.

I genitori degli studenti italiani (che pagano tasse salatissime) devono sostenere le spese per

Gli alloggi per studenti più cari d’Europa,

i trasporti più cari d’Europa (Trenitalia dice di no ma rapportando i prezzi dei treni agli stipendi, per non parlare della qualità del servizio, siamo straprimi in classifica. In più agli studenti neanche un centesimo di sconto!)

i libri più cari d’Europa,

i bollettini e le marche da bollo più numerose d’Europa…

In Italia un anno di università costa moltissimo. Riduzioni? Forse in qualche squallido cinema il mercoledì…

Poi le aule inadeguate e la completa disorganizzazione fanno il resto, ma lasciamo perdere. Torniamo a quello che rischia di diventare un ostacolo insormontabile per un’Italia di cassaintegrati e di disoccupati. L’Università non è per tutti. E il fatto che l’Italia sia uno dei paesi europei con il Investire sulla scuola significa investire sul futuro. E investire sulla scuola significa anche mettere lo studente al centro!

Università gratuite? Certo che no. Ma sostenibili! Se non a tutti, almeno a chi merita. Se non a tutti almeno a chi ha più bisogno. Non è solo lo studente che ne trarrebbe beneficio. Ma la società…

Sarà demagogia ma piuttosto che pagare fior di quattrini gli ospiti che tra poco saliranno sul palco dell’Ariston un “paese normale” investirebbe sul proprio futuro…

Francesco